Aix-en-Provence, un anno all'insegna di Paul Cézanne
Aix-en-Provence, il suggestivo borgo del sud della Francia, celebrerà nel 2025 Paul Cézanne con una serie di importanti eventi. Il pittore che ha rivoluzionato l'arte moderna nacque infatti nella città provenzale nel 1839 e vi morì nel 1906.
Il Jas de Bouffan, la casa di famiglia diventa museo
Non si tratta dunque di un anniversario, ma di un anno che vedrà la riapertura, in primavera dopo quattro anni di lavori, del Jas de Bouffan, la grande tenuta in stile provenzale risalente al XVIII secolo che fu la casa di famiglia e il punto di riferimento per il pittore sia all’inizio della sua attività artistica sia quando rientrava in Provenza dai suoi soggiorni parigini. Sarà possibile visitare la casa padronale dove, all’età di vent’anni, Cézanne cominciò a realizzare i primi dipinti direttamente sulle pareti del Grand Salon (ne sono stati scoperti di nuovi durante i restauri) e dove il padre gli fece sistemare un primo studio. Poi si andrà alla scoperta del giardino e di una parte della tenuta che all’epoca si estendeva su quindici ettari con orti, vigneti e uliveti. Tutti scenari entrati in molti dei suoi celebrati capolavori realizzati in un arco di tempo di quasi quarant’anni, dalla giovinezza alla maturità.
L’Atelier des Lauves e il Museo Granet: due visite da non mancare
Sempre in primavera sarà di nuovo visitabile, dopo i lavori di risistemazione, l’Atelier des Lauves, poco a nord del centro, che Cézanne utilizzò negli ultimi anni di vita, dal 1902 al 1906. Qui ci si immerge nell’intimità del suo lavoro quotidiano circondati da oggetti originali come le tavolozze, i cavalletti, i colori, il cappello, il mantello, gli arredi.
Uno degli eventi più importanti dell’anno sarà l’esposizione che il Museo Granet dedicherà a Cézanne (dal 28 giugno al 12 ottobre) con un centinaio di suoi capolavori (dipinti, acquerelli, disegni) provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi, da Basilea, Boston, Budapest, Chicago, Harvard, Hiroshima, Londra, Los Angeles, New York, Ottawa, Philadelphia, Washington e Zurigo.
La mostra intitolata "Cézanne al Jas de Bouffan" si concentrerà proprio sui circa 40 anni in cui l’artista frequentò la tenuta di famiglia dipingendo molti dei suoi capolavori, come i famosi Joueurs de cartes. Si ritroveranno tutti i temi cari al maestro: i paesaggi provenzali, i ritratti, le celebri composizioni di bagnanti, le nature morte.
L’itinerario cezanniano fra le strade e le piazze di Aix
Prima o dopo aver visitato questi luoghi emblematici, è possibile seguire un percorso cezanniano autoguidato avendo come riferimento i cosiddetti "chiodi" fissati a terra con la C iniziale del cognome dell’artista. Ci porteranno a spasso nel centro storico di Aix, città giovane (è un’importante sede universitaria) ed elegante, ricca di corsi alberati, palazzi, piazze e viuzze che raccontano la lunga storia della località fondata dai Romani (Acquae Sextiae) che per tutto il Medioevo e fino alla Rivoluzione del 1789 fu la capitale storica della Provenza. Si parte dalla piazza del mercato vicino alla Fontaine de la Rotonde dove una statua in metallo del pittore ci segnala la direzione da seguire. Al n. 28 di rue de l’Opéra troviamo la casa natale e poco distante, al 55 di Cours Mirabeau, si legge ancora l’insegna della cappelleria appartenuta al padre di Cézanne. Il corso alberato è uno dei luoghi più animati della città. Si susseguono le terrazze dei caffè, luogo ideale per fare una sosta sotto i platani, i palazzi d’epoca, le pasticcerie dove assaggiare i famosi Calissons d’Aix, i tipici dolcetti provenzali a base di pasta di mandorle.
Nel più tranquillo quartiere settecentesco Mazarin, in rue Cardinal, ha sede l’antico Collège Royal de Bourbon (oggi Liceo Mignet) frequentato dal 1852 al 1858 da Paul Cézanne e Émile Zola che furono amici inseparabili durante gli anni giovanili. "Avevamo l’amicizia, sognavamo l’amore e la gloria..." scriverà più tardi, ricordando quel legame profondo, Zola.
A pochi passi, in place Saint-Jean de Malte, c’era l’antico priorato dei Cavalieri Ospitalieri oggi trasformato nel Museo Granet: è qui che il giovane Cézanne si avvicinò all’arte copiando le opere che vi erano esposte.
Adesso possiamo spostarci nel suggestivo centro storico medievale ed entriamo nella cattedrale di Saint-Sauveur. Cézanne, personalità schiva e tormentata, amava sedersi per assistere alla Messa sotto lo stupendo Trittico del roveto ardente di Nicolas Froment. Curiosamente, di fronte all’edificio religioso aveva sede la Facoltà di Diritto che il futuro pittore avrebbe dovuto frequentare secondo i voleri del padre Louis-Auguste. Non andò così e la storia dell’arte ha potuto annoverare uno dei suoi grandi protagonisti fra Impressionismo e Post-Impressionismo.
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Le Caves de Bibémus: al cospetto della Montagne Sainte-Victoire
Fuori città è imperdibile la visita alle Caves de Bibémus, un sito immerso nella vegetazione mediterranea da cui si godono splendide vedute della Montagne Sainte-Victoire, che è stata uno delle principali soggetti del pittore di Aix. Non una musa in carne e ossa, ma qualcosa di altrettanto importante. La grande scogliera calcarea che si innalza fino a 1011 metri e domina la città venne ritratta da ogni angolazione e condizione di luce. Si contano oltre quaranta dipinti e altrettanti acquerelli che ritraggono la montagna al centro della Provenza. All’interno delle cave già utilizzate dai Romani, l’artista si era ricavato una piccola casa in pietra che era diventata la sua base d’appoggio quando dipingeva en plein air. Sorpreso da un temporale proprio durante una delle sue sessioni pittoriche all’aperto, Cezanne morì per una polmonite pochi giorni dopo. L’artista che Pablo Picasso riconobbe come l’ispiratore del cubismo riposa nel cimitero di Saint-Pierre ad Aix dall’ottobre del 1906.