13 cose da sapere prima di partire per il Cairo

6 minuti di lettura

Ho trascorso i primi trent'anni della mia vita in una piccola città nel Delta del Nilo, a tre ore dal Cairo. In seguito mi sono trasferita nella capitale e ho sposato un inglese che contava su di me per prendere confidenza con la città: una bella responsabilità, anche perché non conoscevo Il Cairo così bene. Per essere all'altezza di questo compito, cui tenevo molto, ho cominciato a girare il più possibile per le strade: ho scoperto un Cairo diverso, che può a volte intimidire, ma che accoglie chi vi si accosta con lo spirito giusto. Ecco tutto ciò che dovete sapere sulle cose da fare – e da non fare – al Cairo.

Una stazione della metropolitana adiacente alla Chiesa di San Giorgio, nel Vecchio Cairo. © Sun_Shine/Shutterstock
Una stazione della metropolitana adiacente alla Chiesa di San Giorgio, nel Vecchio Cairo. © Sun_Shine/Shutterstock
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1. Scaricate queste app per facilitare i vostri spostamenti

Uber, Careem e DiDi sono tutte app di ride-sharing che vi risparmieranno spiacevoli discussioni sulle tariffe con i tassisti (soprattutto per/dall’aeroporto). In alternativa, la metropolitana è veloce ed economica (e pulita, soprattutto la linea 3). È possibile acquistare biglietti e carte in qualsiasi stazione. I mezzi pubblici sono generalmente sicuri, ma è bene mettere in atto alcuni accorgimenti di buon senso: evitate gli autobus troppo affollati e state attenti ai borseggiatori.

2. La cognizione del tempo è relativa

Il tempo è un concetto notoriamente flessibile al Cairo. Mettete in conto ritardi o cambiamenti di programma dell’ultimo minuto: il segreto è la flessibilità. 

Il ful è una delizia che potrete gustare un po’ ovunque al Cairo. © John Wreford/Shutterstock
Il ful è una delizia che potrete gustare un po’ ovunque al Cairo. © John Wreford/Shutterstock
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3. Qui il ful si mangia nel piatto, non nel panino

Mettetevi in fila con la gente del posto presso i carretti del ful (una specialità locale a base di fave) e fatevi mettere il cibo nel piatto, non nel panino: non ve ne pentirete. Dite «etwassa!» («sii generoso”») al momento di ordinare e otterrete una mestolata in più!

4. Il miglior caffè turco si prepara nella sabbia

Troverete ad ogni angolo di strada chioschi in stile parigino che servono caffè. Chiedete se hanno un rammala, una caffettiera in rame che utilizza sabbia calda per preparare un perfetto caffè turco. Il vostro caffè aromatizzato al cardamomo vi verrà servito in un bicchiere di carta decorato con una citazione bizzarra ma stimolante, che vi darà la carica giusta per affrontare la giornata.

5. C’è sempre tempo per bere qualcosa

Al Cairo si trovano ovunque punti vendita di bibite e succhi di frutta freschi. Provate un cocktail energetico, bevanda che pare essere molto apprezzata in città a giudicare dalla varietà dell’offerta, oppure fate come gli egiziani e bevete un bicchierone di succo di canna da zucchero ghiacciato. Evitate di bere acqua del rubinetto o bibite prodotte con la medesima poiché non sono sicure; la stessa precauzione vale per il ghiaccio.

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La sagoma della Sfinge stagliata contro il cielo. © Waj/Shutterstock
La sagoma della Sfinge stagliata contro il cielo. © Waj/Shutterstock

6. Le effusioni pubbliche non sono ben viste

Mostrare affetto in pubblico è di fatto proibito in Egitto dalla legge sulla “moralità pubblica”. Scambiare un bacio con il proprio partner può innescare reazioni che vanno dall’applauso ironico all’aperto disprezzo e persino all’intervento di cittadini o funzionari preoccupati, con il rischio di finire in prigione (il tutto è esasperato se sono coinvolte persone LGBTQ+). Ironicamente, una foto ricordo tipica dell’Egitto è quella in cui i soggetti si mettono in prospettiva per simulare un bacio alla Sfinge.

7. L’Egitto non è una destinazione gay-friendly

In Egitto l’omosessualità non è formalmente illegale, ma la comunità LGBTQ+ è vista con ostilità dalla stragrande maggioranza degli egiziani. Consiglierei di non affrontare l’argomento dei diritti con la gente del posto in uno degli ahwa (caffè di strada) del Cairo, poiché ciò potrebbe portare a una discussione accesa.

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Lanterne variopinte e souvenir in vendita al mercato Khan El Khalili. © MARIOMONTE/Shutterstock
Lanterne variopinte e souvenir in vendita al mercato Khan El Khalili. © MARIOMONTE/Shutterstock

8. Tenete un contegno rispettoso

Quando vi rivolgete a qualcuno presentatevi dicendo «as-salaam aleykum» («la pace sia con te»). Non incrociate le gambe quando vi trovate seduti di fronte ad altre persone, specialmente se più anziane di voi, e in ogni caso badate che le piante dei piedi siano rivolte verso l’esterno.

 

Indossare abiti larghi, che non lascino molta pelle scoperta, ridurrà le attenzioni indesiderate e vi manterrà freschi. Anche se in alcune zone turistiche i pantaloncini corti sono considerati accettabili, è più rispettoso indossare pantaloni lunghi o gonne, specialmente quando si visitano siti religiosi, come le moschee, o zone della città considerate conservatrici.

Il Tempio di Ramesse II ad Abul Simbel. © LMspencer/Shutterstock
Il Tempio di Ramesse II ad Abul Simbel. © LMspencer/Shutterstock
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9. Attenti alle truffe

Andare in giro per il Cairo è generalmente sicuro, in particolare durante il giorno nelle zone turistiche. Tuttavia, è molto probabile che presto o tardi veniate avvicinati da qualche truffatore. In questi casi l’unica soluzione è opporre un irremovibile “no” a qualsiasi proposta.

 

Fate attenzione alle guide non autorizzate e non permettete che vi offrano servizi non richiesti, che vi incalzino o che vi trascinino verso qualche negozio o bancarella "di fiducia". Diffidate delle proposte apparentemente molto vantaggiose poiché spesso nascondono costi aggiuntivi che vi verranno richiesti più tardi. Le guide affidabili, meglio se raccomandate da hotel e agenzie di viaggi di buon livello, avranno invece un atteggiamento professionale e saranno trasparenti sulle tariffe.

 

Nessuna visita al Cairo può dirsi completa senza una gita alle Piramidi di Giza. Le guide che offrono tour a cavallo o a dorso di cammello lo sanno bene e potrebbero cercare di raggirarvi chiedendovi cifre altissime: fatevi un’idea di quale possa essere un prezzo ragionevole, non accettate il gioco al rialzo e non pagate prima del termine della gita. In alternativa, portate con voi un cappello per proteggervi dal sole e molta acqua ed esplorate il sito a piedi.

 

Come alle Piramidi, anche presso le altre attrazioni turistiche di primo piano, come Abu Simbel e il Museo Egizio, bazzicano numerosi truffatori: tenetelo presente al momento di prenotare gite verso questi luoghi e assicuratevi di avere a che fare con guide corrette.

Il Nilo e, sullo sfondo, il profilo del Cairo. © Egyptian Studio/Shutterstock
Il Nilo e, sullo sfondo, il profilo del Cairo. © Egyptian Studio/Shutterstock

10. Chi beve l’acqua del Nilo ritornerà al Cairo

Non è consigliabile bere l’acqua del rubinetto: acquistate piuttosto una grossa bottiglia d’acqua minerale (ce ne sono che contengono fino a 19 litri) e servitevene per riempire di volta in volta le bottigliette che vi porterete in giro. Detto questo, non lasciate la città senza aver bevuto un sorso d’acqua del Nilo: la tradizione dice che coloro che lo fanno torneranno al Cairo, prima o poi. Fare cenno a questa curiosità, peraltro, vi renderà simpatici agli egiziani. È successo a mio marito, che durante una passeggiata sul ponte Qasr el Nil al tramonto ha scambiato qualche parola con un pescatore e si è visto offrire un po’ d’acqua del fiume.

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11. I farmacisti vi saranno molto utili

I farmacisti, che generalmente parlano inglese, possono essere di grande aiuto per fare fronte a problemi non gravi.

 

In caso di emergenze serie, però, è giocoforza rivolgersi alle autorità e ai servizi sanitari locali. I numeri utili: la polizia risponde al 122, l’ambulanza al 123. Tenete a portata di mano anche i recapiti della vostra ambasciata.

Port Said Street congestionata dal traffico. © Matyas Rehak/Shutterstock
Port Said Street congestionata dal traffico. © Matyas Rehak/Shutterstock

12. La vostra sicurezza non dipenderà solo da voi

La sicurezza stradale non sembra essere una delle priorità degli abitanti del Cairo: l’uso delle cinture di sicurezza è decisamente sporadico e gli automobilisti non prestano particolare attenzione ai pedoni.

 

I crimini violenti non sono comuni, mentre la microcriminalità è una piaga diffusa. Portate con voi solo ciò che pensate possa servirvi per la giornata e lasciate tutto il resto nella cassaforte dell’hotel. Siate cauti quando cambiate denaro o utilizzate i bancomat. Nei posti in cui i turisti sono più numerosi le carte vengono accettate senza problemi, ma altrove è possibile pagare esclusivamente in contanti. Le donne potrebbero essere vittime di approcci sgradevoli o, più di rado, di vere e proprie molestie: in linea generale, rimanete nelle zone più frequentate ed evitate di camminare da sole di notte.

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13. Fermatevi più a lungo di quanto avevate previsto

Uno o due giorni sono sufficienti per farsi un’idea del Cairo, ma per avvicinarvi a conoscere la città dovrete fermarvi per qualche settimana, consolidare una routine e vivere al ritmo della gente del posto. Alcuni paragonano il Cairo a un museo a cielo aperto, per me è più una biblioteca a cielo aperto piena di storie che aspettano di essere raccontate: cercatele e imparerete molte cose.

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