Anche la Turchia ha introdotto un visto per nomadi digitali
Vivere all’estero e lavorare da remoto per qualche mese è una possibilità che affascina un numero sempre maggiore di persone. E la lista di destinazioni adatte a questo temporaneo cambio di vita si allunga: come ha fatto recentemente il Giappone, anche la Turchia ha appena introdotto un visto per nomadi digitali.

«Se sei un nomade digitale e non ami lavorare in ufficio per troppo tempo, la Turchia ti offre le opzioni migliori», promette il claim sulla pagina web creata dal Ministero della Cultura e del Turismo turco tramite la quale è possibile presentare domanda per ottenere il nuovo visto per nomadi digitali. In effetti, è facile lasciarsi tentare dall’idea di rinunciare per qualche tempo alla solita scrivania in cambio di un soggiorno in un Paese così ricco di fascino.
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È la stessa piattaforma web a suggerire alcune destinazioni in Turchia a misura di nomade digitale. A partire da Istanbul, ovviamente: una metropoli pregna di storia e culture diverse e in cui anche il comparto business sta crescendo sempre di più. Per chi sogna una scrivania vista mare ci sono anche Dalaman e Izmir (Smirne), entrambe bagnate dal mar Egeo. Storia antica a acque cristalline non mancano nemmeno a Marmaris e Bodrum, località turistiche particolarmente apprezzate per i divertimenti e la vita notturna.

Nomadi digitali in Turchia: come ottenere il visto
Il nuovo visto per nomadi digitali introdotto dalla Turchia può essere chiesto dai residenti di Regno Unito, Stati Uniti, Canada e della maggior parte dei Paesi europei, Italia inclusa. Ci sono però alcuni requisiti indispensabili: i richiedenti devono avere tra i 21 e i 55 anni, un diploma o una laurea e un contratto di lavoro o di affari con una compagnia estera. Inoltre, devono essere in grado di dimostrare un reddito mensile di 3000 dollari (2800 euro) o un reddito annuale di 36mila dollari (33.800 euro).

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Per presentare domanda è necessario prima di tutto registrarsi sul sito Digital Nomad GoTürkiye e fornire i documenti richiesti, tra cui una foto e la copia del passaporto con almeno sei mesi di validità residua. Se la candidatura viene accettata, l’utente riceve un codice identificativo e deve a quel punto completare la procedura di richiesta del visto in consolato o in un centro che si occupa di rilasciare i visti per la Turchia. Stando alle informazioni al momento disponibili, il permesso di soggiorno per nomadi digitali dovrebbe durare un anno e dovrebbe poter essere rinnovato.