I paesaggi più belli della Tanzania
La Tanzania conta alcuni dei territori più belli del continente africano, ben più che un semplice sfondo davanti a cui si muovono gli animali selvatici. La Great Rift Valley divide in due il paese dando vita a uno spettacolare collage di paesaggi, dall’altissima scarpata ai laghi della Rift Valley. Qui si trovano anche le montagne più alte del continente, così come la magnifica costa dell’Oceano Indiano, le praterie della savana e le fitte foreste tropicali che richiamano alla mente la giungla del cuore dell’Africa. Se state programmando un viaggio in Tanzania, segnatevi questi spettacolari luoghi naturali e inseriteli nel vostro itinerario.

Il Lake Natron
Lake Natron è l’angolo più avventuroso della Tanzania settentrionale. E uno dei più belli, con il perfetto cono del vulcano Ol Doinyo Lengai a sud, il Lake Natron pieno di fenicotteri a nord e le frastagliate pareti del Rift Valley Escarpment che corrono a ovest. Qui si possono fare alcune interessanti attività – si può anche salire sul vulcano – e tutta l’area vede relativamente pochi turisti, il che contribuisce notevolmente al suo fascino. Ricordate tuttavia che da queste parti può fare un caldo feroce, specialmente in gennaio e febbraio.
Il Lake Natron merita da solo di essere visitato, ma un viaggio qui apre altre possibilità di esplorazione. Si raggiunge il lago da Arusha o da Mto wa Mbu in tre ore; con un viaggio in auto di cinque ore su una strada secondaria, molto panoramico, si arriva nel nord del Serengeti (Klein’s Gate); e si può anche viaggiare sulle Crater Highlands e oltre fino al Ngorongoro. In ogni caso, vale davvero la pena concedere al Lake Natron più di un pernottamento lungo la strada verso altrove.
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La caldera del Ngorongoro
Non c’è nulla di paragonabile alla prima discesa nel Ngorongoro Crater subito dopo l’alba. Non appena il sole tocca le cime più alte dell’orlo del cratere, gli animali cominciano a muoversi e questo universo prende vita. Una sua grande attrattiva è la possibilità di avvistare i rinoceronti neri, una specie a serio rischio di estinzione. Circa 30 esemplari vivono sul fondo del cratere, e gli avvistamenti più frequenti si verificano nell’area compresa tra la Lerei Forest e la strada per Lemala.
Tra i predatori vi sono circa 600 iene maculate, 5 gruppi di leoni, sciacalli dorati e sciacalli dalla gualdrappa. Se siete fortunati, vedrete leoni su una preda o con i cuccioli, o anche un grande maschio che si aggira ruggendo nella prateria. Questi predatori si nutrono dei tanti animali erbivori che popolano il cratere, tra cui gnu, zebre, bufali e gazzelle. Meno comuni sono gli eland, i facoceri, gli alcefali, i tragelafi striati e le antilopi d’acqua. Ci sono numerosi ippopotami intorno alla bella area picnic di Ngoitoktok Springs, mentre nella stagione delle piogge le acque poco profonde del Lake Magadi attirano i fenicotteri. La Lerei Forest è un buon posto per avvistare gli elefanti.
Con i suoi 19 km di ampiezza e una superficie di 264 kmq, il Ngorongoro Crater è una delle caldere ininterrotte più vaste del mondo. Le sue ripide pareti, che raggiungono un’altezza di 610 m, racchiudono un incredibile scenario di praterie, terreni paludosi e foreste di acacie che accoglie il quotidiano spettacolo di prede che pascolano e predatori che le inseguono. È una vista così impressionante che, altri veicoli a parte, ci si chiede se si è discesi in un paradiso naturale e selvaggio.
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Il West Kilimanjaro
Ecco qualcosa di veramente speciale: un luogo lontanissimo dalla folla, dove ci si sente come in un mondo ormai perduto. Il Kilimanjaro occidentale è tagliato fuori dal circuito dei safari, eppure vanta alcuni dei panorami più belli dell’Africa orientale: in alcuni punti è possibile vedere allo stesso tempo il Kilimanjaro, il Meru e le pianure del Kenya. S’incontrano molti animali selvatici (il territorio è attraversato dai corridoi della migrazione degli elefanti), così come campi tendati e alcuni manyatta (villaggi masai). È possibile compiere safari a piedi ed escursioni a cavallo (da Machame) e fare incontri piacevolmente rilassati con i masai. A questo proposito, l’Olpopongi Maasai Cultural Village è una tappa ideale per chi desidera trascorrere una notte in un autentico boma masai e imparare qualcosa sulle tradizioni di questo popolo.

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Le Crater Highlands
Il modo migliore per esplorare le Crater Highlands è farlo a piedi e il periodo più indicato è la stagione secca, da luglio a ottobre: vi lascerete alle spalle folla e veicoli ed entrerete in un mondo totalmente differente. Qui non ci sono molti animali ed è il paesaggio a fare da protagonista. Le escursioni variano da camminate di un giorno a trekking di due settimane o più, durante i quali campeggerete nel bush. Se fate base al Ngorongoro Crater o a Karatu, potrete effettuare magnifiche escursioni di un solo giorno che vi consentiranno di visitare la zona senza spendere cifre elevate, come l’ascesa al Mt Oldeani o una camminata lungo i crateri dell’Empakaai o dell’Olmoti.
Tra le escursioni di due giorni più interessanti figurano quella al bordo del Ngorongoro Crater, il tragitto dall’Olmoti all’Empakaai e quello dall’Empakaai al Lake Natron. I percorsi possono essere collegati in un’escursione di quattro giorni.
Lo splendido Lake Manyara National Park
Il Lake Manyara è forse piccolo se paragonato ad altri parchi della Tanzania, ma questo può essere un vantaggio, poiché offre un’intera gamma di esperienze in uno spazio non troppo vasto.
Situato vicino a Mto wa Mbu, animata città di provincia, il parco si estende lungo una stretta striscia di terra tra la scenografica scarpata occidentale della Rift Valley e la riva del Lake Manyara, che copre un terzo della sua superficie, ma si restringe notevolmente nella stagione secca. Durante la stagione delle piogge il lago ospita milioni di fenicotteri e altri uccelli. Tra lago e scarpata si snodano sentieri che attraversano la fitta foresta di acacie, dove vivono i famosi leoni arboricoli e una delle più alte concentrazioni di elefanti di tutta l’Africa. Le possibilità di birdwatching sono incredibili e si può persino camminare tra le chiome degli alberi abitate da numerosi uccelli, osservando la foresta da una prospettiva inconsueta. Assolutamente affascinante.