Devastata nel 2007 da un terremoto che ne ha distrutto le infrastrutture ma non lo spirito, Pisco è una città che si è rimessa in piedi, reinventandosi quasi ogni giorno con una capacità di recupero da fenice immortale. Nonostante i danni sostanziali, la città rimane aperta alle attività commerciali, promuovendo se stessa e l’attigua località balneare di El Chaco (Paracas) come base per visitare la Reserva Nacional de Paracas e le Islas Ballestas, anche se El Chaco batte l’agglomerato principale in termini di posizione e scelta di strutture.
Pisco condivide il nome con la bevanda nazionale, un’acquavite che viene prodotta in tutta la regione. L’area è inoltre di interesse storico e archeologico, dal momento che qui ha vissuto una delle civiltà preincaiche più sviluppate, qualla dei paracas, dal 700 a.C. fino al 400 d.C. Successivamente la zona vide nascere i primi fermenti dei moti rivoluzionari del Perú, all’inizio del XIX secolo.
Sebbene la zona di Pisco-Paracas sia estesa, è facile spostarsi al suo interno. I mezzi pubblici che collegano Pisco e il porto di Paracas, 15 km più a sud lungo la costa, partono nei pressi della zona del mercato di Pisco o dalla piazza principale vicino alla spiaggia di El Chaco, a Paracas.
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