Zurigo: cosa fare in estate nella metropoli svizzera
La più vivace e cosmopolita delle città elvetiche dà il benvenuto all'estate con l'inconfondibile atmosfera fatta di appuntamenti culturali, eventi e attività all'aria aperta. Non a caso, Zurigo è stata giudicata la città europea con la miglior qualità di vita nella percezione di chi ci vive (97% dei residenti molto soddisfatto secondo il Rapporto della Commissione europea). Ecco i nostri consigli per viverla al meglio durante l’estate.

A Zurigo in treno
Se arrivate in treno, sappiate anche che la Hauptbahnhof (Stazione centrale) è stata eletta dai passeggeri come la miglior stazione ferroviaria d’Europa (European Railway Station Index). La scelta del treno va nella direzione della sostenibilità: da Milano sono poco più di tre ore (attualmente, qualcosa in più a causa della chiusura del tunnel di base del Gottardo che riaprirà a settembre), attraversando idilliaci paesaggi montani e costeggiando i laghi di Lugano, dei Quattro Cantoni, di Zug e Zurigo. Se da Zurigo intendete poi muovervi verso altre località svizzere (quasi tutte raggiungibili entro le 2 ore), lo Swiss Travel Pass può essere una buona soluzione: si viaggia liberamente su treni, bus, battelli in tutta la Confederazione. A questo si aggiunge l’ingresso gratuito in molti musei e sconti presso attrazioni e negozi. Se invece preferite concentrarvi sulla città, dirigetevi al fornitissimo Ufficio Turistico nella hall della stazione per acquistare la Zürich Card con cui si sale illimitatamente sui mezzi pubblici locali e si ha ingresso libero in molti musei. Con pochi franchi in più si ottiene anche la Zürich Card Bike per accedere al servizio di bike sharing.
Ora non rimane che affacciarsi sul piazzale della stazione percorso incessantemente dai mezzi dell’efficientissima rete tramviaria. Qualunque sia l’area della città da raggiungere è molto probabile che un tram vi porti lì vicino. Quale che sia il mezzo di trasporto usato, abbiamo scelto alcune esperienze per vivere al meglio l’estate zurighese.
Leggi anche:
Svizzera, il meglio dell’estate nel segno della sostenibilità tra escursioni, musica e vita in città
Zürich-West, l’ex zona delle industrie diventa un quartiere di tendenza
L’area industriale della città, dove fino a pochi anni fa si costruivano navi e si assemblavano motori, nel giro di pochi anni è stata trasformata in un grande quartiere dedicato all’arte, al design, alla gastronomia, allo shopping, con nuovi edifici che ne fanno un terreno privilegiato per gli archi-lovers. La Prime Tower è stata per qualche tempo l’edificio più alto della Svizzera, prima di essere superato dai nuovi grattacieli di Basilea (eterna rivalità). Poco più in là sorge un’altra strana torre fatta di container: è la sede di Freitag, la famosa azienda che produce borse colorate usando materiale riciclato.
A Zürich-West ci sono gli indirizzi di diverse catene alberghiere come il Renaissance Zurich Tower Hotel, lo Sheraton o il 25hours Hotel Zürich West, i cui interni sono stati progettati dal designer Alfredo Häberli. La frequentazione è molto giovane, con spazi liberi di co-working utilizzati anche dagli studenti dell’Università per le Arti, ospitata in un impressionante edificio sull’altro lato della piazza dove ha sede anche il Museum für Gestaltung (Museo del Design). Oltre a esposizioni temporanee, qui c’è l’occasione di visitare il deposito del museo che conserva circa 500.000 oggetti. Tutta questa zona del quartiere, denominata Toni-Areal, con decine di nuovi edifici, è stata costruita dove un tempo era attiva la più grande fabbrica europea di yogurt.

Lungo la Limmat: archeologia industriale e bagni nel fiume
Da Zürich-West ci si può dirigere verso il centro costeggiando la Limmat, il fiume che attraversa Zurigo uscendo dal lago. Ci sono molte cose da vedere: lo Schiffbau, l’ex fabbrica di imbarcazioni trasformata in luogo di spettacolo, jazz club e ristorante; il Puls5, un impressionante complesso di 170 metri di lunghezza per 60 di larghezza, che un tempo ospitava una fonderia trasformato in uno spazio per eventi, con ristoranti e intrattenimenti vari. Il recupero dell’edificio che affaccia su Turbinenplatz (nome evocativo) ha conservato le strutture di Escher Wyss che risalgono al 1898 e costituiscono un importante lascito di archeologia industriale.
Il passato è ancora ben visibile anche nel Löwenbräu-Areal, dove gli edifici e la ciminiera in mattoni dell’ex-birrificio del 1897 convivono con i nuovi palazzi che si stagliano fino a un’altezza di 70 metri. Qui le attività commerciali convivono con gli spazi espositivi dedicati all’arte contemporanea.
Sulle rive del fiume incontriamo l’Oberer Letten, lo stabilimento balneare che sfrutta per 400 metri un canale laterale e consente di nuotare nella Limmat. Per i più sportivi c’è anche un trampolino, campi da beach volley, bocce e un chiosco per rilassarsi. Siete avvertiti: a Zurigo, in estate, è meglio girare con costume da bagno e asciugamano nello zainetto.
Leggi anche:
Un weekend nell’universo medievale di Friburgo, in Svizzera
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
Lidi balneari e locali sull’acqua, quando il lago sembra il mare
Zurigo nella bella stagione vive sull’acqua: oltre alla possibilità di fare il bagno nel fiume, la città offre oltre 20 stabilimenti balneari sulle acque più tranquille del lago. Sponde e spiagge libere, come quelle poco distanti dal Pavillon Le Corbusier, ultima, coloratissima opera dell’architetto franco-svizzero. Un vero e proprio parco acquatico urbano che fa della città svizzera, a sorpresa, una destinazione balneare con vista sulle Alpi. Niente può essere più cool di un tuffo seguito da un aperitivo. Al tramonto molti stabilimenti, si trasformano infatti in Badi-Bar (bar dei bagni) dove sorseggiare un cocktail e ascoltare musica dal vivo. Gli indirizzi? Basta consultare il sito internet della città che vi darà quotidianamente anche la temperatura dell’acqua.
Una curiosità va però segnalata: il Frauenbad, aperto nel 1837 che oggi si presenta in elegante stile Liberty, è riservato alle donne (la sera, qualche giorno a settimana, possono entrare anche gli uomini). Si trova sulla Limmat: impagabile poter nuotare con vista sul centro storico in particolare sul Grossmünster, l’antico duomo di Zurigo.
Chi ama camminare o gli itinerari in bici non ha che l’imbarazzo della scelta, ma certamente l’Uetliberg che domina la città dall’alto dei suoi 871 metri di altezza è la meta da non perdere. Il monte è il punto di partenza per numerosi itinerari escursionistici e in mountain bike. Dalla piattaforma, straordinario panorama sulla città, il lago e le Alpi svizzere, con la famosa triade Eiger, Mönch, Jungfrau ben visibile nelle giornate limpide. L’Uetliberg si raggiunge comodamente anche con un trenino (linea S10) che parte ogni mezz’ora dalla stazione centrale (gratuito con la Zürich Card).

Kunsthaus, il tempio dell’arte
Una giornata dedicata alla cultura, non può che cominciare dal Kunsthaus Zürich, il più grande museo d’arte della Svizzera. Fa parte dell’Art Museums of Switzerland (AMoS), l’associazione che riunisce undici fra le principali istituzioni museali elvetiche. Il nuovo edificio del Kunsthaus, progettato dall’archistar David Chipperfield, ha più che raddoppiato gli spazi disponibili in precedenza nel cosiddetto Moser Building che affaccia sull’altro lato della Heimplatz. Prima di iniziare la visita è piacevole prendere un caffé al Kunsthaus Bar, anch’esso opera dell’architetto britannico. Poi, spazio all’esplorazione delle ricchissime raccolte o alle mostre temporanee. Fra quelle in corso, segnaliamo la "Collezione Bührle: arte, contesto, guerra e conflitto", che raccoglie circa 120 capolavori provenienti dalla collezione dell’industriale delle armi Emil Bührle. Nelle sale delle collezioni permanenti, si scoprono opere di Alberto Giacometti, Picasso, Monet, Chagall, fino ad arrivare all’Espressionismo Astratto e alla Pop Art, con i nomi, fra gli altri, di Pollock e Warhol. Da non perdere l’installazione luminosa e sonora dell’artista svizzera Pipilotti Rist.
Due indirizzi entrati nel mito da scoprire
Per un drink o una sosta a tavola, Zurigo ha una scelta vastissima di locali, ma ci sono due locali storici che vanno ricordati. Il primo è il leggendario ristorante Kronenhalle che proprio quest’anno festeggia il centenario. Qui sono passati Chagall, Picasso, Mirò, Coco Chanel, Max Frish e molti altri musicisti, attori, letterati, artisti, alcuni dei quali si sdebitavano con opere d’arte che ancora oggi sono appese alle pareti. È un ristorante raffinato, famoso per la preparazione dello spezzatino alla zurighese, il piatto locale per eccellenza. Il contiguo Kronenhalle Bar è noto per i suoi cocktail apprezzati fra gli altri dai Rolling Stones.
Altrettanto famoso, l’Odeon: un caffè-brasserie dove sono stati ospiti Albert Einstein (che ha insegnato nel locale Politecnico), Lenin (ma anche Mussolini), James Joyce (morto a Zurigo), Klaus Mann, Friedrich Dürrenmatt