Il meglio della cucina dell'Alentejo
Situata tra l’Algarve e Lisbona, questa regione rustica del Portogallo è apprezzata dai portoghesi per il buon cibo e il buon vino, ma spesso trascurata dai turisti. Ci siamo invece soffermati su un itinerario che coglie il meglio della cucina locale. Seguiteci tra i migliori borghi, pasticcerie e ristoranti dove mangiare in Alentejo.

Per i portoghesi l’Alentejo è sinonimo della buona cucina del Portogallo. Oggi, finalmente, questa vasta regione sta acquisendo fama tra i buongustai di tutto il mondo, non solo quelli del posto. La vivida bellezza dei paesaggi, tra i più spettacolari d’Europa (querce da sughero dalla corteccia rossa, uliveti, campi di girasoli, boschi ammantati di pini e spiagge sabbiose semideserte) e i sapori rimangono impressi nella memoria del visitatore anche a distanza di tempo. Estesa all’incirca quanto il Belgio, l’Alentejo è la regione meno popolosa del Portogallo e nel corso della storia ha assorbito l’influenza di greci, arabi e romani. Oggi i suoi piatti sono una fusione di sapori tradizionali, in cui abbondano carne rossa, salsicce, porco preto (maiale nero), pane, formaggi cremosi, pesce, molluschi, e in genere piatti semplici e genuini, insaporiti con molto aglio e con erbe aromatiche come prezzemolo e coriandolo.
Anche il cattolicesimo ha contribuito a forgiare la cucina regionale: molti dolci della storica capitale Évora sono stati inventati dalle suore clarisse e hanno nomi come la ‘pancia di suora’ e il ‘bacio del Paradiso’. Non sono pochi, nella regione, i dessert che vengono preparati con ricette antiche di secoli.
L’entusiasmo coinvolgerà anche gli enofili. Infatti l’Alentejo è in stretta competizione con il suo famoso vicino settentrionale, il Douro. Aspettatevi vini di qualità comparabile, con bianchi ben bilanciati e rossi ricchi e corposi. L’Alentejo, che registra precipitazioni tre volte più abbondanti che nel resto del paese, è il luogo perfetto per la produzione vinicola. Le sue uve hanno richiamato l’interesse di una nuova generazione di produttori che applicano innovative tecnologie e si guadagnano il plauso internazionale per l’acidulo vinho verde, l’uva biologica e le tecniche di coltivazione sostenibili. Con la sua lunga storia, i paesaggi suggestivi e le specialità enogastronomiche, l’Alentejo merita una visita, almeno quanto le città di Lisbona e Porto.
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Dove mangiare in Alentejo
Craveiral Farmtable
Craveiral comprende 22 acri di terreni di coltivazioni biologiche ed è il frutto dell’ingegno di un avvocato di Lisbona che ha lasciato la città nel 2010 per trasformare un’area dell’Alentejo in un elegante rifugio rurale. Il nucleo dell’operazione è il ristorante con tavoli all’aperto dove gli ingredienti arrivano direttamente dai campi. Il menu, innovativo e stagionale, strizza l’occhio all’ambiente, e il 70% degli ingredienti proviene dall’orto e dal frutteto della fattoria, mentre il rimanente 30%, dai produttori della regione di Odemira. Il cibo è fresco, sostanzioso e genuino, e mescola con maestria aromi vecchi e nuovi. Piatto di punta è il porco preto (una razza di maiale nero della penisola iberica) servito con un bicchiere di rosso e cotto alla griglia accanto al tavolo. I clienti possono alloggiare in una delle 38 lussuose ville dell’azienda, tutte dotate di vasche da bagno rivestite in sughero. Gli ospiti, se gradiscono, sono invitati a cogliere frutta e verdura, e le ottime colazioni includono uova provenienti dai polli della fattoria, frutta freschissima, pomodori e miele.
Tasca do Celso
Se volete gustare un’eccellente cucina tipica dell’Alentejo provate questo ristorante a gestione familiare dall’anima rustica, che dista appena 10 minuti dalla spiaggia di Milfontes. L’ambiente è rilassato e alla mano, con utensili e attrezzi appesi alle pareti, una cucina aperta e ariosa e un negozio che vende pâté e vini. Il ristorante si trova nel punto in cui il fiume Mira scivola nell’Atlantico, perciò la specialità sono i piatti di pesce. Provate i gamberi saltati all’aglio, le vongole al coriandolo e rana pescatrice o spigola alla griglia. Se preferite ci sono anche opzioni di carne, come il vitello con pomodori arrosto o l’insalata di maiale nero. Lo staff è attento e competente e la lista dei vini supera le 30 pagine. In estate prenotate per tempo, oppure veniteci a pranzo.

Tapada de Coelheiros
A 30 minuti da Évora, questa tenuta familiare produce vini dal 1991. Verde e rigogliosa d’estate e carica di grappoli nelle settimane della vendemmia, Coelheiros è specializzata in vini biologici rossi e bianchi. Per lo più esporta i suoi prodotti in Francia e Brasile, ma la sua popolarità è in crescita anche altrove. Partecipate a una visita guidata dei vigneti che dura dalle due alle tre ore e include una passeggiata tra gli alberi di sughero e gli ulivi. Potreste addirittura incrociare un cervo! Avrete l’opportunità di assaggiare l’uva e imparare le basi della vendemmia e dell’invecchiamento dei vini. Ovviamente la degustazione fa parte del tour: provate i bianchi leggeri e agrumati, prodotti per lo più con il vitigno locale Arinto, e i ricchi, legnosi e premiati rossi che mescolano bacche di Cabernet Sauvignon e varietà locali tra cui Touriga Nacional e Alicante Bouschet.
Dom Joaquim
Per concludere il vostro tour gastronomico dell’Alentejo immergetevi nei vicoletti medievali del bel capoluogo regionale, Évora. Dopo una passeggiata all’interno delle mura trecentesche della città il ristorante Dom Joaquim è il rifugio perfetto: a gestione familiare, questo stellato Michelin offre pietanze portoghesi eseguite alla perfezione. In questo locale assaggerete classici piatti come polpo scottato, spigola alla griglia, e polpette di baccalà, ma sono le proposte di carne e selvaggina (tagli di animali che sono stati allevati localmente o cacciati nei boschi di sugheri) che catturano davvero l’attenzione gastronomica. Provate la pernice marinata in salsa di ciliegia (si scioglie in bocca!) e la cotica di maiale, perfetta insieme agli stufati di fagioli neri o riso. Non mancano i vini, anzi le bottiglie fanno capolino dalle pareti. I membri dello staff vi sapranno indicare la bottiglia ideale da abbinare a ogni portata

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Pastelaria Conventual Pão de Rala
Numerosi dolci di Évora sono stati ideati dalle monache clarisse, e questa famosa panetteria è considerata uno dei luoghi migliori dove assaggiare le storiche ricette. Decorata con le tradizionali piastrelle azzurre portoghesi, il negozio affonda le sue radici nella storia locale. Assaggiate i queijinho do céu (letteralmente ‘formaggini del Paradiso’, con uova e mandorle), o il pão de rala (una torta bassa all’aroma di limone preparata con farina di mandorle) o la ‘pancia di suora’, composta da ingredienti semplici quali zucchero, uova, burro e pane.
E alla Pastelaria Conventual non può mancare persino un dolce ispirato alla pancetta, e la cosa non dovrebbe sorprendere, considerando la passione locale per tutti i tagli di suino. Il nome di questa ricetta è pastel de toucinho, una sorta di crostatina ripiena di marmellata con un retrogusto salato, il cui nome significa proprio ‘pasticcino di pancetta’ anche se nella versione attuale non c’è più carne nel ripieno. Accomodatevi a uno dei tavolini all’interno del locale, quindi ordinate un cafe pingado (espresso macchiato con un goccio di latte) e osservate la vita della città di Évora passarvi davanti proprio mentre vi godete le autentiche delizie del posto.