Lungo la "Route des vins" in Alsazia
Non lontano dal confine con la Germania, l’Alsazia è una regione francese da scoprire con calma, prendendosi tutto il tempo di incontrarla a tavola e di degustarla nel bicchiere. Questo itinerario di 170 km si snoda tra casette pittoresche e vigneti soffermandosi per assaporare il meglio che l’Alsazia ha da offrire.

Qual è la meta enogastronomica più apprezzata della Francia? La Borgogna, direbbero molti, o Bordeaux, Lille o la Provenza; ma secondo noi l’Alsazia è il vero luogo di eccellenza, che i francesi si godono in segreto. Sono pochi i luoghi in cui si mangia e beve meglio della Route des Vins d’Alsace, che si snoda per 170 km attraversando una campagna spettacolare da Marlenheim a Thann. D’estate, quando il sole filtra tra le viti, illumina i castelli abbarbicati lungo i fianchi delle colline o si riversa nelle viuzze lastricate e sulle case a graticcio delle cittadine locali, il paesaggio diventa idilliaco.
L’Alsazia si trova al confine con la Germania, e ha assorbito quindi il meglio dei due paesi, offrendo aromi e sapori unici. Tra le specialità ricordiamo il baeckeoffe (robusto spezzatino di carne e patate), la choucroute garnie (crauti e carni affumicate) e il coq au riesling (pollo brasato con erbe aromatiche e Riesling), da gustare sotto le travi di una winstub (taverna).
Le enoteche alsaziane, a differenza di quelle assai più pretenziose di altri paesi – sono locali semplici, a gestione familiare, con caves (cantine) aperte al pubblico dove potrete anche degustare, gratuitamente, vini Grand Cru – l’aromatico Riesling, l’elegante Sylvaner, i minerali Pinot Blanc e Pinot Gris, lo speziato Gewürztraminer, i Muscat bianchi freschi e aromatici e i rossi corposi come il Pinot Noir, dal sentore di frutti rossi. Oggi molte di queste etichette, ideali compagne della cucina francese, sono biologiche e biodinamiche.
Lungo La Route des Vins d’Alsace non mancano i ristoranti stellati Michelin, capaci di distillare su un piatto tutta la poesia della regione. In questa regione gourmet a tutti gli effetti, uno stuolo di chef talentuosi lavora a stretto contatto con coltivatori e pescatori per ideare menu accattivanti che sappiano racchiudere il meglio che ogni stagione e la loro terra hanno da offrire.
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Sentier Viticole du Schenkenberg
Obernai presenta il volto più fiabesco dell’Alsazia, con le sue mura circolari fortificate e le case color pastello. Questo sentiero lungo 1,5 km si snoda tra colline ammantate di viti, illustrando, tramite appositi pannelli informativi, le basi della coltivazione dell’uva e della produzione vinicola, e parte dalla croce situata sulla collina a nord della città, da cui si godono vedute eccezionali sui tetti di Obernai, sulle pianure dell’Alsazia e sui monti Vosgi. A luglio e agosto, l’ufficio del turismo organizza escursioni guidate di un’ora e mezza, seguite da degustazioni in una cantina locale.
La Fourchette des Ducs
Nel cuore di Obernai si trova questo ristorante, premiato con ben due stelle Michelin. Qui lo chef Nicolas Stamm-Corby reintrerpreta in chiave innovativa una cucina regionale attenta alle materie prime e alla scelta delle erbe aromatiche. Il menu cambia in base alla stagione e riporta alla luce ricette dimenticate della tradizione come piccione all’alsaziana con baerewecke (una torta di frutta speziata), choucroute (crauti) con tartufo nero, e baeckeoffe di pollo nero d’Alsazia. Anche l’edificio a graticcio che ospita il locale ha una sua storia. Nel 1921, Ettore Bugatti (il fondatore della casa automobilistica) ingaggiò degli artisti Art Nouveau tra cui il maestro dell’intaglio Charles Spindler e l’orafo René Lalique, perché ne abbellissero gli interni rustici e accoglienti.
L’Auberge de l’Ill
A sud di Obernai si snoda una sinuosa strada di campagna che fiancheggia vigneti e colline e, in un’ora di viaggio, vi porterà a Illhaeusern e a questo auberge (locanda) con due stelle Michelin, romanticamente adagiata sulla sponda fiancheggiata di salici piangenti del fiume Ill. Di proprietà della famiglia Haeberlin da generazioni, si è trasformato, grazie allo chef Marc Haeberlin, in un paradiso gastronomico. L’amore dello chef per la natura si rispecchia negli interni, luminosi e fantasiosi: una palette di grigi chiari e bianchi, con tessuti Hermès e vetri di Murano, affreschi murali e finestre a tutta parete che incorniciano il verde del lussureggiante giardino. Lo sfondo del ristorante ne influenza il menu: tra i piatti estivi, l’aragosta bretone con salsa di Pinot Noir ed emulsione di funghi selvatici, il soufflé di salmone, e il filet mignon con gnocchi di piselli e gravy di vitello al tartufo sono spettacolari. C’è anche un menu degustazione per vegetariani.

Cave de Ribeauvillé
A soli 20 minuti a ovest di Illhaeusern si trova Ribeauvillé, che vi conquisterà con i suoi vicoli tortuosi, le torri medievali e una parata di case a graticcio dai colori pastello, variopinte come i rinomati macaron della città. Ma se è il vino che vi interessa, qui troverete la più antica cooperativa di viticoltori (oltre 40) di tutta la Francia, fondata nel 1895. Al confine orientale della cittadina, un enorme centro contemporaneo ospita un interessante museo della viticoltura, nonché una raffinata sala degustazioni dove assaggiare i vini pluripremiati della regione, prodotti con tutti e sette i vitigni presenti in Alsazia. Nei weekend il personale è composto esclusivamente da viticoltori locali. A richiesta, sono disponibili visite guidate alla cantina e al vigneto.
Auberge du Parc Carola
Con uno splendido dehors approntato sotto le fronde degli alberi, questo auberge, che dista 1 km a nord del centro di Ribeauvillé, richiama l’attenzione con la promessa di cene estive all’aperto. La pittoresca facciata a graticcio contrasta con l’interno minimalista e luminoso, vivacizzato da opere d’arte contemporanea. In cucina opera il duo tedesco-francese composto da Michaela Peters e Laurent Pellegrini, che conferiscono un tocco mediterraneo a ingredienti regionali distillandoli in capolavori come l’uovo d’Alsazia biologico cotto a 64 °C con mousseline di patate novelle e tartufo estivo, il maialino da latte con miele d’Alsazia sesamo, melanzane e zucchine e il tiramisù alla pesca e verbena.
La Table du Gourmet
Riquewihr, protetta da bastioni e solcata da vicoletti è davvero fiabesca. Jean-Luc Brendel è il genio culinario che anima questo ristorante stellato Michelin, dove un edificio a graticcio del XVI secolo ha trovato nuova vita e nuove decorazioni scarlatte. I menu, sempre ispirati alla natura, propongono sapori audaci e stagionali. “Le verdure, le piante, non servono solo come guarnizione: io le metto al centro di ogni piatto”, afferma Brendel. Ogni mattina Brendel raccoglie fiori, erbe, frutti di bosco, radici e germogli nel suo giardino e li utilizza per preparare il menu Éveil des Sens (risveglio dei sensi), che è strutturato in sette ‘paesaggi culinari’, dai bonbon di pomodoro speziato ai fiori di barbabietola con luccio e gelato al rafano, alle escargot nel loro habitat.

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La Table d’Olivier Nasti
Kaysersberg, dominata da un castello e circondata da vigneti, è situata 10 km più a sud, e accoglie gourmand provenienti da tutto il mondo nel suo ristorante premiato con due stelle Michelin. L’arredo ricorda un casino di caccia alsaziano, ma in versione moderna, con pareti di colore beige, legno locale, mobilio artigianale e corna di cervo. Lo chef Olivier Nasti lavora a stretto contatto con i coltivatori locali per comporre piatti che racchiudano l’‘anima dell’Alsazia’: tra le proposte più interessanti possiamo citare capriolo con ciliegie, choucroute con tartufo nero e riduzione di levistico, o salmerino alpino cotto in cera d’api e servito con vinaigrette tiepida di miele e olio di abete.
JY’s
Colmar, solcata da canali e punteggiata di case a graticcio, può vantare numerosi ed eccellenti ristoranti, pur essendo una piccola cittadina. Uno tra i migliori locali è JY’s, premiato con due stelle Michelin e situato sul Parc du Champ de Mars. L’ambiente è decorato con tovagliati bianchi e piante da interno, e lo stile è sobrio e sofisticato quanto la cucina. Lo chef Jean-Yves Schillinger distilla sapori esplosivi in piatti come capesante saltate su purea di finocchi e tortellini di barbabietola con sanguinaccio ed emulsione di Parmigiano, oppure filetto di nasello cotto a bassa temperatura con patate schiacciate alle alghe e salsa alle erbe.
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Visitare Colmar
Colmar è una meta culturale: qui è nato Frédéric Auguste Bartholdi, lo scultore che realizzò la Statua della libertà: la sua casa natale, oggi Musée Bartholdi, è visitabile. Esplorate anche il Musée Unterlinden, che ospita la tardogotica Pala d’altare di Isenheim, opera del pittore Matthias Grünewald e dello scultore Nicolas de Haguenau, custodita nella cappella dominicana.
Château Du Hautkœnigsbourg
Appollaiato sui vigneti, vicino a Bergheim, questo castello di oltre 900 anni merita una visita per le vedute spettacolari: da qui ammirerete i Vosgi, la Selva Nera e, nelle giornate limpide, le Alpi.