Joie de vivre a Bordeaux

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

Bordeaux, la rinomata capitale del vino francese, è una destinazione scontata per gli enofili, ma non solo. Infatti anche la scena culinaria è accattivante, con i mercati agricoli, i bistrot stravaganti e il sorprendente street food.

Bordeaux non è solo la capitale del vino, con la sua scena culinaria accattivante   ©margouillat photo/Getty Images
Bordeaux non è solo la capitale del vino, con la sua scena culinaria accattivante ©margouillat photo/Getty Images
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Bordeaux è in piena ascesa. Questa città francese, uno dei centri storicamente più rilevanti per la produzione vinicola, ospita il futuristico museo Cité du Vin e si è reinventata come destinazione festaiola per il weekend, alla pari di Barcellona o Berlino. Le dimore e gli edifici storici che fiancheggiano i boulevard hanno subito una recente ristrutturazione e pulizia, e gli argini un tempo decadenti del fiume Garrone sono rinati come spazi artistici alternativi, cocktail bar e locali pop-up: tutte meraviglie che si aggiungono a Le Miroir d’Eau, il più grande specchio d’acqua urbano riflettente al mondo.

Questa città cosmopolita offre di tutto, dai ristoranti stellati ai localini dove mangiare solo specialità del posto. Non è difficile scovare un tradizionale bistrot dove ordinare entrecôte à la Bordelaise e ostriche di Arcachon, ma non mancano numerosi ristoranti nordafricani dove gustare abbondanti couscous e tajine. A seguire concedetevi un paio di calici di vino facendo un giro tra le caves à vins, enoteche che servono stuzzichini in stile tapas per accompagnare le liste a dir poco stellari delle loro etichette.

Situata su un’ansa molto pittoresca della Garonne, con un facile accesso alla costa francese dell’Atlantico, Bordeaux ha un vasto sito urbano dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, una parte del quale, La Porte de la Lune, risale al XVIII secolo, quando era il porto più importante del continente dopo quello di Londra. Bordeaux esportava squisiti vini provenienti da châteaux e vigneti che circondano la città, e nel XVIII secolo fu coinvolta nella tratta degli schiavi: un tragico passato con cui comincia a fare i conti solo oggi. L’ampio porto e i depositi adibiti all’immagazzinamento delle botti sono stati convertiti in abitazioni, centri espositivi, gallerie d’arte e sale concerti, mercati alimentari e hotel alla moda.

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I locali dove mangiare e bere a Bordeaux

Bar de la Marine

Incastonato nel vecchio quartiere marittimo di Bacalan, questo bistrot ha una facciata antiquata che nasconde molte sorprese. Il portico stretto e angusto accanto all’entrata si spalanca su un rigoglioso giardino con tavolini che possono accogliere fino a 100 commensali. Le pareti sono ammantate d’edera e ricoperte di specchi acquistati ai mercatini delle pulci dall’aria un po’ kitsch; dal giradischi risuonano vecchie chansons francesi e in una specie di capanno di legno la star dei fornelli di Bordeaux, lo chef Frédéric Coiffé, cucina, griglia e dirige i festeggiamenti di persona. Qui il cibo è sostanzioso, economico e robusto: enormi taglieri di salumi e formaggi da condividere, seppie grigliate, carne e verdura cotte alla brace. D’inverno il giardino è chiuso, ma la sala pranzo interna rimane aperta da colazione a cena.

Cité du Vin

L’avveniristico edificio che ospita il museo Cité du Vin, un gioiello architettonico in vetro e metallo, si staglia contro lo skyline di Bordeaux. Il museo è unico al mondo anche all’interno: offre sia a enofili dilettanti sia a professionisti un viaggio virtuale tra diversi vigneti, degustazioni e atelier (workshop), ologrammi digitali, filmati in 3D e sfide sensoriali. Il viaggio si conclude con una degustazione in cima al bar panoramico della terrazza. Sebbene il Cité abbia un ristorante gourmet e una brasserie annessi, noi vi consigliamo il moderno mercato coperto Halles de Bacalan sul lato opposto. Aperto tutto il giorno, propone verdure biologiche, carne di piccoli produttori, oyster bar e chioschi che grigliano bistecche.

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Il vecchio quartiere marittimo di Bacalan ©Zyankarlo/Getty Images
Il vecchio quartiere marittimo di Bacalan ©Zyankarlo/Getty Images

L’École du Vin de Bordeaux

La rinomata scuola del vino di Bordeaux è presente in 24 paesi, tramite formatori accreditati. Indubbiamente, seguire uno dei corsi nella città in cui tutto ha avuto inizio è un’esperienza impagabile. I laboratori prevedono livelli introduttivi che spiegano i segreti della degustazione di vini, illustrano gli aromi di diverse varietà di bacche. Gli appassionati di cucina possono iscriversi per conoscere i migliori abbinamenti (tra vini e cioccolato, vini e formaggi e persino pizza); ma gli autentici esperti possono provare la più complessa arte del blend. Gli insegnanti sono tutti eccezionali e vi offriranno lezioni divertenti e informali. Dopo il corso fate un salto nell’elegante Bar à Vin, in stile art déco, gestito dai sommelier dell’associazione di categoria che tutela i vini bordolesi. I vini sono in vendita alla mescita, con 35 produttori a rotazione scelti tra 8500 châteaux di Bordeaux.

Retro Tour Bordeaux

Il modo migliore di esplorare i famosi vigneti attorno a Bordeaux consiste nel partecipare a un’avventura a bordo di un sidecar agganciato a una motocicletta d’epoca. Questi tour sono rivolti agli amanti del vino più che agli esperti, e la guida, nonché motociclista appassionato, Alexandre Deblaere evita accuratamente le degustazioni troppo approfondite. “Per noi la cosa importante è esplorare i vigneti raggiungendoli lungo vie secondarie, fermandoci ogni tanto per un assaggio, e poi trovare un posticino tranquillo dove fare un bel picnic” spiega. Scegliete tra il rinomato Châteaux Margaux, nel Médoc, la cittadina medievale di Saint-Émilion o le storiche aziende vinicole di Sauternes, passando per il mitico Château d’Yquem.

Les Capucins

A Bordeaux i mercati alimentari sono numerosissimi ed eccellenti, ma nessuno è paragonabile al Capucins, risalente al 1749. Classico mercato coperto in un edificio di ferro e vetro, Les Capucins si sveglia alle 4 del mattino, con i macellai che fanno colazione con generose bistecche mentre i reduci delle discoteche entrano in cerca del bicchiere della staffa. Qui potrete acquistare foie gras e caviale d’Aquitania, confit de canard e avrete una scelta tra oltre un centinaio di formaggi. Il bar del mercato più amato, Chez Jean-Mi, è sempre brulicante tanto di gente del posto (che lo apprezza per un buon calice accompagnato da stuzzichini) quanto dai turisti in cerca di un tavolo per gustare una dozzina di ostriche freschissime. Tra i ristoranti esterni al mercato spicca invece Au Bistrot, che prepara specialità locali come la lamproie, un’anguilla di fiume della Garonne stufata in una salsa di vino rosso

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La Guinguette Chez Alriq

I francesi adorano le guinguettes, ossia i tradizionali locali con sale da ballo all’aperto, in riva al fiume, dove si può mangiare, bere e fare festa e che furono immortalate nel XIX secolo dai pittori impressionisti. Oggi sono tornate di moda e le rive della Garonne sono il luogo ideale per provare questi locali storici e godersi splendidi panorami. Quando Chez Alriq si stabilì qui nel 1990, questa zona industriale della città che si sviluppava sulla sponda destra del fiume non era particolarmente invitante. Oggi invece ospita Parc aux Angéliques, uno spazio verde di lunghe promenade e giardini fioriti. La Guinguette Chez Alriq è la più amata della città, e da maggio a ottobre rimane aperta fino a tardi, servendo steak frites e moules marinières, e cocktail realizzati con botaniche locali.

Darwin Eco-systÈme

Il Darwin è un vasto complesso di magazzini abbandonati e caserme dell’esercito che si trova sulla sponda opposta del fiume rispetto al centro di Bordeaux, in anni recenti trasformato in un dinamico hub artistico che ospita start-up ecosostenibili, centri di coworking, spettacolari graffiti murali, parchi per skateboard e sale concerti. Inoltre il Darwin è un progetto di permacultura urbana, che produce frutta e verdura. L’autentico orgoglio della zona è Le Magasin Général, forse il più grande ristorante e negozio biologico d’Europa. Questo spazio davvero immenso include una pizzeria, uno snack-bar vegano e vegetariano, e serve birre artigianali e vini naturali. Tra i progetti più recenti realizzati segnaliamo Origines, una fabbrica di cioccolato il cui processo di lavorazione ha inizio con la raccolta delle fave di cacao, e Anatole, una panetteria biologica.

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