Se ad attirare il vostro sguardo saranno inevitabilmente i riflessi delle acque del lago e la costa tortuosa che lo fiancheggia, sappiate che in 48 ore a Garda riuscirete a scoprire molto di più: vi basterà mettere uno zaino sulle spalle e le scarpe da trekking oppure montare in sella a una mountain-bike per innamorarvi di un territorio vario e affascinante, percorso da sentieri che, immersi tra gli ulivi e le vigne, vi porteranno a meravigliarvi davanti a scorci inaspettati e panorami incantevoli che spaziano da Sirmione a Desenzano del Garda per arrivare a lambire la vetta del Monte Baldo.

Giorno 1 – Alla scoperta del lago e dei segreti del borgo
Iniziate il vostro viaggio passeggiando tra le vie del centro storico: le casette colorate, le viuzze affollate, l’atmosfera frizzante vi accompagneranno fino alla zona del lungolago, dove le barche ormeggiate in porto e i ristoranti sono un invito esplicito a prendersi una pausa per ammirare la vista che si apre sulla baia. Se il tempo è bello, obbedite al richiamo dell’acqua e salite a bordo di una delle barche dei pescatori, che vi porteranno a esplorare il lago, vi racconteranno tutti i segreti della pesca che variano a seconda della stagione, vi faranno gustare il pesce appena pescato con un indimenticabile aperitivo in barca e, perché no, vi accompagneranno nei punti più belli, come ad esempio la Baia delle Sirene, dove fare un tuffo in acqua. Se ai motori preferite il vento, potete andare alla Lega Navale Italiana di Garda e iscrivervi a uno dei corsi di vela organizzati dal circolo. La baia di Garda presenta le condizioni ideali per iniziare a prendere confidenza con tutti i termini e le manovre e una volta che avrete preso le misure potrete doppiare la Punta San Vigilio e dirigervi verso la parte settentrionale del lago, dove i venti che si incanalano tra le montagne soffiano con maggior vigore.

Una volta rientrati in porto, dedicate la vostra attenzione al centro del paese che ha mantenuto la fisionomia dell’originale borgo di pescatori: ammirate la facciata in stile gotico veneziano del Palazzo dei Capitani, un tempo dimora del magistrato che per conto di Venezia governava la città, attraversate la Porta dell’Orologio, fate una visita al Museo Territoriale del Lago di Garda, per conoscere meglio gli strumenti usati nei secoli dai pescatori e per vedere la riproduzione del Pal del Vo’, il grande palo di legno galleggiante che ormeggiato in mezzo al lago segnala un punto dove le acque sono profonde appena tre metri e che definisce il confine tra Garda e Sirmione. Allungatevi poi fino ai piedi della Rocca per vedere la Parrocchia di Santa Maria, che custodisce un dipinto del Cinquecento e altri di Palma il Giovane e Francesco Paglia. Appena fuori dal centro, sulla strada verso San Vigilio, si trova l’ottocentesco Parco degli Albertini, dove la vera protagonista è la natura: in questo giardino all’inglese dall’animo romantico, infatti, la natura è lasciata libera di esprimersi nelle sue forme più spontanee e casuali. Nel punto più alto del parco si trovano la Torre Grande, che con le sue merlature svetta sulle piante e domina il paese, e un laghetto che crea riflessi suggestivi e cascatelle in armonia con l’ambiente circostante.
Per recuperare le forze e per assimilare tutta la bellezza accumulata durante una giornata così intensa, accomodatevi in uno dei tanti dehors, ordinate un aperitivo, guardate i rematori che solcano le acque vogando in piedi sulla bissa, tipica imbarcazione gardesana: e se non vi accontentate di fare da spettatori, potete rivolgervi alla scuola locale che vi farà provare al voga veneta svelandovi tutti i segreti di questa disciplina. Se invece preferite lasciare che a faticare siano altri, aspettate il tramonto per contemplare il sole mentre cala lentamente alle spalle di Punta San Vigilio, uno dei luoghi più iconici di tutto il lago che da qui sembra un coccodrillo con il muso a filo d’acqua.
Il modo migliore per celebrare una giornata così intensa e piena di meraviglie è sedersi a tavola e gustare i piatti preparati da grandi chef, che con grande sapienza e maestria riescono a deliziare i palati più raffinati con i sapori del lago e i prodotti del territorio.

Giorno 2 – Attività outdoor e panorami da urlo
Anche se sarà sempre il lago, con il suo fascino magnetico, ad attirarvi, fate un piccolo sforzo e voltategli le spalle, solo per qualche ora ovviamente: il vostro coraggio sarà premiato da panorami impareggiabili e da una natura sorprendente. A piedi o in mountain-bike, meglio se elettrica, percorrete i sentieri circondati dagli ulivi e dai filari delle vigne, che vi porteranno a scoprire la Valle dei Mulini e, dopo una salita abbordabile, la Rocca di Garda, da dove si apre un panorama a picco sul lago appagante per gli occhi e per lo spirito: con un solo sguardo, riuscirete ad abbracciare tutto il territorio di Garda e le acque del lago che da qui riflettono i raggi del sole in uno spettacolo di colori scintillanti. Per conoscere a fondo la vera anima di questo territorio e per farvi organizzare esperienze cucite su misura in base alla vostra preparazione e alle vostre esigenze, potete rivolgervi a uno dei tour operator dedicati al cicloturismo che vi accompagneranno sui pedali tra sport, divertimento ed enogastronomia. E a proposito di enogastronomia, una visita ai canevini, antichi frigoriferi naturali scavati nella roccia ai piedi della rocca, è d’obbligo: in queste cantine ricche di storia, oggi vengono organizzate degustazioni di prodotti locali che vi faranno immergere nella cultura e nei sapori di Garda.
Proseguite la vostra esplorazione raggiungendo il Golf Club. Se siete golfisti, approfittatene per giocare: il percorso vi metterà alla prova con buche tecniche e sfidanti, ma dovrete soprattutto usare la vostra esperienza per rimanere concentrati sullo swing senza lasciarvi distrarre troppo dalla vista spettacolare che si gode da alcuni tee di partenza. Se non siete golfisti, sedetevi a uno dei tavolini sulla terrazza della clubhouse del circolo e godetevi qualche istante di puro relax.
Verso sera ritornate verso il lago, indossate un costume e fatevi una nuotata rigenerante prima di dirigervi verso Punta San Vigilio, un luogo magico dove tra ulivi e cipressi sorgono edifici storici come la cinquecentesca Villa Guarienti, l’antica limonaia e la chiesetta romanica, posta proprio sull’orlo del lago, nel porticciolo protetto dalle mura.
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