13 imperdibili meraviglie del Perú

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Rinomato per la gastronomia, venerato per il retaggio culturale e ammirato per la biodiversità, il Perú presenta una lista infinita di motivi che spingono i visitatori a tornare ancora e ancora – come sarebbe possibile altrimenti vedere, assaporare, fare tutto? Con scenari che spaziano dai picchi montuosi alla giungla selvaggia e incontaminata fino alle coste scintillanti dell'Oceano Pacifico, il paese sudamericano permette di vivere esperienze di tutti i generi. Aggiungete la possibilità di vagare tra rovine inca sulle montagne e i resti di civiltà preispaniche sepolti sotto le sabbie del deserto: da dove cominciare? Magari da questi 13 luoghi straordinari.


Machu Picchu © Shutterstock
Machu Picchu © Shutterstock
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1. Machu Picchu

Il massimo per il trekking

 

Incluso tra le Sette Meraviglie del mondo moderno e principale attrazione turistica del Perú, Machu Picchu, mistico e suggestivo sito archeologico del XV secolo, non tradisce certo le aspettative. Situato a 2430 metri di quota, costruito con tecniche straordinariamente avanzate per l’epoca, Machu Picchu comprende templi, alloggi privati e piattaforme cerimoniali che emanano tuttora un’intensa energia spirituale.

Machu Picchu, nome che significa “Montagna vecchia” nella lingua indigena quechua delle Ande, può essere raggiunta con un viaggio in treno di due ore dalla città di Ollantaytambo, nella Valle Sacra degli inca. I più intrepidi potranno invece affrontare il classico Cammino inca, un trekking di quattro o cinque giorni che si snoda lungo 42 chilometri.

Suggerimento da gente del posto: il meteo a Machu Picchu sembra oscillare tra due estremi: pioggia battente o sole bruciante. Mettete dunque nello zaino indumenti impermeabili e crema solare.

Caral è uno dei più antichi insediamenti urbani del Perú. © Getty Images
Caral è uno dei più antichi insediamenti urbani del Perú. © Getty Images

2. Caral

Il massimo per gli esploratori del deserto

È davvero bizzarro che così poche persone arrivino nella città antica di Caral, costruita circa 5000 anni fa e sorprendentemente ben conservata. Situata nel deserto della Valle del Supe, a tre ore e mezza di auto dalla capitale Lima, questo sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO precede la scoperta della ceramica e la civiltà inca.

Caral è la chiave per comprendere le origini della cultura andina, in particolare la fase in cui varie tribù separate diedero vita a una comunità urbana. Con una guida, i visitatori possono passeggiare attraverso quello che un tempo era un insediamento della cultura del Chico Norte, composto da anfiteatri in mattoni di fango, sale cerimoniali, piazze circolari e i resti di sei piramidi: tracce di pianificazione urbana e pratiche agricole che influenzeranno profondamente le culture successive del Perú.

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3. Kuélap

Il massimo per gli appassionati di archeologia

Nella regione di Amazonas, nel Perú settentrionale, un insediamento fortificato noto come Kuélap si erge tra le nuvole fin dal VII secolo. Costruita a 3000 metri di quota dal popolo dei Chachapoyas (chiamati “guerrieri delle nubi”), la fortezza è spesso chiamata “la Machu Picchu del Nord”, nonostante sia precedente alla cittadella inca di almeno 500 anni. Centinaia di strutture circolari in pietra punteggiano il sito, uno dei più grandi delle Americhe nel proprio genere.

Suggerimento per la pianificazione: è facile raggiungere Kuélap con una gita di un giorno da Chachapoyas: le funivie portano i visitatori fino al sito.

Trovate il tempo per visitare alcuni dei magnifici siti archeologici della Valle Sacra. © Getty Images
Trovate il tempo per visitare alcuni dei magnifici siti archeologici della Valle Sacra. © Getty Images

4. La Valle Sacra

Il massimo per l’artigianato


Cuore dell’impero inca, la Valle Sacra (in spagnolo Valle Sagrado) è la porta d’accesso a Machu Picchu. Spesso, ed è un vero peccato, i viaggiatori più frettolosi trascurano i villaggi che ospitano siti archeologici meno noti, produzioni artigianali di prim’ordine e culture vive degli altopiani peruviani.

A un’ora di auto da Cuzco, la città di Pisac, di impronta bohémien, vanta una cittadella Inca in cima alla collina e uno dei migliori mercati artigianali della regione. Più a nord-ovest si trova Urubamba, punto di riferimento per il turismo d’avventura: potrete fare trekking e praticare arrampicata su roccia e downhill bike. Il vicino villaggio di Ollantaytambo custodisce una fortezza inca.

Suggerimento da gente del posto: negli ultimi anni Pisac ha richiamato numerosi stranieri vicini alla New Age alla ricerca di una Shangri-la andina. L’industria del turismo locale si è adeguata con una serie di proposte che vanno dai ritiri di yoga all’assunzione guidata e controllata di allucinogeni.


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Huaraz è la porta d’accesso ad alcune delle più straordinarie meraviglie naturali del Perú. © Mikadun/Shutterstock
Huaraz è la porta d’accesso ad alcune delle più straordinarie meraviglie naturali del Perú. © Mikadun/Shutterstock

5. Huaraz

Il massimo per l’alpinismo


Definita dalla Cordillera Blanca, una delle catene montuose più spettacolari del mondo, Huaraz è la capitale peruviana dell’alpinismo. La città, in sé piuttosto tranquilla, ma costituisce il punto di partenza per numerose escursioni.

Le valli verdeggianti lasciano il posto alle vette innevate della Cordillera, punteggiate da laghi color giada e sorgenti cristalline. Gli escursionisti esperti si spingono ad altissime quote fino alla vetta del Huascarán (6768 metri), un’impresa che richiede tre settimane. A livelli meno impegnativi, le escursioni di un giorno verso siti come la Laguna Churup sono perfette per i principianti e i viaggiatori con poco tempo a disposizione.

Arequipa, la “Città bianca". © Flavio Huamani/Shutterstock
Arequipa, la “Città bianca". © Flavio Huamani/Shutterstock
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6. Arequipa

Il massimo per l’architettura coloniale


Conosciuta come la "Città bianca" per la sua architettura coloniale senza pari, realizzata in pietra vulcanica (sillar), Arequipa è una delle città più affascinanti del paese. Oltre ai candidi edifici della piazza principale, vi si trovano molte testimonianze emozionanti del passato, come il Monastero di Santa Catalina, costruito nel 1579 e caratterizzato da intense sfumature di blu e rosso, e le vivaci picanterías (tradizionali ristoranti aperti all’ora di pranzo).

Ai margini di questa città incorniciata dai vulcani si trova la Ruta del Sillar (Percorso della pietra vulcanica), che mostra l’estrazione, la lavorazione del materiale e la quotidianità dei lavoratori. Dall’orlo del Cañón del Colca, uno dei canyon più profondi al mondo e una delle migliori mete per il trekking in Perú, si può ammirare il volo maestoso del gigantesco condor delle Ande.

Una barca tradizionale sul Lago Titicaca. © Getty Images
Una barca tradizionale sul Lago Titicaca. © Getty Images

7 Lago Titicaca

Il massimo per un’uscita sull’acqua


Diviso tra Bolivia e Perú, il Lago Titicaca era considerato sacro dagli inca: la mitologia andina lo indica spesso come il luogo d’origine del primo imperatore, Manco Cápac, e di sua moglie Mama Ocllo.

Autentica meraviglia naturale, il Lago Titicaca si trova a 3812 metri sul livello del mare ed è il bacino d’acqua navigabile più alto al mondo. Navigando verso le isole galleggianti di canne che punteggiano il lago si possono incontrare gli uros, un popolo che conduce una vita affascinante, dedita alla preservazione dell’artigianato e della pesca tradizionali. Il turismo è fondamentale per questa comunità: alcune famiglie ospitano i viaggiatori presso le proprie abitazioni.

Suggerimento da gente del posto: portate con voi indumenti caldi se prevedete di restare all’aperto sul ponte delle barche. Tre tipi di imbarcazioni solcano queste acque: le veloz (motoscafi ad alta velocità), le lancha rápida (motoscafi) e le embarcaciones artesanales (barche tradizionali), che impiegano il doppio del tempo rispetto ai motoscafi.

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Choquequirao, la "piccola Machu Picchu", si raggiunge con un impegnativo trekking di più giorni. © Christian Declercq/Shutterstock
Choquequirao, la "piccola Machu Picchu", si raggiunge con un impegnativo trekking di più giorni. © Christian Declercq/Shutterstock

8. Choquequirao

Il massimo per gli escursionisti intrepidi


Riuscite a immaginare di avere Machu Picchu tutto per voi? Ricca di storia, raggiungibile con escursioni impegnative e generosa di panorami incantevoli, Choquequirao è spesso descritta come una "piccola Machu Picchu", ma le dimensioni non c’entrano: con una superficie almeno doppia rispetto alla celeberrima cittadella inca e una struttura simile, Choquequirao è "piccola" solo per il numero di visitatori che richiama.

Un tragitto di almeno quattro giorni, scandito da ripide salite, scoraggia molti potenziali viaggiatori, lasciando spazio solo agli escursionisti più intrepidi e allenati. A un’altitudine di 3.050 metri, gran parte di Choquequirao è ancora nascosta dalla fitta vegetazione della giungla. Arrivare a questo gioiello d’alta quota è come scoprire un tesoro nascosto o, come il suo nome quechua suggerisce, una "culla d’oro".

9. Oxapampa

Il massimo… che non ti aspetti


Questa cittadina nella giungla, fondata da coloni austriaci e tedeschi nel XIX secolo, è semplicemente unica, con un’architettura davvero insolita e una cucina locale interessante. Oltre la piazza principale e le costruzioni in stile tirolese si estendono verdi montagne, magnifiche da esplorare a piedi o in bicicletta.

Non molto lontano si trova il Parco Nazionale Yanachaga-Chemillén. Negli ultimi dieci anni una nuova ondata di residenti, in gran parte provenienti da Lima, ha stimolato nuove iniziative di turismo sostenibile e rilanciato il festival Selvámonos, un evento annuale di musica e cultura.

Suggerimento per la pianificazione: a 80 km di distanza, percorribili in autobus, si trova Pozuzo, più piccola ma più antica, che ospita una propria versione dell’Oktoberfest, chiamata Pozuzofest.

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Puerto Maldonado è la base per partire alla scoperta della giungla peruviana. © marktucan/Shutterstock
Puerto Maldonado è la base per partire alla scoperta della giungla peruviana. © marktucan/Shutterstock

10. Puerto Maldonado

Il massimo per la fauna selvatica


Centro principale della Foresta Amazzonica meridionale, Puerto Maldonado offre un facile accesso a estensioni di giungla popolate di fauna selvatica. Da qui è possibile esplorare la Riserva Nazionale di Tambopata, una delle poche aree incontaminate rimaste nella foresta pluviale. Estesa su 2745 km², punteggiata di laghi e solcata da fiumi, è una delle aree più ricche di biodiversità al mondo: ospita migliaia di specie di farfalle e centinaia di varietà di uccelli, mammiferi e piante.

Situata nella regione di Madre de Dios, Puerto Maldonado dista un’ora e mezza di volo da Lima. Molto apprezzata dai viaggiatori di tutte le età, la città è decisamente più tranquilla rispetto alla vivace Iquitos, più a nord, e risulta pertanto una meta ideale per famiglie e soggiorni prolungati.

A capofitto giù per le dune del deserto di Ica. © Shutterstock
A capofitto giù per le dune del deserto di Ica. © Shutterstock
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11. La regione di Ica

Il massimo per le emozioni del sandboarding


Nel vasto deserto di Ica si trova la surreale oasi di Huacachina. Lasciate che lo sguardo si posi sullo specchio d’acqua scintillante (popolato, secondo le leggende locali, dalle sirene) prima di lanciarvi giù dalle dune su una tavola da sandboard o su una dune buggy: un’iniezione di adrenalina pura.

Sfuggite al sole cocente di mezzogiorno visitando l’interessantissimo Museo Regionale di Ica o partecipando a un tour di degustazione del pisco, l’acquavite nazionale peruviana. Con il sole tutto l’anno e ad appena quattro ore di strada da Lima, Ica vi terrà impegnati per giorni. Se questo non bastasse, aggiungete le celebri Linee di Nazca e le Islas Ballestas, dette “piccole Galapagos”.

12. Cajamarca

Il massimo per scoprire la storia inca e il cibo locale


La città di Cajamarca, sulle Ande settentrionali, è tristemente nota per la battaglia combattuta nel 1532: gli spagnoli vinsero e catturarono l’ultimo imperatore inca, Atahualpa. Numerose testimonianze della storia inca permangono nella zona, tra cui il famoso Cuarto del rescate (Casa del riscatto), che Atahualpa fece stipare di tesori nella speranza vana di essere liberato, e i suoi bagni termali preferiti, ora conosciuti come Los Baños del Inca. Prendetevi anche il tempo per esplorare la magnifica campagna nei dintorni: immergetevi nella dimensione nella vita rurale con una visita alla Granja Porcón, che produce squisiti formaggi, e scoprite l’affascinante complesso archeologico di Cumbemayo.

Suggerimento da gente del posto: il formaggio è la specialità di Cajamarca: potrete acquistarne in numerosi negozi situati in prossimità della Plaza de Armas.

Street art nel dinamico quartiere di Barranco a Lima. © Getty Images
Street art nel dinamico quartiere di Barranco a Lima. © Getty Images
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13. Barranco, Lima

Il massimo per l’atmosfera bohémien


Il quartiere di Barranco, bohémien, alla moda e creativo, è senza dubbio il più cool della capitale. Affacciato sul lungomare, è comodamente percorribile a piedi e ogni strada è punteggiata di negozi, boutique, bar e caffè. Ristoranti di fama mondiale come Central, Kjolle, Isolina e Merito hanno tutti la propria sede in questo quartiere.

Molti artisti locali vivono o lavorano a Barranco, il che significa che non sarete mai troppo lontani da una galleria o una mostra. Visitate Jade Rivera World per opere ispirate alla street art, oppure il grande Museo de Arte Contemporáneo, senza trascurare i negozi di artigianato come Puna, Dédalo e Las Pallas.

Suggerimento da gente del posto: sorseggiate robusti cocktail a base di pisco nei bar d’epoca, nei locali situati in bei palazzi ristrutturati e nei posti chic intorno al Parque Municipal, che il venerdì e il sabato sera è gremito di gente in vena di fare festa.

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