I templi più belli del Vietnam

Il Vietnam vanta antichi templi cham, maestosi sepolcri, chiese coloniali francesi e pagode dorate. La nazione ha assorbito influenze culturali e religiose dall’Europa, dalla Cina, dall’India e da altre zone dell’Asia, fondendole con le tradizioni. Molti siti storici si trovano lungo il Fiume dei Profumi di Hué, tra cui i monumenti della Cittadella e una serie di tombe imperiali.

Il Tempio della Letteratura di Hanoi ©Framalicious/Shutterstock
Il Tempio della Letteratura di Hanoi ©Framalicious/Shutterstock
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Le esperienze da non perdere in Vietnam quando si parla si templi

Lasciatevi incantare dal Tempio della Letteratura di Hanoi

Il Tempio della Letteratura è uno dei pochi esempi di architettura tradizionale ben conservata e celebra gli studiosi più illustri del paese. Voluto dall’imperatore Le Thanh Tong nel 1070, è dedicato al filosofo Confucio (Khong Tu) e fu sede della prima università del Vietnam, la Quoc Tu Giam, fondata nel 1076.

Ancora oggi molti studenti vi si recano per pregare e invocare buoni risultati negli studi, mentre i cinque cortili, con sale, laghetti e giardini, offrono scenari suggestivi. Non a caso il complesso è raffigurato sulle banconote da 100,000d.

In origine l’università era riservata ai figli dei nobili, ma dal 1442 fu introdotto un sistema più meritocratico che consentì ai giovani più talentuosi di studiare il confucianesimo, letteratura e poesia. Nel 1484 Le Thanh Tong ordinò di incidere su stele nomi, luoghi di nascita e risultati degli allievi più brillanti: oggi ne restano 82 delle 116 originali, collocate vicino ad alcune statue all’interno del tempio.

Dall’ingresso in P Quoc Tu Giam, alcuni sentieri portano ai giardini e al Padiglione di Khue Van, costruito nel 1802. Nel parco del tempio si trova infine un’area giochi ispirata alla leggenda di Thanh Giong, uno dei quattro immortali del Vietnam.


Ammirate le rovine cham dell’antico complesso architettonico di My Son

Per oltre mille anni il regno Champa ha dominato sui territori dell’attuale Vietnam centrale. Tra il IV e il XIII secolo fu costruito il Santuario di My Son, un complesso di templi hindu situato in una valle larga 2 km circondata da montagne e colline, 31 km a sud-ovest di Hoi An. Questo sito isolato fu il centro politico e religioso del regno per gran parte della sua esistenza.

Dopo aver occupato per secoli My Son e il Vietnam centrale, i cham, spinti dall’espansione dai viet che premeva da nord, abbandonarono la loro terra sacra per fondare nuovi insediamenti più a sud. My Son venne ben presto inghiottito dalla giungla e dimenticato fino al 1898, quando uno studioso francese scoprì le sue rovine, grazie all’aiuto di alcuni contadini del posto.

La Scuola Francese dell’Estremo Oriente condusse l’esplorazione del sito e negli anni ’30 furono avviati i lavori di restauro. Durante la guerra del Vietnam il santuario, che veniva utilizzato dall’esercito nordvietnamita, venne bombardato dagli americani e alcune strutture furono distrutte.

Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, oggi il sito comprende 70 templi completamente o parzialmente integri, in gran parte dedicati alla dea hindu Shiva, ognuno con un proprio stile architettonico che riflette i vari periodi storici del regno Champa. Passeggiate lungo i sentieri del santuario, entrate nei templi e osservate da vicino gli antichi intarsi. Fate caso ai segni della guerra presenti in tutto il sito, tra cui alcuni crateri causati dai bombardamenti e conservati per preservarne la memoria.

Il museo del santuario illustra i manufatti ritrovati e documenta la storia e la cultura cham; è anche possibile assistere all’esibizione di ballerini che eseguono le tipiche danze cham dedicate a Shiva e Apsara, con musiche e costumi tradizionali.

Addentratevi nella Cittadella di Hué ©Dong Nhat Huy /Shutterstock
Addentratevi nella Cittadella di Hué ©Dong Nhat Huy /Shutterstock

Scoprite i templi della Cittadella di Hué, sulla riva del Fiume dei Profumi

La Città Imperiale (200,000d) è un sito UNESCO che simboleggia lo splendore della dinastia Nguyen, al potere dal 1802 al 1945. Questo complesso di 520 ettari era una città fortificata, protetta da possenti mura e bastioni; in epoca Nguyen, era il cuore politico e culturale del Vietnam.

La Pagoda di Tu Hieu si trova circa 5 km a sud-ovest da Hué ed è un’oasi di pace intrisa di storia, situata all’interno di una foresta. Il fondatore, il monaco Nhat Dinh, divenne noto dopo aver preparato un piatto di carne e pesce per la madre malata, seguendo le istruzioni di un medico. Il gesto gli valse diverse critiche, dato il divieto imposto ai monaci di uccidere gli animali. L’imperatore Tu Duc, dopo aver conosciuto la sua storia, chiamò il tempio ‘Tu Hieu’, che significa ‘pietà filiale’.

In questa pagoda visse anche Thich Nhat Hanh, celebre maestro zen, attivista per la pace e scrittore. Il ‘padre della mindfulness’ entrò nel monastero quando aveva solo 16 anni e tornò a viverci nel 2022, anno della sua morte.

Calcolate almeno due ore per la visita; entrate dal portone principale, circondato da pini, e prendetevi del tempo per ammirare la struttura, le statue del Buddha e le colonne scolpite in legno. Visitate il santuario principale, che ospita un’incredibile collezione di statue e reliquie buddhiste. Il giardino circostante, con i suoi alberi secolari e i sentieri tranquilli, è perfetto per una passeggiata. Non perdete il cimitero dove riposano una ventina di eunuchi della dinastia Nguyen.

Il Fiume dei Profumi, lungo 80 km e ricco di affluenti, divide Hué in due parti. Non esiste un’unica storia che spieghi l’origine del nome di questo corso d’acqua: c’è chi dice che derivi dall’aroma dei frutteti che in autunno colorano le sue sponde, c’è chi invece sostiene che sia legato al profumo di un’acqua aromatizzata che i residenti versano nel fiume durante una particolare ricorrenza. Il nome vietnamita, Huong, significa ‘profumo’ o ‘incenso’.

Dedicate mezza giornata alla visita, iniziando dal parco centrale: potete salire su una barca a forma di drago al molo di Toa Kham per una crociera di un paio d’ore, durante la quale si possono ammirare il paesaggio circostante e monumenti come la Pagoda di Thien Mu, un tempio a sette piani che sorge sulla collina di Ha Khe. Chi preferisce invece un’esperienza più dinamica può affittare una bici o uno scooter e costeggiare il lungofiume in autonomia.

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Ammirate i templi e i santuari di Nui Sam

Nui Sam, costellato di pagode e templi, è un luogo sacro per i buddhisti, molto frequentato da fedeli di varie etnie, in particolare cinesi. È meglio andarci al mattino: con il cielo sereno, dalla cima si può vedere perfino la Cambogia. Per arrivare potete unirvi a un tour o prendere un xe om (mototaxi) da Chau Doc (circa 6 km). In alternativa, salite in 15 minuti con la funivia o fatevi accompagnare fino in cima.

La Pagoda di Tay An, costruita nel 1847 sui resti di un precedente santuario, si trova ai piedi del monte, dove termina Tan Lo Kieu Luong, il grande viale che parte da Chau Doc. L’edificio combina elementi hindu e islamici, mentre l’ingresso principale è in stile vietnamita. Di fronte al monte, sulla stessa strada della pagoda, c’è il Tempio di Donna Xu, che custodisce una statua molto venerata dai residenti. In origine era una semplice struttura di bambù e foglie; oggi è stata ricostruita e unisce stile vietnamita, luci al neon e design architettonico novecentesco.

Sul versante ovest del monte si trova la Pagoda rupestre (Hang), che regala splendide vedute sulla campagna circostante. Nella parte inferiore ci sono gli alloggi dei monaci e le tombe esagonali dei due fondatori. Le mappe in loco aiutano a orientarsi tra il santuario e le grotte che salgono verso la vetta.


Girare per Cholon a Ho Chi Minh City, visitando i templi cinesi

I primi coloni cinesi mostrarono grande devozione alle divinità che, secondo la loro fede, li avevano aiutati ad arrivare sani e salvi fino in Vietnam. Visitando le tre pagode principali di Cholon, quartiere di Saigon, si può seguire, in ordine cronologico, l’arrivo di questi spiriti protettori e il loro ruolo nella religione sino-vietnamita. Per visitarle con calma, calcolate circa tre ore. La Pagoda di Thien Hau, la più antica della città, si trova sulla strada principale che collega Chinatown al centro. Fu costruita nel XVIII secolo da immigrati di Guangzhou, come ringraziamento alla dea del mare per averli salvati. Il tetto, decorato con statue in ceramica, è uno spettacolo imperdibile. È anche un luogo molto amato dalle coppie di sposi che desiderano ricevere una benedizione da parte delle divinità. Posizionatevi sotto le grandi spirali d’incenso appese al soffitto e, come fanno i saigonesi, esprimete un desiderio.

A 10 minuti a piedi si trova la Pagoda di Ong Bon, anche detta Tempio di Nhi Phu. È dedicata a Ong Bon, un semplice funzionario imperiale che per meriti sociali è stato venerato come ‘guardiano della Terra’, protettore di felicità e prosperità. Nel cortile sotto al lucernario si può ammirare una sua statua all’interno di una teca dorata, illuminata da luci a LED. Sul retro dell’altare c’è un murale che raffigura quattro divinità apotropaiche, i cosiddetti ‘estirpatori del male’, che indicano la via verso il paradiso.

L’ultima tappa di questo itinerario spirituale è la Pagoda di Khanh Van Nam Vien, l’unico tempio considerato puramente taoista del Vietnam, fondato secondo la leggenda dal filosofo cinese Laozi, autore del Dao De Jing. Il taoismo insegna a vivere con virtù, compassione e accettazione, valori che spiegano la forte coesione e la resilienza della comunità. La scala a sinistra della pagoda porta a una stanza in penombra, dove si trova una statua di Laozi. Cercate i simboli taoisti disseminati nel tempio: lo yin-yang, gli otto trigrammi (bagua), la zucca magica, il loto immortale e il nei jing tu, un dipinto che illustra l’alchimia praticata dagli allievi. L’ingresso è gratuito, ma una donazione per la manutenzione dei templi è sempre gradita.

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