Lungo la Ruta del Pisco: tesori naturali ed enogastronomici del Perú
Preparatevi a un grande itinerario che da Lima, capitale del Perú, vi condurrà fino al confine del Cile, mettendovi a contatto con il volto più autentico di questo meraviglioso Paese, con le sue culture ancestrali e con una tradizione vitivinicola di prim’ordine. Parliamo della Ruta del Pisco, il cui percorso si sviluppa per oltre 1200 km da Lima a Tacna seguendo la costa peruviana e vi porta a tu per tu con bar raffinati, antiche botteghe coloniali e artigianato locale, mettendovi a parte della secolare sapienza che conduce alla preparazione della bevanda nazionale peruviana. Seguiteci, in questo articolo vi raccontiamo le tappe principali di questo allegro e inebriante viaggio.
La Ruta del Pisco si snoda lungo la mitica Panamericana ed è un invito a visitare la costa meridionale del Perù. Incontrerete Lima, Ica, Arequipa, Moquegua e Tacna, le uniche regioni riconosciute dalle autorità peruviane per la produzione del pisco, ognuna dotata di un fascino particolare. La Ruta è un viaggio tra diverse epoche, che vi ripoterà all’arrivo dei primi vitigni dalla Spagna, nel tempo ormai lontano Vicereame del Perù, e che vi conquisterà in modo duraturo nel presente, mentre con un bicchiere di pisco osserverete il tramonto sui vigneti e sull’Oceano.
Proprio a Lima vivrete la prima memorabile esperienza entrando al Bar Inglés del Country Club Hotel, dove sopravvivono antiche e fastose atmosfere retrò. Da qui sono passate vecchie glorie del cinema e dive come Ava Gardner: fermatevi anche voi per assaporare i cocktail nazionali e internazionali e una selezione di drink a base di pisco, come il celebre pisco sour.
La tappa successiva è Lunahuaná, a sud di Lima, un piccolo centro dove la vita e il tempo sono scanditi dalla produzione vinicola e dalle attività fluviali, entrambe dipendenti dal tumultuoso Rio Cañete, le cui rapide di IV grado offrono emozioni ai rafter più coraggiosi e costituiscono una preziosa fonte d’acqua per l’irrigazione dei vigneti nei dintorni. Dopo un’avventurosa escursione, fermatevi per una tradizionale degustazione in cantina.
Proseguendo lungo la Panamericana, nella Regione di Ica sarete contesi tra le sabbie del deserto e l’acqua blu del Pacifico. A Pisco fermatevi alla splendida bodega che reinterpreta lo stile dell’architettura desertica della regione: si chiama Pisco 1615 e prende il nome dall’anno in cui si registrò per la prima volta la presenza di vigneti nei dintorni. Qui la tradizione si mescola con le più moderne tecnologie, ottenendo come risultato gli standard di distillazione più elevati del pisco peruviano.
La Panamericana vi invita ancora verso sud, per raggiungere Ica, altra tappa fondamentale della Ruta. Qui tra le molte cose da fare (come avvistare i leoni marini), visitate almeno la Hacienda La Caravedo: risale al 1684 ed è la più antica distilleria funzionante in America.
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Il mastro distillatore Johny Schuler, acclamato da molti come il Re del pisco, custodisce gelosamente la ricetta di lavorazione del ‘pisco gesuita’ che produce seguendo il procedimento originale.
Venire qui a marzo, durante il Festival Internazionale della Vendemmia, vi farà capire come la storia del pisco sia strettamente intrecciata a quella delle popolazioni locali.
L’ultima parte del viaggio è talmente ricca da valere in sé l’avventura. D’obbligo è una visita all’oasi di Huacachina: questa cittadina, dichiarata patrimonio culturale del Paese, è celebre anche per il sandboarding. Il viaggio continua verso Arequipa, “la città bianca”. Qui nei dintorni visitate durante il giorno il Cañón del Colca, il Convento di Santa Teresa e il Monastero di Santa Catalina; la sera concedetevi un aperitivo nella splendida cornice del ristorante Alma, dell’hotel Casa Andina Premium.
Prima di concludersi, la Ruta del Pisco vi riserverà altri momenti memorabili. La regione di Moquegua, con i suoi villaggi sospesi nel tempo e soprattutto le sue aziende produttrici di vino e pisco, tra le quali spicca la Bodega Biondi, attiva da oltre 40 anni.
Come vi abbiamo anticipato, la Ruta termina nella regione di Tacna, verso il confine cileno. A partire dal 1930, quando Tacna è stata riannessa al Perù dopo l’occupazione cilena, l’industria “pisquera” ha conosciuto un enorme slancio. Troverete numerosi locali dove acquistare il pisco, tra cui quello di Don César, produttore di uva nera Criolla e famoso per il “Rancho San Antonio”, uno trai migliori ristoranti della regione. Qui fu inventato il Tacna Sour, cocktail molto elaborato a base di pisco, limone e albicocche.
Per approfondimenti, visitate il sito https://www.peru.travel/it.