Nuove scoperte in Perù sulla civiltà Chachapoya
Il World Monuments Fund ha annunciato la scoperta di oltre 100 nuove strutture archeologiche nel sito di Gran Pajatén che si trova all’interno del Parco Nazionale del Río Abiseo, nella regione di San Martín, in Perù. Il ritrovamento riguarda edifici in pietra circolari, terrazze cerimoniali, canalizzazioni e resti di sentieri che suggeriscono una presenza umana complessa e ben organizzata, oggi attribuita alla civiltà Chachapoya.

Gran Pajatén fa parte di un’area protetta Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, dove biodiversità e patrimonio culturale convivono in un delicato equilibrio. L’esplorazione di quest’area è resa difficile da diversi fattori, tra cui la posizione remota del sito e la fitta vegetazione amazzonica. Questa recente scoperta è frutto dell’impiego della tecnologia LiDAR (acronimo di Light Detection and Ranging), un sistema di telerilevamento laser che consente di creare mappe 3D estremamente dettagliate del terreno, anche quando sono coperte dalla vegetazione, unita a indagini sul campo e alla collaborazione con le comunità locali, preziosi custodi del territorio e della sua identità.
Alcuni siti Chachapoya da visitare in Perù
Conosciuti come “i guerrieri delle nuvole”, i Chachapoya vissero tra l’850 e il 1470 d.C. nella regione nord-orientale del Perù, tra le valli dell’Utcubamba e i nebbiosi altopiani delle Ande, per poi essere conquistati dagli Inca.
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Oltre a Gran Pajatén, tra i siti archeologici più significativi in Perù che testimoniano la ricchezza della cultura Chachapoyaci troviamo Kuelap, Revash, Karajía e Leimebamba. Kuelap, è una cittadella fortificata costruita a 3.000 metri sul livello del mare, nella regione di Amazonas. Circondata da mura imponenti e centinaia di edifici in pietra, si raggiunge prendendo la funivia che parte da Nuevo Tingo e che permette di godere di una vista spettacolare sulla valle sottostante. Per la sua complessità e lo stato di conservazione, Kuelap è conosciuta anche come la Machu Picchu del Nord.

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A Revash si possono ammirare le sepolture rupestri a forma di case in miniatura, dipinte di rosso e ocra, adagiate su pareti verticali a piccolo sulla valle di Santo Tomás mentre Karajía è famosa per i suoi sarcofagi antropomorfi, alti fino a due metri, e posti su inaccessibili speroni rocciosi. A Leimebamba, infine, c’è un museo in cui sono conservate oltre 200 mummie ritrovate nella Laguna de los Cóndores.