Una guida alle migliori spiagge della Tanzania

Redazione Lonely Planet
11 minuti di lettura

La costa della Tanzania sull’Oceano Indiano e le sue molte isole sono l’immagine stessa del paradiso, una serie di spiagge di sabbia bianca orlate di palme e acqua turchese. Se cercate qualcosa di diverso, il paese ha anche incantevoli spiagge lacustri (sul Tanganica, sul Lake Nyasa) con acque calme, raramente affollate. Ecco i nostri consigli per godersi le migliori spiagge durante un viaggio in Tanzania.

La spiaggia di Nungwi, sulla punta di Zanzibar ©Koverninska Olga/Shutterstock
La spiaggia di Nungwi, sulla punta di Zanzibar ©Koverninska Olga/Shutterstock
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Nungwi Il nord tra passato e presente

Nungwi, proprio sulla punta di Zanzibar, grazie alle sue spiagge e ai tramonti, è diventata una delle principali mete turistiche dell’isola, con hotel moderni, bar sulla spiaggia e dive shop. Ma questa località ha anche un passato interessante: un tempo era un porto per il commercio delle spezie, noto per i cantieri di costruzione dei dhow, le barche che esperti artigiani realizzavano con il legno duro dei robusti alberi locali sulla spiaggia accanto all’abitato. Ancora oggi, passeggiando per la cittadina, potrete vedere eleganti dhow che punteggiano l’orizzonte, alcuni utilizzati per la pesca, altri per tranquilli giri turistici. 

In altri campi, le attività turistiche aiutano a sostenere imprese locali quali il Mnarani Aquarium di Nungwi, centro di recupero delle tartarughe marine. Qui è possibile nuotare con loro e osservare pozze con pesci, stelle marine, ricci e granchi. 

Nonostante la presenza di numerose infrastrutture turistiche moderne, Nungwi ha conservato un fascino d’altri tempi e la tradizionale ospitalità swahili. È un bel posto per passare il tempo in spiaggia, ma offre anche l’opportunità di interagire con la comunità locale, farsi un’idea del ritmo dei cambiamenti e scavare dietro la facciata di quest’isola affascinante. 

Pescatori a Nungwi   ©Gideon Ikigai /Shutterstock
Pescatori a Nungwi ©Gideon Ikigai /Shutterstock

Cosa fare a Nungwi

Grazie alle belle spiagge e all’affluenza turistica, Nungwi è una località top per le attività legate al mare. Le escursioni a cavallo lungo la riva, con la faccia scaldata dal sole e i capelli al vento, sono un’esperienza esaltante, che consente inoltre di ammirare la costa da una prospettiva unica, impossibile da conoscere stando semplicemente stesi in spiaggia (altra attività molto popolare).

Al largo si possono fare ottime immersioni e ci sono diverse scuole di sub dove trovare istruttori. Sono disponibili lezioni di kitesurf e molto popolare è il jet ski, anche se può creare disturbo alla vita marina. Se cercate un tratto di spiaggia più tranquillo, provate con il lato orientale del capo. 

Quando andare

Il periodo migliore per dedicarsi agli sport acquatici a Nungwi è la stagione secca, da giugno a ottobre, quando il clima è mite e l’acqua è calma. Queste attività si possono comunque praticare tutto l’anno e non c’è modo migliore di combattere la calura che immergersi nelle acque rinfrescanti dell’Oceano Indiano. La richiesta per gli sport acquatici a Nungwi è alta, per cui prenotate le attività con almeno tre giorni di anticipo. 

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Spiaggia a Pangani in Tanzania
A sud di Pangani si estendono oltre 70 chilometri di spiagge di sabbia bianca ©Hedley Lamarr /Shutterstock

Ozio sulle spiagge intorno a Pangani

A sud di Pangani si estendono oltre 70 chilometri di spiagge di sabbia bianca sferzate dalle onde e verso nord corrono altri 20 chilometri di una striscia quasi ininterrotta di sabbia. 

A un’ora di automobile da Pangani in direzione sud incontrerete la tranquilla Ushongo Beach, un luogo informale che è tra le mete preferite dagli abitanti di Arusha. È il genere di posto dove si potrebbe felicemente passare una settimana in pieno relax, sorseggiando cocktail dawa e giocando a biliardo al bar dei Mike’s Beach Cottages. Ushongo è l’ideale per poltrire all’ombra delle palme, ma quando la marea è bassa, non rinunciate a una passeggiata lungo i chilometri di sabbia scintillante, dove le aquile pescatrici lanciano il loro verso lamentoso e i granchi eremiti si spintonano. Per chi desidera concedersi una vacanza su una spiaggia tropicale senza la folla dei resort di Zanzibar, Ushongo è un’allettante alternativa. 

Circa 40 minuti a sud di Ushongo, Sange Beach è nota per i suoi resort più esclusivi, ma è un po’ più difficile da raggiungere. È necessario un veicolo fuoristrada con il fondo a grande altezza dal suolo per superare i 4 chilometri di sabbia sottile come il talco che portano alla spiaggia.

Ad appena 5 chilometri da qui in direzione sud troverete ancora altra sabbia bianchissima in un posto che la gente del posto chiama Nusura Beach. Qui il Barry’s Beach Resort ha incantevoli bungalow di legno con il tetto di paglia davanti al mare. Prendete un cocktail e rilassatevi. 

Il porto di Kilwa ©  Steffen Hoppe   /Shutterstock
Il porto di Kilwa © Steffen Hoppe /Shutterstock
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La memorabile Masoko Pwani, una lunga striscia di fine sabbia bianca orlata da palme.

Kilwa Masoko (‘Kilwa del mercato’) è il punto di partenza per esplorare le rovine di Kilwa Kisiwani e di Songo Mnara, ed è anche un luogo piacevole in sé. Passeggiate lungo Masoko Pwani, la spiaggia migliore di Kilwa, orlata da palme, 5 chilometri a nord-est del centro, o ammirate il tramonto dalla più piccola Jimbiza Beach, vicino al porto. Il colorato mercato del pesce di Kilwa si svolge in una di queste due zone, in base ai venti, e merita una visita nelle prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio. Fate un giro in dhow insieme a un pescatore locale e visitate l’animato mercato serale. 

La Kilwa Islands Tour Guides Association, vicino alla fermata dell’autobus di Kilwa Masoko, è il fulcro delle attività turistiche di Kilwa. Questo operatore senza pretese vi aiuterà a organizzare la visita a Kilwa Kisiwani e a Songo Mnara, oltre ad altre mete nella regione. 

Venti permettendo, il modo migliore per raggiungere Kilwa Kisiwani (‘Kilwa sull’isola’) è a bordo di un dhow, seduti sotto la sua gonfia vela, ammirando il forte arabo del XIX secolo sullo sfondo. Una volta sbarcati, preparatevi a un viaggio indietro nei secoli. Merita una visita la magnifica Great Mosque, con le sue colonne e l’elegante soffitto a volta, con parti ancora intatte. Alcune sezioni della moschea risalgono alla fine del XIII secolo, ma per il resto la struttura è frutto di ampliamenti del XV secolo. Alle spalle sorge una moschea più piccola del XV secolo, considerata l’edificio meglio conservato di Kilwa. Passeggiate tra i prati verdi che circondano i resti decadenti del Makutani, una grande area di metà del XVIII secolo cinta da un muro, dove vissero alcuni dei sultani di Kilwa, o visitate l’Husuni Kubwa (‘Grande Palazzo’), in passato un imponente complesso di edifici che occupava quasi un ettaro di superficie. Il complesso, che si ritiene risalga a un periodo precedente al XII secolo, sorge su una collina dalla quale un tempo dominava l’intera baia. È facile immaginare gli antichi sovrani immersi nella vasca ottagonale. Tornati sulla terraferma, fermatevi in un campo a Kilwa Kisiwani (al margine nord-est vicino all’edificio della Tanzania Wildlife Management Authority) o proseguite fino alle rovine di Songo Mnara. 

Una spiaggia sul Lake Tanganyika ©   El Braz    /Shutterstock
Una spiaggia sul Lake Tanganyika © El Braz /Shutterstock

La sponda del Lake Tanganyika

Il Tanganica è lo scenario di molte memorabili esperienze nella Tanzania occidentale. Questo è vero sia che stiate osservando gli scimpanzé nella foresta che sale dalla sponda del lago, sia che facciate snorkelling al largo di Kipili o che passiate da una città all’altra a bordo della M/V Liemba. Oltre alla bellezza naturale dei suoi tramonti, al gradevole clamore dei suoi porti e alle tradizioni senza tempo dei pescatori che salpano prima dell’alba, il lago segna anche un importante confine geografico. 

Stretto fra quattro paesi (Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Burundi e Zambia), è il luogo dove s’incontrano l’Africa centrale, quella meridionale e quella orientale. Le foreste pluviali del bacino del Congo si estendono fino alla sponda della Tanzania, ma lasciano subito il posto alle savane e alle pianure dell’Africa orientale poco a est del lago. Questa giustapposizione sign fica che la sponda tanzaniana ha affascinanti episodi storici da raccontare sugli esploratori e sulle rotte carovaniere, commerciali e della tratta degli schiavi, che un tempo attraversavano il continente. Soprattutto, qui c’è una popolazione genuinamente multiculturale, più che in ogni altra parte del paese. Più che in ogni altra parte della Tanzania, il turismo ha qui un ruolo secondario. È quindi diverso il modo in cui ne farete esperienza. Superati il Gombe e le Mahale Mountains, l’attività sul lago ruota tutta intorno alla pesca, alle sue spiagge di sabbia bianca e ai commerci tra una sponda e l’altra. La chiave sta nel perdersi nei porti lungo la riva occidentale e farsi catturare dall’intreccio di lingue, dal mercanteggiare di uomini d’affari congolesi o del Burundi con le venditrici dei mercati locali, mentre i pescherecci vengono tirati a riva. 

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Cosa fare sul Lago Tanganyika

Il modo migliore per conoscere questa parte del lago è a bordo della M/V Liemba, che ogni due settimane salpa da Kigoma, sulla sponda settentrionale del lago, per arrivare a Mpulungu, all’estremità meridionale. Lungo il tragitto fa scalo in minuscoli villaggi non raggiungibili in altro modo. Ogni tappa è un microcosmo di piccole barche che accerchiano il piroscafo per cercare di vendere le merci che trasportano. 

Di tutte le località lungo la sponda sud-occidentale del Lake Tanganyika, Kipili è quella cui dovreste dedicare più tempo. È un comodo scalo tra le Mahale Mountains e il Katavi e la si raggiunge con una bella strada attraverso la foresta, ma è a pieno titolo una destinazione che merita una sosta. Questo luogo deliziosamente placido, dove vivono poco più di 1500 anime, è nato attorno a una vecchia missione. In cima alla collina, 3 km a nord dell’abitato, ci sono le rovine della chiesa (costruita negli anni ’80 del XIX secolo). La foresta circostante sta lentamente inghiottendo i ruderi di pietra e mattoni, che sono ancora sorprendentemente intatti, in particolare la facciata e una delle pareti laterali, e conferiscono al luogo una grande intensità emotiva. Nelle vicinanze potrete ammirare magnifici panorami sul lago e sulle sue molte isole. 

Queste ultime sono importanti per un altro motivo: le loro sponde rocciose e la parte sommersa celano alcuni dei siti di snorkelling e immersione più belli della Tanzania. Sott’acqua ci sono alcune insolite formazioni rocciose che ogni guida locale vi potrà indicare. Ma la cosa straordinaria è la possibilità di nuotare tra banchi di ciclidi colorati. Quasi un quarto dei 2000 tra pesci, piante e crostacei che vivono in questo ricchissimo ecosistema si trova soltanto qui; quasi la metà sono ciclidi. E, soprattutto, la visibilità è di solito eccellente. 

Il Lake Nyasa (noto anche come Lake Malawi)  ©Scott Biales DitchTheMap /Shutterstock
Il Lake Nyasa (noto anche come Lake Malawi) ©Scott Biales DitchTheMap /Shutterstock
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Le tranquille spiagge contornate da montagne del Lake Nyasa

Pittoresco e incontaminato, il Lake Nyasa (noto anche come Lake Malawi) è una delle mete più belle della Tanzania. Con il suo piacevole mix di panorami suggestivi, siti storici e incontri con le culture locali, il lago vanta un’atmosfera completamente diversa dai circuiti dei safari nel nord o nel sud del paese, che ben si integra con le esperienze più tradizionali e orientate all’osservazione della fauna che potrete avere altrove. 

Il lago riceve molti visitatori, pochi dei quali stranieri. Gli abitanti del posto ne apprezzano le spiagge, le cittadine tranquille e le strutture turistiche a buon prezzo. I paesaggi montani e l’atmosfera senza pretese contribuiscono alla magia di questo luogo: le mete più note si trovano lungo le sponde malawiane, ma appena oltre il confine il turismo di massa scompare. È vero: qui non troverete animali selvaggi e molte sistemazioni di alto livello. Ma se volete conoscere da vicino la Tanzania e lo stile di vita dei suoi abitanti, questo è uno dei luoghi migliori per farlo. 

Da Itungi a nord a Mbamba Bay a sud, la sponda tanzaniana del Lake Nyasa offre un fantastico mix di belle spiagge, montagne ammantate di prati e foreste, villaggi di pescatori senza tempo e, in alcuni punti, acque azzurre e cristalline. Tra i luoghi d’interesse nella regione figurano (da nord a sud) Kyela, Matema, Liuli e Mbamba Bay, alcuni dei quali sono esplorabili con un tour in auto. 

Solo poche strade raggiungono le località sparse tra le Livingstone Mountains e la sponda orientale del lago; partecipando a un’uscita in canoa (da Matema, con Blue Canoe Safari Camp) o facendo snorkelling (da Mbamba Bay, con Mbamba Bay Bio Camp Lodge), apprezzerete alcuni aspetti del lago che non riuscirete a cogliere altrimenti. In alternativa, potrete percorrere un paio di tratte a bordo delle motonavi Njombe e Ruvuma. Un’altra esperienza unica è partecipare a un’uscita a cavallo tra le montagne dal Kitulo National Park a Matema, organizzata da Maua Café & Tours, con sede a Mbeya. 

Il modo migliore per esplorare le montagne è a piedi, ma dovrete portare con voi tutto il necessario (compresa la tenda e un filtro per l’acqua) e dotarvi di un GPS. Uno degli itinerari, che parte dalla missione di Bulongwa (raggiungibile in autobus via Njombe) fino a Matema, consente di ammirare magnifici panorami durante la discesa verso il lago. Prevedete circa 14 ore e partite all’alba. C’è anche una versione più lunga dello stesso, con partenza dall’ingresso del Kitulo National Park.

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