Navigare l’Arno, il progetto di sviluppo del turismo sostenibile tra Pisa e la foce del fiume

È stato recentemente approvato dalla Regione Toscana il progetto per rendere navigabile il tratto finale del fiume Arno, che va dai lungarni di Pisa fino alla sua foce, nel Mar Ligure. Si tratta di circa diciotto chilometri di percorso fluviale che diventeranno una vera e propria “via d’acqua” che collegherà il centro storico con il mare. L’iniziativa fa parte del programma “Pisa 2050” e prevede interventi di riqualificazione, nuovi pontili galleggianti, approdi attrezzati e l’uso di imbarcazioni elettriche, per garantire un turismo lento e sostenibile.

La chiesa di Santa Maria della Spina, Pisa ©Cristian Storto / Shutterstock
La chiesa di Santa Maria della Spina, Pisa ©Cristian Storto / Shutterstock
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Il fiume Arno, il principale corso d’acqua della Toscana e l’ottavo fiume più lungo d’Italia, nasce dalle pendici meridionali del Monte Falterona, nell’Appennino tosco-romagnolo, tra il Casentino, il Mugello e le valli romagnole del Ronco e del Montone. Lungo 241 chilometri, l’Arno è stato protagonista di molte vicende storiche e con il suo scorrere incessante è un elemento che nei secoli ha forgiato l’identità delle città che attraversa.

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L’iniziativa avviata dalla città di Pisa per rendere l’ultimo tratto dell’Arno navigabile si inserisce in una strategia più ampia per valorizzare i paesaggi fluviali e promuovere turismo lento e sostenibile come alternativa a forme di turismo più classico, così da poter diversificare l’offerta turistica e mitigare l’overtourism, concentrato soprattutto attorno alla famosa Torre Pendente.

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La navigazione dell’Arno verrà resa possibile grazie a interventi di riqualificazione, alla creazione di approdi sicuri e all’installazione di pontili galleggianti. Il tutto con uno sguardo attento a non rovinare l’ecosistema e a preservane la biodiversità. A questo si aggiunge la volontà di utilizzare imbarcazioni elettriche - o comunque a basso impatto ambientale - per ridurre al minimo sia l’inquinamento acustico sia le emissioni.

Patrimonio storico e naturale lungo l’Arno

Nei dintorni di Pisa, ci sono diverse ville storiche che si specchiano nelle acque dell’Arno e che caratterizzano il paesaggio. Navigare lungo il fiume permetterà di ammirarle da una prospettiva diversa, scoprendo dettagli architettonici nascosti e anche qualche storia legata alle famiglie che le hanno abitate. Ma non solo. La foce dell’Arno è un’area di straordinaria bellezza naturale, casa di molti uccelli migratori e di diverse specie vegetali tipiche delle zone umide. Fino al 1606 il territorio dove oggi sorge Marina di Pisa era una palude insalubre. È stato Ferdinando I de’ Medici a riqualificare la zona, decidendo di spostare di qualche chilometro più a nord la foce dell’Arno. Oggi Marina di Pisa è un posto incantevole, caratterizzata da edifici bassi, una spettacolare pineta e quelle atmosfere d’annunziane che struggono di nostalgia. Inoltre, Marina di Pisa fa parte del Parco Regionale di San Rossore Migliarino Massaciuccoli, un’area protetta scampata all’antropizzazione in quanto riserva di caccia reale e tenuta presidenziale, che si estende per 4800 ettari lungo il litorale pisano.

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L’Arno è parte dell’identità di Pisa ©Kiev.Victor / Shutterstock
L’Arno è parte dell’identità di Pisa ©Kiev.Victor / Shutterstock

Un turismo lento e sostenibile come risposta all’overtourism

Rendere l’Arno nuovamente navigabile rientra nelle strategie di Pisa per promuovere un turismo più sostenibile. Un trend, quello di puntare su un turismo lento, in comune anche con altre zone d’Italia. L’obiettivo è distribuire i flussi, invitando i visitatori a riscoprire aree meno congestionate e a fermarsi più a lungo in città. Il turismo lento è la soluzione ideale perché favorisce un approccio più consapevole e permette di vivere in modo più intimo le aree visitate, portandosi a casa un ricordo molto più profondo del semplice mordi e fuggi.

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