Bolgheri, il Borgo dei Cipressi: scoprite i rossi pregiati, le cantine e i sapori locali
Quando si percorre la strada che porta a Bolgheri, è impossibile non rimanere incantati dal famoso viale alberato che Carducci ha reso immortale con questi versi “I cipressi che da Bolgheri alti e schietti / Van da San Guido in duplice filar…" Ancora oggi questi cipressi svettano verso il cielo accompagnano per mano l’arrivo di chi entra a Bolgheri, un borgo nel livornese dove la tradizione vinicola incontra paesaggi che sembrano essere appena usciti da una cartolina d’altri tempi.

Visitare Bolgheri e i suoi dintorni è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Dal profumo dei vigneti ai sapori dell’enogastronomia locale, dalla bellezza dei paesaggi alla possibilità di immergersi nella storia e nella natura, in un incontro perfetto tra modernità e tradizione.
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Parlavamo prima dei cipressi. Sono circa 2500 le piante che seguono come silenziosi osservatori il rettilineo lungo 5 chilometri che dal settecentesco Oratorio di San Guido conduce alla porta del paese. Ed è qui che appare subito uno dei gioielli del borgo: il castello duecentesco, di proprietà della famiglia Della Gherardesca. Ma, oltre alle suggestioni di matrice carducciana e alcuni monumenti tra cui la Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, c’è anche un altro motivo per visitare Bolgheri.
Il pregiato Sassicaia
Si tratta di uno dei più pregiati (e costosi) vini rossi italiani. È il Bolgheri-Sassicaia e viene prodotto da un’unica azienda, proprietaria di tutte le vigne all’interno dell’area DOC. È un vino rosso intenso, con sentori di frutti rossi, spezie e note balsamiche. Nato come esperimento negli anni Quaranta del secolo scorso con la coltivazione di uve Cabernet Sauvignon che comunemente qui non venivano usate, si è scoperto avere ottime caratteristiche di invecchiamento. E, nel 1994, ne è stata riconosciuta la denominazione di origine controllata. A onor del vero, il Sassicaia non è l’unico vino prodotto in questa zona a forte vocazione vitivinicola, però di sicuro è il più rinomato.

Se siete amanti dei sapori autentici, vi consigliamo di percorrere in bici o in macchina la Strada del Vino e dell’Olio Costa degli Etruschi. Si tratta di un percorso lungo 150 chilometri che va da Livorno a Piombino, con il mare da un lato e le colline dall’altro. Qui si trovano decine di cantine e olifici pronti ad aprire le loro porte e a farvi degustare prodotti d’eccellenza. Un altro luogo che vi consigliamo di visitare è il Museo Sensoriale e Multimediale del Vino a Castagneto Carducci, allestito dal famoso scenografo Dante Ferretti.
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Il Bolgheri Festival
Sempre in tema di vini troviamo il Bolgheri Festival, un evento musicale che celebra le eccellenze del territorio, in particolare il Sassicaia. Ogni anno, artisti italiani e internazionali si riuniscono nell’Arena Bolgheri a Marina di Castagneto Carducci per celebrare il creatore del Sassicaia: il Marchese Mario Incisa della Rocchetta. Un altro evento dedicato ai rossi del territorio è Bolgheri DiVino. Si tratta di un’occasione che si rinnova ogni anno, proprio alla vigilia della vendemmia, dedicata alla presentazione dei prodotti locali.

Natura e mare a due passi da Bolgheri
A pochi chilometri dal borgo si trova l’Oasi Faunistica Padule di Bolgheri, una riserva naturale privata, di proprietà della Tenuta San Guido, oggi affiliata al WWF. Si tratta di circa 500 ettari che comprendono zone umide, boschi allagati, dune costiere e spiagge. L’Oasi nasce nel 1959 per volontà del marchese Mario Incisa della Rocchetta, che trasforma una parte dell’azienda di famiglia in un Rifugio Faunistico. È possibile visitare l’oasi grazie a visite guidate, un’occasione imperdibile per ammirare il paesaggio e la biodiversità tipiche della media-alta maremma toscana: pinete, acquitrini e campi coltivati, aironi rossi, cicogne e caprioli.
A meno di dieci chilometri da Bolgheri c’è anche il mare. Le spiagge più vicine sono a Marina di Castagneto o a Marina di Bibbona. Si tratta di ampi arenili sabbiosi, cinti alle spalle dalla pineta. Una conformazione che, oltre a essere molto suggestiva, permette di trovare ristoro all’ombra nelle ore più calde.