48 ore a Cremona e provincia: un itinerario per scoprire l'essenza della pianura lombarda
Dove il Po segna il confine con l'Emilia-Romagna, si snoda un itinerario di 48 ore che svela l'essenza più autentica della pianura lombarda, tra atmosfere sospese nel tempo e un patrimonio culturale straordinario. Si parte da Cremona, capitale della liuteria, dove il Torrazzo veglia sulle botteghe artigiane, per raggiungere Crema, raffinata custode dell'arte organaria, con i gioielli architettonici di Piazza del Duomo. Si prosegue poi verso Soncino, borgo fortificato dal fascino medievale, e si arriva a Casalmaggiore, snodo storico di vie d'acqua e moderne ciclovie, animata da grandi eventi di richiamo internazionale.

Primo giorno: Cremona
La prima tappa dell’itinerario è una melodia di eccellenze: la musica, che risuona nelle scuole e nelle botteghe dei liutai; l’arte e la storia, custodite in palazzi e musei principali; la natura, da vivere in barca o lungo le piste ciclabili. Cremona è anche una terra generosa di sapori autentici e tradizioni vive, dove la socialità ha un respiro internazionale e pulsa nelle piazze storiche.
I tesori di Piazza del Comune
Il viaggio inizia nel cuore civico e spirituale della città, Piazza del Comune, uno degli esempi meglio conservati di architettura medievale italiana. Ne è protagonista il capolavoro romanico-gotico della Cattedrale di Santa Maria Assunta: consacrata nel 1190, ha una facciata in marmo bianco e rosa con statue di santi e della Vergine, mentre all’interno gli affreschi cinquecenteschi di Bembo, Melone, Romanino, Pordenone, Bernardino Gatti e Antonio Campi trasformano le pareti in una ‘Bibbia dipinta’ di rara intensità.
Non si può ignorare il Torrazzo che svetta accanto: 112 metri di eleganza coronati da un orologio astronomico cinquecentesco. Se affrontate i 502 gradini che conducono al ‘Museo Verticale’, la fatica sarà ripagata da una vista mozzafiato sulla città e la pianura.
Facendo pochi passi, si raggiunge il Battistero del 1167, con l’armoniosa fusione di cotto lombardo e marmo, la monumentale cisterna ottagonale cinquecentesca e un’acustica prodigiosa che armonizza ogni sussurro. A chiudere il perimetro della piazza, il Palazzo Comunale, dal 1206 cuore amministrativo della città: entrate gratuitamente per ammirare sale monumentali che narrano secoli di storia politica e sociale.
I musei
Se si pensa alle dimensioni di Cremona, l’offerta museale è davvero sorprendente. Non perdetevi il Museo Diocesano, nel raffinato Palazzo Vescovile, dove otto secoli di arte sacra si dispiegano con dipinti, sculture, oreficerie e preziosi codici miniati. Raggiungete poi il Museo Civico Ala Ponzone, a pochi minuti dalla piazza: qui vi attendono capolavori assoluti come il San Francesco in meditazione attribuito a Caravaggio, il visionario Ortolano di Arcimboldo, le vibranti tele dei fratelli Campi e l’armadio intarsiato del Platina, oltre alle Stanze per la Musica e la loro preziosa collezione di strumenti a corda dal XVII secolo. A Sigismondo Ala Ponzone, collezionista d’arte ma soprattutto appassionato botanico, si deve anche il primo nucleo di quello che oggi è il notevole Museo di Scienze Naturali, con la collezione storica, le sezioni su mineralogia, paleontologia, zoologia e un interessante approfondimento sul tema della biodiversità.
Concludete il percorso nel suggestivo Museo Archeologico, allestito nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo: tra un frammento di mosaico, una statua romana e altri reperti venuti alla luce in varie parti della città, passeggerete nella storia toccando con mano la Cremona di duemila anni fa.

La città della musica
Per conoscere davvero Cremona, capitale mondiale del violino dal Cinquecento, bisogna immergersi nella sua anima musicale. Innanzitutto programmando una visita alla bottega di un liutaio (da prenotare presso l’Infopoint o tramite il Consorzio Liutai Antonio Stradivari) e alla Scuola Internazionale di Liuteria, fondata nel 1938 e anch’essa visitabile su prenotazione, un laboratorio vivo dove giovani artigiani provenienti da ogni continente apprendono i segreti di acero e abete, l’alchimia delle vernici, la pazienza infinita del levigare.
Tappa imprescindibile è poi il Museo del Violino, dove sono custoditi strumenti leggendari che nell’Auditorium Giovanni Arvedi – gioiello di acustica e architettura – rivelano ancora oggi la loro voce intatta. Se capitate al momento giusto, vivrete l’emozione di un concerto dal vivo.
Proseguite verso Casa Stradivari, dimora e bottega del maestro dal 1667: un piccolo grande gioiello che oggi è fucina creativa internazionale, con masterclass e residenze artistiche.

Per concludere in bellezza, programmate una serata al Teatro Ponchielli, ricostruito nel 1806: la sua sala a ferro di cavallo, i quattro ordini di palchi dorati e l’acustica perfetta vi regaleranno un’esperienza indimenticabile.
Shopping, natura e arte contemporanea
Dopo un’intensa immersione nella storia e nella cultura della città, concedetevi una pausa nelle botteghe storiche, per portarvi a casa un barattolo di mostarda cremonese, con frutta intera immersa in uno sciroppo piccante, e un pezzo di torrone, nato, secondo la leggenda, per le nozze Visconti-Sforza del 1441, e celebrato ogni anno a novembre con la Festa del Torrone.
Prima di partire, regalatevi un momento nella natura al Parco al Po, per una passeggiata al tramonto, una pedalata o un giro in motonave: scoprirete Cremona da prospettive inedite, con il profilo urbano sullo sfondo e il fiume che racconta storie di nebbie e antichi commerci.
Se poi viaggiate tra maggio e giugno, Cremona Contemporanea - Art Week è l’occasione da non perdere per ammirare la città trasformata in galleria diffusa, tra palazzi storici, cortili e spazi urbani.

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Secondo giorno: Crema, Soncino, Casalmaggiore
Crema
Il secondo giorno ci si sposta in provincia, raggiungendo innanzitutto Crema, che accoglie con il suo profilo gentile ma dalla personalità decisa. Iniziate dal nucleo più antico, Piazza del Duomo, con la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in stile gotico longobardo, il palazzo del Comune, con l’arco del Torrazzo, il Palazzo Pretorio e il Palazzo Vescovile. Date un’occhiata alla Chiesa della Trinità, esempio di barocchetto lombardo, e al rinascimentale Santuario di Santa Maria della Croce, prima di passare al Museo Civico, ospitato nell’ex convento di Sant’Agostino. Oltre alle sezioni su archeologia, pittura sacra e storia locale, da scoprire è quella dedicata all’arte organaria, che racconta una tradizione ancora viva nel territorio cremasco, portata avanti da aziende storiche come Inzoli, fondata nel 1867.
Il legame profondo tra Crema e la musica si rinnova ogni anno con l’International Bottesini Competition, concorso di livello mondiale intitolato al virtuoso del contrabbasso Giovanni Bottesini, nato qui nel 1821. L’evento richiama giovani talenti e grandi nomi della scena musicale internazionale, e per una settimana Crema si fa laboratorio sonoro di altissimo livello.

Soncino
È poi la volta dell’incantevole borgo di Soncino. Fate un giro a piedi per il centro storico, entrate nella Pieve di Santa Maria Assunta, visitate l’interessante Museo della Stampa, ma, soprattutto, viaggiate nel tempo alla Rocca Sforzesca, risalente al 1473, quando il paese passò sotto il controllo del Ducato di Milano: a pianta quadrata, con alte mura e quattro torri angolari da cui dominare l’intera pianura circostante, ha un duplice ponte levatoio e un profondo fossato, un ampio cortile interno e numerose sale con allestimenti museali. Dirigetevi infine alla Chiesa di Santa Maria delle Grazie, costruita dai carmelitani a partire dal 1501 e consacrata nel 1528 alla presenza di Francesco II Sforza, che ne finanziò lo straordinario ciclo di affreschi, a cui lavorarono Francesco Scanzi, Giulio Campi e Francesco e Bernardino Carminati, uno degli apparati decorativi più ricchi del Cinquecento lombardo.

Casalmaggiore
Una pianura sconfinata è quella che porta a sud-est verso l’ultima tappa dell’itinerario, Casalmaggiore. Un tempo snodo vitale delle vie d’acqua tra Lombardia ed Emilia, oggi è il punto d’incontro tra ciclovie fluviali, antiche strade commerciali e un territorio punteggiato di ville signorili, castelli nascosti e borghi agricoli dal fascino intatto.
La centrale Piazza Garibaldi, dominata dal Palazzo Comunale in stile neogotico, è il cuore della vita cittadina; nel Museo del Bijou sono invece custoditi oltre 20.000 spille, bracciali, anelli e collane di bigiotteria, realizzati in gran parte proprio qui dalla fine dell’Ottocento al 1970. Tra i luoghi d’interesse ci sono poi il duomo neoclassico dedicato a Santo Stefano e il vicino palazzo abbaziale con i suoi pregevoli ambienti settecenteschi, oltre che il Museo Diotti, dedicato al pittore ottocentesco nativo di Casalmaggiore. Nel quattrocentesco santuario della Madonna della Fontana riposa invece il celebre pittore Parmigianino.
Ogni estate, inoltre, al Casalmaggiore International Festival per tre settimane giovani musicisti da tutto il mondo vivono, studiano e si esibiscono fianco a fianco con maestri illustri e star internazionali, dando vita a un format unico che coniuga training intensivo e performance quotidiane tenute in chiese barocche, teatri storici e cortili rinascimentali.
Chi ama i motori non deve poi perdersi l’adrenalinico Cremona Circuit, nato come autodromo dedicato principalmente alle due ruote, che oggi ospita gare nazionali e internazionali, test, track day e corsi di guida sportiva.
Ogni tappa di questo ricco itinerario racconta una parte diversa dell’identità lombarda, tra suoni antichi, mura medievali, arte rinascimentale, sapori genuini e una natura silenziosa ma eloquente. 48 ore non sono un lungo tempo, ma un tempo capace di lasciare tracce profonde.