La rinascita (gourmet) dell’Ile de France
L’Île-de-France viene spesso considerata un tutt’uno con Parigi, ma il territorio che si estende oltre la vasta area metropolitana è deliziosamente agreste e si rivela un generoso tesoro di eccellenze enogastronomiche.

Parigi accoglie all’incirca 30 milioni di turisti l’anno, ma solo una piccola percentuale si spinge fino alle dolci pianure, ai terreni coltivati e ai pittoreschi borghi dell’Île-de-France, dove chef e produttori impiegano ottime materie prime per realizzare piatti eccellenti.
Un aspetto interessante della regione è la rinascita della sua produzione vinicola. Per secoli l’Île-de-France è stata la maggiore produttrice di vino tra le regioni francesi, nonché la più acclamata, superando addirittura la Champagne, la Borgogna o l’Aquitania. Ma il XIX secolo ha provocato una tempesta perfetta, tra urbanizzazione, malattie delle viti e una spinta a produrre vini in quantità (più che di qualità), che ha sopraffatto l’industria. La situazione è migliorata nel 2016, con una regolamentazione che ha autorizzato la piantumazione di nuovi vigneti e il commercio enologico nell’Île-de-France. Nel 2020 è nato il bollino IGP, necessario per dichiarare sulle etichette l’indicazione geografica della regione. Oggi l’area conta 200 vigneti, molti organici o biodinamici.
I prodotti alimentari di qui sono tra i più noti al mondo. Il brie, ad esempio, come molti formaggi francesi a pasta molle, nasce nel Seine-et-Marne. Della zona sono senape, aceto, miele e marmellate, ma anche cereali, frutta e verdura: prodotti che arrivano sulle tavole dei ristoranti parigini e di tutta la Francia.
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Dove mangiare in Île-de-France
Clos Montmartre
Il vigneto più famoso di Parigi (ce ne sono 11 in tutto) si cela dietro muri e steccati, in uno dei quartieri più affollati della città. Sebbene le viti attualmente esistenti siano state piantate nel 1933, il lotto ricorda i sei ‘clos’ (vigneti circondati da mura) che prosperavano in zona dal XII al XIX secolo.
L’uva raccolta qui si trasforma nell’unico vino prodotto all’interno dei confini urbani della capitale. Ogni anno, a ottobre, qui si tiene la Fête des Vendanges de Montmartre, una festa della vendemmia della durata di tre giorni.
È possibile visitare la vigna organizzando tour privati oppure rivolgendosi al Musée de Montmartre. Paris Wine Walks è specializzata in visite alle vigne parigine.
Nature Urbaine
Non tutti i tetti sono uguali: quello al Pavillon 6 del polo fieristico Paris Expo Porte de Versailles è speciale. Si tratta della fattoria sospesa più ampia d’Europa. Distribuita su ben 14.000 mq nella zona sud-ovest di Parigi, produce fino a 1000 ortaggi e frutti al giorno. E lo fa impiegando pratiche agricole sostenibili, come le coltivazioni aeroponiche e idroponiche.
I prodotti ortofrutticoli coltivati qui vengono acquistati dai ristoranti parigini che prediligono cibi locali e di stagione. La fattoria può essere visitata solo tramite tour organizzati, ma potete prenotare un tavolo a Le Perchoir, il raffinato bar-ristorante situato sulla stessa terrazza e che usa le materie prime ivi coltivate.

Domaine La Bouche du Roi
Nel 2016 Adrien Pélissié, Julien Bengué e Julien Brustis decisero di piantare 26 ettari di vigneti con sei vitigni diversi sui terreni attorno a Versailles, nell’ex territorio di caccia dei re di Francia. Oggi La Bouche du Roi è il vigneto più esteso dell’Île-de-France.
La prima annata è stata quella del 2019, e da allora i proprietari hanno sviluppato una serie di pacchetti di viaggi di enoturismo. In ogni stagione i visitatori possono esplorare a piedi i terreni, lavorare tra le viti e godersi degustazioni e abbinamenti di vini e cibo.
Le Doyenné
Per Shaun Kelly e James Henry, i due chef australiani proprietari di questo ristorante con fattoria, il segreto del successo è affidarsi a verdure, erbe e frutta cresciuti nei loro campi. Il loro potager (orto) segue pratiche agricole rigenerative, impiegando tecniche di coltivazione moderne che rendono gli ingredienti gustosi e al contempo migliorano la salute del suolo. Le materie prime di ottima qualità così coltivate guidano poi gli chef nell’ideazione dei menu del loro ristorante gourmet. Mangiare qui è un’esperienza unica, che include anche vini naturali e altri prodotti regionali. La location (i terreni dell’antico Château de Saint-Vrain, 40 km circa a sud del centro di Parigi) rende tutto ancora più speciale. Il ristorante è ospitato all’interno di un fienile convertito e di recente gli ospiti hanno anche la possibilità di alloggiare in belle camere in stile agriturismo chic.

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L’orto di Cueillette du Plessis
Quest’orto di 25 ettari, a gestione familiare, produce 50 varietà di frutta e ortaggi a disposizione dei visitatori che possono raccogliere da sé gli ingredienti che useranno per cucinare i loro piatti casalinghi.
Du Plessis è uno dei 10 membri dell’Île-de-France del Chapeau de Paille, una rete di orti molto interessata e attenta alla sostenibilità dove i clienti possono raccogliere da sé gli ortaggi.
Quando, nei mesi invernali, la produzione cala, il mercato annesso rimane comunque aperto: sarà così possibile acquistare ortaggi locali ma anche prodotti regionali tipici come ad esempio pollame e formaggio.
Domaine Bois Brillant
Nel 2013, prima che fosse autorizzata la produzione di vino commerciale nell’Île-de-France, Daniel Kiszel compì un atto di fede. Aspirante vignaiolo autodidatta, deciso ad avvalersi della permacultura - un approccio che adotta soluzioni osservate negli ecosistemi naturali - piantò la prima delle sue viti.
Se all’epoca nessuno prese sul serio Kiszel, oggi Domaine Bois Brillant, di un ettaro di estensione e prima azienda vinicola professionale della regione, produce vini organici naturali e/o biodinamici del tutto rispettabili.
La proprietà include una Maison de la Vigne et du Vin che illustra la storia della viticoltura nell’Île-de-France e propone visite ai vigneti, degustazioni ed esperienze di lavoro tra le viti.
Fromagerie Ganot
Esiste forse un formaggio più emblematico della Francia del brie, cremosa delizia di latte vaccino che è originaria proprio dell’Île-de- France? I turofili, ovvero gli amanti del formaggio, possono imparare tutto ciò che c’è da sapere su questo prodotto alla Fromagerie Ganot, l’azienda di produzione di brie più antica di Francia, che aprì i battenti nel 1895.
Nel corso di una visita guidata con degustazione un mastro formaggiaio vi spiegherà la complessità del gusto, della consistenza e della produzione del brie, nonché le diverse varietà esistenti, la più famosa delle quali è il Brie de Meaux. Verranno illustrate anche le particolarità di altri formaggi molli della regione, come il Coulommiers. Dopo questa esperienza di divulgazione gastronomica, vi sarà Impossibile, guardare una fetta di brie con gli stessi occhi.
La Guinguette Chez Gégène
Nel suo celebre quadro La colazione dei canottieri Pierre-August Renoir catturò lo spirito vivace di una guinguette - le semplici taverne situate in riva al fiume che conquistarono molta popolarità nel XVIII secolo, inizialmente diffuse nei sobborghi sud-orientali di Parigi.
Benché siano trascorsi secoli, questi locali sono ancora luoghi piacevoli e ricchi di atmosfera come un tempo, con le sale da ballo decorate con minuscole lucine e animate dalla musica della fisarmonica. Nelle guinguette si mangiano piatti tradizionali e si beve molto: sono il posto perfetto per assaporare il giusto equilibrio di fascino urbano e rurale dell’Île-de- France. Chez Gégène, situata sul fiume Marne, è l’unica guinguette ancora in attività dall’apertura, avvenuta nel 1918.
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Che cosa fare in Île-de- France
Reggia e giardini di Versailles
Fatta erigere da re Luigi XIV tra il XVII e il XVIII secolo, questa spettacolare reggia include ampi giardini e numerosi edifici minori. Il palazzo in sé, splendidamente arredato, è un insieme di sale da ballo, corridoi e appartamenti privati.
Qui trovate la guida completa per visitare Versailles
Castelli
Nell’Île-de-France non mancano palazzi reali e castelli privati. Tra quelli più meritevoli di attenzione ricordiamo Fontainebleau, Vincennes, Rambouillet, Ferrières e Vaux- le-Vicomte. Non trascuratene i parchi, soprattutto i boschi di Rambouillet e Fontainebleau.
Qui trovate la guida completa per visitare Fontainebleau.
Città medievale di Provins
A Provins svetta una spettacolare torre del XII secolo (la Tour César) con bastioni e un piccolo vigneto, gallerie sotterranee e un bel roseto.