20 destinazioni perfette per l'estate 2025

16 minuti di lettura

Pianificare un viaggio estivo è meno facile di quanto sembri. Mentre la bella stagione avanza, la domanda fondamentale che molti di noi si pongono è: «dove vado?». Magari siete da mesi alla ricerca del volo economico perfetto, oppure avete appena deciso di prendervi una pausa ma non sapete bene come muovervi: in ogni caso, ecco alcuni preziosi consigli per la vostra estate, mese per mese.

Il monte Otemanu e il monte Pahia a Bora Bora. © Danita Delimont/Shutterstock
Il monte Otemanu e il monte Pahia a Bora Bora. © Danita Delimont/Shutterstock
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Dove andare a giugno

1. Bora Bora, Polinesia Francese

Per rilassarsi in un paradiso tropicale nella stagione più mite.

Blu, turchese, azzurro, verde acqua, indaco: non è possibile rendere giustizia con le parole alle tonalità che l’Oceano Pacifico assume nella Polinesia Francese in una giornata limpida, calma e soleggiata. E di giornate come queste ce ne sono molte a giugno, all’inizio della stagione più secca, quando l’isola principale di Bora Bora e i suoi motu (isolotti sabbiosi che emergono dalla barriera corallina) si crogiolano a temperature di 25-30 gradi. È un’atmosfera da film, con resort di lusso affacciati su acque cristalline e ombreggiati da palme ondeggianti, con prezzi in proporzione, anche se si possono comunque trovare sistemazioni più modeste ed economiche. Come se il contesto non fosse già abbastanza paradisiaco, lo snorkelling e le immersioni nei "giardini di corallo", in compagnia di squali e razze, aggiungono un ulteriore tocco di magia.

Cavalli in libertà in un ranch del Colorado. © pics721/Shutterstock
Cavalli in libertà in un ranch del Colorado. © pics721/Shutterstock

2. Colorado occidentale, Stati Uniti

Per provare la vita dei ranch con un occhio all’ambiente.

Vestirsi da cowboy, montare in sella a un mustang e radunare una mandria è un’esperienza unica nel suo genere. Per i cittadini desiderosi di mettersi alla prova hanno ci sono i dude ranch, strutture che ricreano le condizioni di vita della frontiera americana e propongono uscite a cavallo, pesca e panorami sconfinati, oltre ad attività come lo yoga, il rafting, il birdwatching, i laboratori di scrittura e la mountain bike. In questi ranch vengono attuate inoltre pratiche di conservazione e sostenibilità. Contrastate dunque il caldo di inizio estate con una vacanza in uno dei dude ranch innovativi del Colorado, come il C Lazy U Ranch, dove potrete toccare con mano la pratica dell’allevamento di bovini e bisonti e imparare molte cose sulla gestione degli habitat e la tutela della biodiversità.

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Surfisti a Byron Bay. © Will Day/Shutterstock
Surfisti a Byron Bay. © Will Day/Shutterstock

3. Byron Bay, Australia

Per i ritiri di yoga, la fauna marina e il surf d’eccellenza.

Il 21 giugno, giorno del solstizio d’estate, i praticanti di tutto il mondo celebrano la Giornata internazionale dello yoga. Byron Bay non è più quella dei backpacker e degli hippy ed è diventata piuttosto una destinazione elegante e di alto livello, ma conserva un’aria decisamente rilassata e aperta a modi alternativi di vivere. Ricaricate dunque le batterie, fisiche e spirituali, in uno dei ritiri di yoga organizzati qui. E poiché le sessioni non durano tutto il giorno, avrete modo di immergervi con maschera e boccaglio alla scoperta delle meraviglie subacquee di Julian Rocks, tra squali tappeto, tartarughe marine, razze e tantissimi pesci caleidoscopici; in alternativa, munitevi di una tavola da surf e andate in cerca delle onde dell’inverno australe. Questo è anche il momento giusto per osservare le balene: migliaia di megattere migrano nelle acque al largo di Byron Bay tra giugno e ottobre. Le avvisterete dalla riva a Cape Byron, e avrete modo di avvicinarle partecipando a un tour in barca.

Scogliere sulla costa orientale di Fair Isle, in Scozia. © Finn Beales per Lonely Planet
Scogliere sulla costa orientale di Fair Isle, in Scozia. © Finn Beales per Lonely Planet
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4. Isole Shetland, Scozia

Per vagare nelle terre selvagge più settentrionali del Regno Unito e sorseggiare scotch nelle interminabili giornate.

Più vicine a Bergen, in Norvegia, che a Edimburgo, le oltre 100 isole che compongono l’arcipelago delle Shetland, nell’Atlantico settentrionale, hanno un’impronta decisamente nordica, come attesta anche la loro storia: rimasero infatti sotto l’influenza norvegese fino al 1469. Veniteci a giugno, quando il sole quasi non tramonta, per fare escursioni sulle colline e sulla costa battute dal vento; scoprite le assordanti colonie di uccelli marini di Sumburgh Head, Fair Isle, Foula e Noss, con migliaia di pulcinella di mare, falchi pescatori, guillemot, sule e altre specie ancora. Potrete anche studiare le testimonianze di insediamenti di 5000 anni fa presso l’enigmatico broch (torre di pietra) di Mousa e le rovine di Jarlshof. Qui il tempo può cambiare senza preavviso: se le nuvole si addensano, riparatevi nel pregevole Shetland Museum di Lerwick o in uno dei suoi invitanti bar. Una melodia tradizionale eseguita con il violino e un bicchiere di whisky locale vi riscalderanno: Shetland Reel, a Unst, è la distilleria situata più a nord dell’intera Scozia.

Una strada acciottolata di Coimbra. © Kerry Murray per Lonely Planet
Una strada acciottolata di Coimbra. © Kerry Murray per Lonely Planet

5. Aveiro e Coimbra, Portogallo

Per la cultura, i canali, il canto e una cucina deliziosa.

Le menti più brillanti del Portogallo hanno studiato – e fatto festa – a Coimbra per oltre sette secoli, a partire dal 1290, quando la sua venerabile università venne fondata in cima alla collina. A giugno, però, gli studenti se ne vanno, lasciando che le strade acciottolate risuonino dei toni del fado. Dopo aver ammirato la magnifica Sé Velha (Cattedrale Vecchia) romanica del XII secolo e aver salito i 180 gradini della Torre da Universidade per ammirare la città dall’alto, fate una puntata a nord verso Aveiro, la "piccola Venezia" del Portogallo. Scivolate lungo i suoi canali a bordo di un colorato moliceiro (l’imbarcazione usata tradizionalmente per la raccolta delle alghe da utilizzare come concime), passeggiate per le strade fiancheggiate da eleganti ville in stile art nouveau e apprezzate l’animazione del Mercado do Peixe (mercato del pesce), dove troverete ovviamente merce freschissima. Prima di ripartire (a luglio la località è presa d’assalto dai villeggianti) potrete passeggiare sulla sabbia e fare surf a Praia de São Jacinto o a Praia da Costa Nova.

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Tavolini all’aperto in una strada di Palermo. © Jonathan Stokes per Lonely Planet
Tavolini all’aperto in una strada di Palermo. © Jonathan Stokes per Lonely Planet

6. Sicilia

Per le meraviglie del passato e del presente, la cultura, il buon cibo.

La più grande isola del Mediterraneo è un vero e proprio crocevia culturale: greci e romani, arabi e normanni, francesi e spagnoli, colonizzatori e visitatori hanno lasciato qui preziosissime tracce del loro passaggio. Questo patrimonio composito è evidente negli straordinari siti storici della Sicilia: gli antichi monumenti ellenici e romani di Agrigento, Siracusa e Taormina, il palazzo normanno di Palermo, la vicina Cattedrale di Monreale e innumerevoli altre meraviglie. Giugno è il mese giusto per visitarle, prima del grande affollamento estivo. Il retaggio culturale dell’isola arricchisce anche la cucina locale: tonno, acciughe, sardine, i deliziosi arancini, i cazzilli (crocchette di patate) e le panelle (frittelle di ceci). Cercate il caciocavallo a goccia e la ricotta di pecora (quest’ultima guarnisce tra l’altro i deliziosi cannoli). E sorseggiate vini d’Avola, malvasia e marsala.

Un tratto del Cape Cod National Seashore. © Eli De Faria per Lonely Planet
Un tratto del Cape Cod National Seashore. © Eli De Faria per Lonely Planet
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7. Cape Cod, Stati Uniti

Per celebrare il sole, il mare e la sabbia (e i frutti di mare!).

Se amate le dune di sabbia e l’aria di mare, la meta balneare più apprezzata del New England è il posto per voi. La penisola di Cape Cod, a forma di uncino, è costellata di spiagge, graziose cittadine e botteghe che vendono ostriche, vongole e panini all’aragosta: non c’è da stupirsi che milioni di persone si riversino qui ogni anno, soprattutto a luglio e agosto. Dopo un’impennata coincidente con il weekend lungo del Memorial Day (26 maggio), la folla si dirada, rendendo giugno un mese delizioso per una puntata qui, senza contare le buone possibilità di trovare alloggio e spazio in spiaggia. Non avrete certo modo di annoiarvi: nel corso del mese si tengono il Festival del cinema di Provincetown e altri eventi. Procuratevi un’automobile e percorrete la penisola fermandovi nei graziosi porticcioli, fate una crociera per l’avvistamento delle balene oppure percorrete a piedi i 40 km del Cape Cod Rail Trail tra South Dennis e Wellfleet.

Una sera d’estate a Vilnius, in Lituania. © Oleksandr Berezko/Shutterstock
Una sera d’estate a Vilnius, in Lituania. © Oleksandr Berezko/Shutterstock

Dove andare a luglio

8. Lituania

Per trascorrere giornate di sole sul Mar Baltico.

Luglio porta in Lituania tante ore di sole e un Mar Baltico piacevolmente caldo: ciò significa che potrete apprezzare il meglio di questo splendido paese in condizioni ideali. Iniziate il viaggio a Vilnius, una capitale che guarda al futuro, visitando la cattedrale e il centro storico; poi dirigetevi a ovest verso il magnifico castello dell’isola di Trakai e alla volta di Klaipėda, porta d’accesso alle spiagge sabbiose e alle dune del Parco Nazionale della Penisola dei Curi. Poiché i mesi di luglio e agosto sono caratterizzati da un massiccio affollamento di spiagge e foreste, si consiglia di soggiornare nei piccoli villaggi di Preila e Pervalka e non nel centro turistico di Nida.

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Un locale di Bratislava, Slovacchia. © Andrei Antipov/Shutterstock
Un locale di Bratislava, Slovacchia. © Andrei Antipov/Shutterstock

9. Slovacchia

Per rilassarsi nelle città storiche e fare escursioni ad alta quota.

L’estate piena è un periodo molto indicato per visitare la Slovacchia. Le temperature superano i 30  e i tavolini disposti lungo le strade acciottolate si animano di persone che combattono il caldo con molti giri di birra Zlatý Bažant. Prendete uno zmrzlina (gelato) e passeggiate per le piazze adorna di statue a Bratislava o nella nobile cittadina medievale di Banská Štiavnica. L’estate è anche il momento più atteso per le escursioni ad alta quota sui Monti Tatra Alti. Non perdete tempo: le vette più elevate della Slovacchia, tra cui il Rysy (2501 m) e il Kriváň (2495 m), sono accessibili agli escursionisti solo da metà giugno, e le nevicate precoci possono abbreviare la stagione.

Una veduta del Lago Burabay in Kazakistan. © Rodion Popov/Shutterstock
Una veduta del Lago Burabay in Kazakistan. © Rodion Popov/Shutterstock
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10. Kazakistan

Per esplorare le aree meno conosciute del grande paese asiatico.

L’estate è alta stagione per il Kazakistan, che in ogni caso non è mai davvero affollato. Il clima caldo permette di addentrarsi nelle montagne, con la maggior parte dei valichi sgombri dalla neve entro metà giugno. Molti kazaki trascorrono le vacanze sulle rive del Lago Issyk-Köl, nel vicino Kirgizistan, o presso il Lago Burabay, che fa parte di un un parco nazionale. I centri principali e le rive del lago possono attirare un certo numero di visitatori, ma basta incamminarsi lungo i sentieri che attraversano le foreste di betulle per ritrovarsi presto quasi completamente soli.

Stone Town, Zanzibar. © mehdi33300/Shutterstock
Stone Town, Zanzibar. © mehdi33300/Shutterstock

11. Zanzibar, Tanzania

Per immergersi a Stone Town e nell’Oceano Indiano sotto cieli azzurrissimi.

Unguja, l’isola principale dell’arcipelago di Zanzibar, è conosciuta come "l’isola delle spezie". Vi renderete conto del perché passeggiando tra i vicoli labirintici della vecchia Stone Town in una calda serata estiva: coglierete nell’aria sentori di noce moscata, chiodi di garofano e cannella provenienti dal mercato Darajani, di pesce fritto dalle bancarelle dei Forodhani Gardens, di caffè nero a Jaws Corner, dove gli uomini si riuniscono per guardare la TV e chiacchierare. Il centro storico di Zanzibar, con i suoi palazzi in rovina e le toccanti testimonianze dell’epoca della tratta degli schiavi, è solo una delle gemme di quest’isola ricca di tesori, che dà il meglio di sé a luglio, nel pieno della stagione secca. Salite a bordo di un dhow (imbarcazione a vela tradizionale) per fare snorkelling lungo la costa occidentale e magari avvistare dei delfini; annusate foglie e boccioli in una piantagione di spezie; trovate il vostro angolo perfetto di sabbia corallina su una delle meravigliose spiagge.

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In barca a Bimini. © Captain Johnny Bahama/Shutterstock
In barca a Bimini. © Captain Johnny Bahama/Shutterstock

12. Andros e Bimini, Bahamas

Per le suggestioni dei Caraibi, con meno tempeste e più tranquillità.

Le Bahamas hanno molto dei Caraibi, ma non tutto, il che è un bene. Questo arcipelago di isole e cay (isolotti sabbiosi) situato tra Cuba e la Florida vanta acque limpide e spiagge meravigliose. Inoltre l’estate, pur essendo piovosa, è meno colpita dalle tempeste che affliggono la regione. Luglio regala mari calmi, limpidi e caldi, perfetti per immersioni e snorkelling nella poco turistica Andros: la sua costa orientale è protetta dalla terza barriera corallina più lunga al mondo. Da qui ci si può trasferire a Bimini per avvicinare le mante (che raggiungono la massima concentrazione di esemplari a luglio, quando gli squali sono invece meno numerosi) e le stenelle maculate dell’Atlantico, appartenenti alla stessa famiglia dei delfini. Si aggiungono le mangrovie, le eccellenti opportunità di pesca, una avifauna rigogliosa e le spiagge di sabbia bianca finissima, senza le grandi folle: a fronte di tutto questo, sorprendentemente Andros è anche conveniente nel mese di luglio.

Rafting nella Nahanni National Park Reserve, in Canada. © GROGL/Getty Images
Rafting nella Nahanni National Park Reserve, in Canada. © GROGL/Getty Images
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13. Territori del Nord-Ovest, Canada

Per navigare su fiumi impetuosi e immergersi nella cultura dei nativi americani.

Questa vasta regione di tundra e taiga è tanto selvaggia quanto deserto, con una popolazione inferiore a quella della più piccola paese caraibico, sparsa su un territorio grande quasi quanto la Mongolia. Per scoprire le meraviglie naturali e culturali dei Territori del Nord-Ovest, l’ideale è intraprendere un viaggio fluviale nel cuore incontaminato della regione, possibile solo per alcune settimane a partire dalla fine di giugno, quando le temperature diventano (relativamente) miti e le giornate sembrano non finire mai. Si può percorrere in canoa un tratto del fiume più lungo del Canada, il Dehcho (nome in lingua dene del fiume Mackenzie), fare rafting sul South Nahanni, partendo dalle fragorose cascate Virginia alte 96 m, nelle imponenti Montagne Mackenzie, oppure pagaiare in kayak sulle acque tranquille del Grande Lago degli Schiavi, il più profondo del Nord America. Lungo il tragitto, si entra in contatto con la cultura tradizionale dei popoli dene, che nel corso dei millenni si sono adattati a questo ambiente ostile, e si possono avvistare caribù, arieti di Dall, orsi neri, alci e bisonti delle foreste, il più grande mammifero terrestre del continente.

Una strada di Aarhus. © Erika Cristina Manno/Shutterstock
Una strada di Aarhus. © Erika Cristina Manno/Shutterstock

14. Aarhus e lo Jutland, Danimarca

Per godersi giornate di sole e serate miti in una città di cultura in cui si mangia benissimo.

La seconda città della Danimarca è davvero vivacissima. Fondata dai vichinghi circa tredici secoli fa, Aarhus è in tutto e per tutto all’avanguardia, con il suo innovativo museo d’arte ARoS, il centro culturale sul lungomare Dokk1 e i modernissimi appartamenti del complesso residenziale a forma di iceberg. Perfino il Museo Moesgaard, dove è conservato il Grauballe Man – una mummia conservatasi per 2000 anni in una torbiera – propone un’immersione nel passato ricca di spunti avveniristici. La sera la città svela il proprio lato più autentico, tra caffè, cocktail bar e locali che esprimono alla perfezione quella tipica combinazione danese di sorrisi e intelligenza. In piena estate si svolgono festival dedicati ai fiori, al jazz, al patrimonio vichingo e molto altro, con temperature perfette per rilassarsi sulle spiagge sabbiose del Baltico: provate Den Permanente, vicina al centro, la soffice Bellevue, a nord, oppure le spiagge deserte dell’isola ecosostenibile di Samsø, raggiungibile con una breve traversata in traghetto.

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Il Clare Bridge sul fiume Cam a Cambridge, Inghilterra. © chrisdorney/Shutterstock
Il Clare Bridge sul fiume Cam a Cambridge, Inghilterra. © chrisdorney/Shutterstock

Dove andare ad agosto

15. East Anglia, Inghilterra

Per chiamarsi fuori dalla frenesia londinese con una fuga in campagna.

Le contee di Suffolk, Norfolk, Essex e Cambridgeshire, che costituiscono l’East Anglia, offrono uno spaccato della classica Inghilterra da cartolina. Villaggi di case a graticcio del XVI secolo e città manifatturiere insospettabilmente artistiche si affacciano su una costa punteggiata di belle spiagge. La zona è incantevole alla fine dell’estate, quando le lunghe serate invitano a indugiare nei dehor dei pub e a passeggiare senza fretta sulla battigia. Prenotate gli alloggi in anticipo. Da Londra ci sono servizi ferroviari veloci e frequenti per Cambridge, Norwich e Lowestoft, e gli autobus locali collegano la maggior parte delle città e dei villaggi: detto questo, noleggiare un’automobile renderà più comoda la vostra vacanza.

Il quartiere di Boztepe a Ordu, Turchia. © DreamStoreCo/Shutterstock
Il quartiere di Boztepe a Ordu, Turchia. © DreamStoreCo/Shutterstock
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16. Giresun e Ordu, Turchia

Per rinfrescarsi nel Mar Nero e scoprire le colline del nord della Turchia.

Le lussureggianti colline che si affacciano sulla costa del Mar Nero a Giresun e Ordu offrono una tregua ai viaggiatori: agosto è un mese meraviglioso, anche se affollato, per visitarle. Le temperature si aggirano intorno ai 25 gradi di media, ma possono superare i 30, con un tasso di umidità elevato, per cui conviene dirigersi verso le zone dell’interno, più fresche. Il mese segna l’inizio della raccolta delle nocciole, che viene celebrata con animate feste di paese.

Una spiaggia sulla costa orientale dello Sri Lanka. © Jonathan Stokes per Lonely Planet
Una spiaggia sulla costa orientale dello Sri Lanka. © Jonathan Stokes per Lonely Planet

17. Sri Lanka nord-orientale

Per rilassarsi o fare surf sulle spiagge dell’Oceano Indiano.

Il nord-est dello Sri Lanka ha tre assi nella manica in agosto: il tempo è ottimo, i prezzi sono bassi e le spiagge sono tranquille. La costa nord-orientale è caratterizzata da cielo azzurro, acque calde e, soprattutto ad Arugam Bay, buone opportunità di praticare il surf. Fino a non molto tempo fa la guerra civile rendeva reso off-limits gran parte di questa regione, che è pertanto poco sviluppata dal punto di vista turistico: si può ancora avere una spiaggia a propria disposizione o quasi in posti come Nilaveli, Uppuveli e Passekudah. Oltre al mare, valgono il viaggio la fortezza in pietra di Sigiriya e il centro spirituale di Kandy, che ogni estate esplode in un turbine di suoni e colori durante le celebrazioni dell’Esala Perahera, in onore della reliquia del Dente di Buddha.

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Il vulcano Cotopaxi in Ecuador. © Henri Leduc/Shutterstock
Il vulcano Cotopaxi in Ecuador. © Henri Leduc/Shutterstock

18. Ecuador

Per scalare vulcani, addentrarsi nella foresta pluviale e curiosare nei mercati.

Il piccolo Ecuador racchiude il meglio del Sud America in un’area relativamente piccola. Le meraviglie sono davvero tante: le architetture straordinarie di Quito e Cuenca, le rovine inca di Ingapirca, i mercati di Otavalo, Saquisilí e Zumbahua, i magnifici vulcani (tra cui il Cotopaxi, soggetto ideale per le foto) della zona chiamata appunto Avenida de los Volcanes e una fauna selvatica multiforme in Amazzonia, alle Galápagos e nelle foreste del nord. Sia gli altopiani sia le aree pluviali sono più secchi in agosto, il momento migliore per scoprire la cultura locale, fare escursioni sui vulcani e praticare il rafting sui fiumi tumultuosi. Per giunta, l’Ecuador è anche un paese economico, con sistemazioni di ottimo livello a prezzi modici.

Joo Chiat Road, Singapore. © Brester Irina/Shutterstock
Joo Chiat Road, Singapore. © Brester Irina/Shutterstock
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19. Singapore

Per indugiare tra spazi verdi e cibo squisito.

Singapore si trova praticamente all’Equatore: qui fa sempre caldo e la scena gastronomica – dai ristoranti stellati alle bancarelle di street food – è deliziosamente varia e stimolante. Il mese di agosto, quando le vacanze scolastiche sono finite e la pioggia dà un po’ di tregua, è particolarmente indicato per il viaggio. La crescente attenzione a pratiche e politiche sostenibili ha rilanciato la popolarità dei mercati cittadini e di piatti come laksa, riso hokkien mee, spaghetti kway teow fritti. Diversi chef giovani hanno aggiunto un tocco di modernità alla scena tradizionale e sono stati messi in atto dei tentativi di affrontare il problema dello spreco di cibo. In definitiva, Singapore punta a un futuro più verde, con l’impegno di raddoppiare le dimensioni dei suoi parchi e di piantare più di un milione di alberi entro il 2030.

Il Kirari Mount Camp, lungo il Sentiero Transcaucasico. © Qdraw/Shutterstock
Il Kirari Mount Camp, lungo il Sentiero Transcaucasico. © Qdraw/Shutterstock

20. Georgia e Armenia, Caucaso

Per camminare lungo un percorso spettacolare e sostenibile.

Il Sentiero Transcaucasico è tuttora in fase di sviluppo. Una volta completato, si snoderà lungo oltre 3000 km attraverso le montagne della Georgia e dell’Armenia, dal Mar Nero al Mar Caspio. Il progetto, avviato nel 2015, mira a salvaguardare la natura e la cultura del Caucaso creando un percorso escursionistico di livello mondiale e sviluppando lungo il tragitto iniziative di turismo sostenibile. I camminatori potranno ricalcare le orme secolari dei pastori, visitare monasteri e villaggi medievali, soggiornare in pensioni a conduzione familiare, gustare piatti casalinghi e bere un bicchiere (o due, o magari tre!) del vino locale. Centinaia di chilometri sono già stati tracciati, incluso l’intero tratto armeno da nord a sud, che tocca le montagne chiamate Ajdahak e Khustup, il Lago Arpi e il Lago Sevan, i parchi nazionali di Dilijan e di Arevik e le gole del Dzoraget e del Debed. Nel tratto che attraversa l’Alto Svaneti, in territorio georgiano, i passi di alta quota rimangono ostruiti dalla neve fino a luglio.

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