La nuova Space Gallery del Science Museum di Londra

È stata appena inaugurata ed è già in lizza per diventare una delle attrazioni più spettacolari della città. La nuovissima Space Gallery del Science Museum di Londra racconta le imprese umane nello spazio, in un’esperienza immersiva capace di fondere insieme passato e futuro dell’esplorazione spaziale. Lo scopo, nelle parole del direttore del Science Museum Group, Sir Ian Blatchford, è “ispirare e meravigliare una nuova generazione di viaggiatori dello spazio”. Amanti dello spazio – e non – siete pronti a intraprendere questo viaggio?

La tuta Sokol KV-2 di Helen Sharman, esposta alla Space Gallery di Londra (c) Science Museum Group
La tuta Sokol KV-2 di Helen Sharman, esposta alla Space Gallery di Londra (c) Science Museum Group
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L’esposizione racconta sia la prima era spaziale sia il prossimo futuro dell’esplorazione dell’universo, attraverso oggetti iconici, installazioni immersive e un ricco calendario di attività. All’interno del percorso espositivo si trova un unicum nel suo genere. Per la prima volta, infatti, due veicoli spaziali con equipaggio umano sono stati esposti uno accanto all’altro. Si tratta della Soyuz TMA-19M, la capsula che nel 2015 ha riportato a casa l’astronauta britannico Tim Peake dopo la sua missione sulla ISS - International Space Station, e il modulo di comando Apollo 10, protagonista della missione di prova che precedette il primo allunaggio. Particolare emozione fa poter osservare da vicino le bruciature dello scudo termico e sbirciare all’interno degli spazi angusti della Soyuz.

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Non mancano poi pezzi iconici come l’Apollo 11 Lightweight Headset, una cuffia radio usata da Neil Armstrong per comunicare con il Mission Control. Al centro della galleria si può ammirare il motore RL10, un propulsore a razzo per stadi superiori che dal 1963 è stato impiegato in oltre 500 missioni spaziali. Grazie alla sua affidabilità ha contribuito a lanciare sonde dirette verso ogni pianeta del Sistema Solare e oggi, in una versione aggiornata, fa parte del programma Artemis per riportare gli esseri umani sulla Luna.

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Particolare della Soyuz TMA-19M (c) Science Museum Group
Particolare della Soyuz TMA-19M (c) Science Museum Group

Poco distante si trova un frammento del campione lunare “Great Scott” (Lunar Sample 15555), raccolto durante la missione Apollo 15. Si tratta di un basalto olivinico di circa 3,3 miliardi di anni che è rimasto esposto sulla superficie lunare per circa 80 milioni di anni prima di essere portato sulla Terra. È possibile anche ammirare la tuta spaziale Sokol KV2 indossata dalla prima astronauta britannica, Helen Sharman, che nel 1991 raggiunse la stazione spaziale Mir.

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La visita prosegue con due esperienze immersive. La prima è un’installazione di venti metri che ricrea il paesaggio lunare, ispirata a fotografie della missione Apollo 17 e pensata per mostrare i dettagli della superficie della Luna. La seconda è Science on a Sphere. Grazie a una serie di proiettori questa installazione trasforma oltre 600 set di dati (immagini satellitari, simulazioni atmosferiche, modelli climatici, etc...) in uno spettacolo visivo interattivo. Il film proiettato è narrato da Helen Sharman e accompagna i visitatori in un viaggio attraverso il sistema solare, fatto di informazioni e riflessioni sulla ricerca di vita extraterrestre e sull’esplorazione dello spazio.

Il modulo di comando Apollo 10 (c) Science Museum Group
Il modulo di comando Apollo 10 (c) Science Museum Group

La Space Gallery si trova al piano 0, nella West Hall, accanto al Ronson Theatre IMAX. L’ingresso è gratuito, con prenotazione obbligatoria del biglietto d’ingresso al museo.

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