Viaggio in Giappone, come partecipare alla cerimonia del tè
La cerimonia del tè, nota come chanoyu, è una delle più famose e codificate forme d’arte della cultura giapponese e un viaggio in Giappone non può dirsi completo se non si partecipa a questa cerimonia almeno una volta. Praticamente in tutte le città è possibile farlo, ma alcuni luoghi sono più suggestivi e rinomati di altri. Vediamo insieme dove vivere in modo autentico questa cerimonia.

L’origine della cerimonia del tè in Giappone
Il tè arrivò in Giappone dalla Cina nel IX secolo grazie ai monaci buddhisti zen che lo usavano per mantenere la concentrazione durante le lunghe sessioni di meditazione. La cerimonia del tè è molto più del semplice consumo della bevanda perché ha un legame anche con l’estetica della casa da tè e il suo giardino. Gli utensili utilizzati in questo rito sono selezionati con cura. Parlando della ceramica, un altro dei simboli della cultura giapponese, la tradizione vuole che si usi prima una ceramica raku, poi una di Hagi (Prefettura di Yamaguchi) e per finire una prodotta a Karatsu-yaki (Kyūshū). Quest’ultima è spesso marrone, grigia o verdastra e mostra evidenti ‘imperfezioni’, come vuole il concetto giapponese di wabi-sabi, imperfezione perfetta.

La tradizione del tè verde giapponese
Nella cerimonia del tè viene servito il matcha, tè verde giapponese in polvere. L’infusione ha un aspetto schiumoso. Una volta ricevuta la tazza in mano, bisogna girarla tre volte in senso orario per per ammirane la forma e le decorazioni. Poi si bevono tre piccoli sorsi, intervallati dall’assaggio dei wagashi (dolci), per stemperare il gusto un po’ amaro ed erboso che caratterizza il matcha.
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La cerimonia del tè al Gyokusen Inmaru di Kanazawa
Situata tra il Mar del Giappone e le Alpi settentrionali, Kanazawa è una delle destinazioni più ambite del Chūbu. Kanazawa è il capoluogo della Prefettura di Ishikawa e una volta era la base del potere del clan feudale dei Maeda. Chiamato anche giardino dei piaceri, il Gyokusen Inmaru è un gradino del periodo Edo (1634) riportato in vita di recente dopo essere stato abbandonato per decenni. Il giardino ha come centro uno stagno e camminando lungo i suoi sentieri si può sentire la storia scorrerci accanto. Nella locanda Gyokusen-an la cerimonia del tè si svolte sul suo pavimento in tatami. Sempre a Kanazawa, è possibile partecipare alla cerimonia del tè in una delle due case da tè nei nei giardini di Shiguretei e di Uchihashi-tei.

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La cultura del tè di Matsue
Matsue è nota come la città dell’acqua. Costellata di canali, si trova tra il fiume Ōhashi-gawa e la laguna di Nakaumi. Matsue è una città affascinante sotto diversi punti di vista. Capoluogo della Prefettura di Shimane, venne fondata all’inizio del XVII secolo dal signore locale Horio Yoshiharu. In poco tempo, divenne la città più potente della regione di San-in. Ma quello che la caratterizza oggi è soprattutto la sua cultura per il tè. Si dice che gli abitanti di Matsue bevano cinque volte la media nazionale di matcha. L’amore di questa città per il tè risale alla fine del Settecento. Harusato, settimo signore del clan Matsudaira, era anche un maestro del tè, noto con il nome di Fumai. Nel 1779 Fumai fece costruire Meimeian, una casa da tè con il tetto in paglia, circondata da un bellissimo giardino. Oggi, in una sala adiacente con vista sul giardino e sulla casa da tè principale, si può sorseggiare matcha e degustare due tipi diversi di wagashi.

La cerimonia del tè a Kyoto
Tra le infinite cose da fare a Kyoto, partecipare alla cerimonia del tè merita un posto in cima alla lista, anche perché si può unire la passione per i giardini giapponesi. Consigliamo di recarsi al Daitoku-ji, un grande complesso templare zen con templi secondari e superbi giardini kare-sansui (giardini secchi) accuratamente rastrellati. Il Daitoku-ji fu fondato nel 1319 ma durante le guerre Onin venne devastato dagli incendi. Ricostruito nel XVI secolo, divenne poi famoso come centro della cerimonia del tè e per le sue associazioni con potenti signori della guerra.