In auto da Urbino a Firenze tra i capolavori di Piero della Francesca

Redazione Lonely Planet
5 minuti di lettura

Seguite le orme del pittore rinascimentale Piero della Francesca tra le città medievali di Urbino e Firenze, fermandovi lungo il tragitto per ammirare le sue opere più famose. Questo itinerario fu promosso dall’autore inglese Aldous Huxley ne Il più bel dipinto del mondo (1925), un saggio composto in lode della Resurrezione di Piero della Francesca. La qualità delle strade è migliorata dai tempi di Huxley, ma l’itinerario, rivolto agli amanti dell’arte, continua a configurarsi come un vero e proprio pellegrinaggio d’amore.

I duchi di Urbino Federico da Montefeltro e Battista Sforza ritratti da Piero della Francesca ©Bert e Boer  /Shutterstock
I duchi di Urbino Federico da Montefeltro e Battista Sforza ritratti da Piero della Francesca ©Bert e Boer /Shutterstock
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Urbino

Nascosta tra le colline marchigiane, l’incantevole Urbino ebbe un ruolo chiave nella scena artistica rinascimentale. Il duca Federico da Montefeltro, che governò la città tra il 1444 e il 1482, fu un importante mecenate e ospitò molti artisti e intellettuali famosi alla sua corte. Piero della Francesca vi giunse nel 1469 e, insieme a una formidabile squadra di artisti e architetti, lavorò alla realizzazione della residenza del duca, il Palazzo Ducale, che oggi ospita la Galleria Nazionale delle Marche e la sua ricca collezione di dipinti rinascimentali, tra cui la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca. A poca distanza, potrete rendere omaggio al figlio più celebre di Urbino visitando la Casa Natale di Raffaello dove il grande pittore nacque nel 1483.

Il percorso

Questo tragitto di 50 km (1 ora), che sale fino al Passo di Bocca Trabaria, è caratterizzato da un’infinità di tornanti che vi condurranno attraverso il paesaggio appenninico. Da Urbino prendete la SS73bis e passate per Montesoffio e Urbana prima di salire fino al passo.

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Passo di Bocca Trabaria

Il passo di Bocca Trabaria (1049 m) divide la Val Tiberina, sul versante di Urbino, dall’alta Valle del Metauro.

Il percorso

Calcolate circa una mezz’ora di viaggio per la discesa di 20 km da Bocca Trabaria a Sansepolcro. Per i primi 15 km la strada scende tortuosa lungo i pendii fino a San Giustino, da cui potrete raggiungere facilmente Sansepolcro proseguendo in direzione nord-ovest. È un posto spettacolare, che merita una breve sosta, con ampie vedute sugli Appennini e numerosi sentieri escursionistici che si irradiano dalle montagne circostanti.


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Sansepolcro

Sansepolcro, dove nacque Piero della Francesca e dove sono custoditi due dei suoi capolavori più famosi, è un vero gioiello nascosto. Il suo centro storico perfettamente conservato è ricco di palazzi e di chiese che ospitano importanti opere d’arte, tra cui la trecentesca Concatte­drale di San Giovanni Evan­gelista, con un’Ascensione del Perugino. Ma il suo vero pezzo forte è il Museo Civico, con una piccola ma pregiata collezione che include diverse opere di Piero della Francesca, tra cui la Resurrezione (1458-74), il Polittico della Misericordia (1445-62) e due frammenti di affreschi raffiguranti San Ludovico e San Giuliano, entrambi del 1460.

Il percorso

Da Sansepolcro, dirigetevi verso sud-est lungo la SS73 seguendo la segnaletica per Arezzo. Dopo un facile tragitto di circa 12 km attraverso il verde, girate a sinistra sulla SP42 e proseguite per altri 3 km fino a Monterchi. Vi ci vorranno circa 25 minuti.


Monterchi  ©Claudio Giovanni Colombo  /Shutterstock
Monterchi ©Claudio Giovanni Colombo /Shutterstock

Monterchi

Questo modesto paesino possiede uno dei capolavori più apprezzati di Piero della Francesca, l’affresco della Madonna del Parto (1460 circa), custodito nell’omonimo Mu­seo della Madonna del Parto. La Vergine, rappresentata in evidente stato di gravidanza e con una semplice veste azzurra, è raffigurata in piedi all’interno di un tendone; ai lati della Vergine vi sono due angeli che sollevano i lembi del tendone, a mo’ di cornice. Per le donne incinte l’ingresso al museo è gratuito.

Il percorso

Uscite da Monterchi lungo la SP221 fino ad arrivare alla SS73. Girate a sinistra e seguite questa strada a scorrimento veloce che per alcuni tratti è su quattro corsie e si snoda attraverso colline coperte da fitti boschi, fino ad Arezzo.


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Arezzo

Arezzo è la città piu grande della Toscana orientale e vanta un ricco patrimonio storico e culturale. Qui nacquero infatti Francesco Petrarca e lo storico dell’arte Giorgio Vasari, e tra il 1452 e il 1466 Piero della Francesca lavorò a uno dei suoi maggiori capolavori, le Storie della Vera Croce, un ciclo di affreschi custodito nella Cappella Bacci della Basilica di San Francesco. Dopo averli visti, prendetevi un po’ di tempo per ammirare la splendida facciata romanica della Chiesa di Santa Maria della Pieve; poi dirigetevi al Duomo (Cattedrale dei Santi Pietro e Donato) che conserva un altro affresco di Piero della Francesca: la Maria Maddalena (1460 circa).

Gli appassionati di cinema dovrebbero fare un salto anche a Piazza Grande, dove sono state girate alcune scene del film di Roberto Benigni La vita è bella e dove si svolge la più importante festa della città: la Giostra del Saracino, il terzo e quarto sabato di giugno e la prima domenica di settembre.

Il percorso

Il percorso più rapido per raggiungere Firenze è tramite la A1, ma vi godrete di più il paesaggio percorrendo la SR71 fino alla Valle del Casentino, proseguendo poi per Poppi, nota per il suo castello medievale. All’altezza di Poppi, prendete la SR70 che attraversa i fitti boschi del Passo della Consuma (1050 m) e poi scendete verso Pontassieve imboccando la SS67 per Firenze. Calcolate circa 2 ore e 45 minuti di viaggio.


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Firenze

L’ultima tappa di questo itinerario è Firenze, la città che sul finire del XIV secolo diede origine al Rinascimento.A fare da apripista in questo processo furono i Medici, che patrocinarono i più grandi artisti del tempo; la loro collezione adorna la Galleria degli Uffizi, dove potrete ammirare il celebre Doppio ritratto dei duchi di Urbino (1465-72) di Piero della Francesca, e opere di altri giganti del Rinascimento come Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Raffaello e Tiziano.

In città si possono ammirare anche le opere del Beato Angelico, esposte presso il meraviglioso Museo di San Marco e i sublimi affreschi del Masaccio, Masolino da Panicale e Filippino Lippi presso la Cappella Bran­ cacci all’interno della Basilica di Santa Maria del Carmine nel rione di Oltrarno. Il centro storico di Firenze si può facilmente girare a piedi.

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