12 esperienze da vivere a Marrakech

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Se amate scovare occasioni nei mercati, l'architettura, le spa e il benessere, il cibo, i luoghi ricchi di storia e cultura oppure l'arte contemporanea, allora avete scelto la meta giusta: Marrakech è un concentrato di tutte queste meraviglie. Con così tanta creatività e dinamismo tra cui scegliere, è facile sentirsi sopraffatti nella Città Rossa, soprattutto se il viaggio è breve. Ecco come vivere al meglio Marrakech.

Dai tour per buongustai alle residenze d’arte, scoprite il meglio di Marrakech con questa guida alle migliori cose da fare © Thomas Barwick / Getty
Dai tour per buongustai alle residenze d’arte, scoprite il meglio di Marrakech con questa guida alle migliori cose da fare © Thomas Barwick / Getty
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1. Rilassatevi negli hammam

La WA Spa, hammam e centro benessere ospitato nel palazzo Dar el Bacha, è l’ultima arrivata nella fiorente scena wellness della città, e quale modo migliore per iniziare un viaggio se non rinfrescarsi e rigenerarsi in una spa, in modo da essere carichi per tutte mille esplorazioni?

L’hammam e i trattamenti di bellezza sono un rituale secolare molto amato in Marocco, sia per purificare il corpo che per rilassare la mente. Iniziate con un bagno di vapore per aprire i pori e un massaggio con sapone nero all’olio d’oliva. A seguire, una vigorosa esfoliazione con un guanto chiamato kessa per rimuovere la pelle morta e un’applicazione di ghassoul, un’argilla ricca di minerali, per disintossicare e purificare la pelle prima della doccia finale. Aggiungete un massaggio rilassante, una nuotata al pomeriggio e un sonnellino a bordo della piscina sul rooftop per godervi la giornata di coccole perfetta.

La WA offre un’ampia scelta di trattamenti, tra cui un hammam detox che utilizza pelargonio e pompelmo, un trattamento idratante per il viso con olio di lavanda e argan, un massaggio riflessogeno per i piedi di 20 minuti e un massaggio rigenerante per tutto il corpo di 90 minuti. I trattamenti partono da 350 dirham.

Un tour gastronomico guidato alle bancarelle di street food di Djemaa El Fna © Dave G Kelly/Getty Images
Un tour gastronomico guidato alle bancarelle di street food di Djemaa El Fna © Dave G Kelly/Getty Images

2. Banchettate con un tour gastronomico itinerante

La cucina del Marocco è considerata una delle più buone al mondo, a ragion veduta! Grazie alle influenze berbere, arabe ed ebraiche, nonché francesi, spagnole e portoghesi di tempi più recenti, ai mix di erbe e spezie, agli aromi, alle tecniche antiche e alle innovazioni moderne, i diversi sapori e piatti sono semplicemente squisiti.

Per avere una panoramica generale, visitate il Musée D’art Culinaire, ma per passare all’azione, affidatevi alle guide locali e alla loro profonda conoscenza. Moroccan Food Adventures offre una varietà di tour diversi, da quelli rivolti ai fissati con il cibo che vogliono soffermarsi su ogni dettaglio del mercato notturno di Djemaa El Fna, a esplorazioni più leggere che uniscono il mangiare a laboratori artigianali. I prezzi partono da 300 dirham.

Consiglio pratico: se volete trasformare un’avventura culinaria come questa in una gita di un giorno, date un’occhiata al tour di Essaouria organizzato da Marocco Food Adventures. È una lunga giornata di 12 ore, ma include comodi trasporti privati, visite guidate a siti culturali e molto cibo.

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3. Immergetevi nella scena artistica contemporanea della città

Sede dell’annuale fiera d’arte 1-54, Marrakech è diventata ufficialmente il centro dell’arte contemporanea in Nord Africa. Per una città relativamente piccola, la portata e la quantità di gallerie da scoprire è a dir poco straordinaria.

Alcuni esempi: la Comptoire de Mines Galerie, che espone artisti marocchini contemporanei in un’antica villa art deco nel cuore di Gueliz, l’intima Galeries Siniya 28, che si concentra sulle opere dei maestri Art Naïf di Essaouira, ma espone anche artisti emergenti e spesso femminili. Con gli imperdibili anche i punti di riferimento da tempo affermati come il museo di arte contemporanea africana MACAAL e importanti residenze come la Montresso Art Foundation, si fa presto a riempire un intero fine settimana di arte.

Consiglio pratico: la fiera d’arte 1-54 si terrà dall’8 all’11 febbraio 2024 in due sedi chiave: La Mamounia e il nuovo spazio artistico DaDa. Questo è un periodo dell’anno in cui la città si riempie, quindi prenotate voli e alloggi con largo anticipo.

4. Ballate al tramonto al Cafe Clock

Il Cafe Clock funge da centro culturale per local, expat e turisti, offrendo attività che vanno dai corsi di lingua Darija alle lezioni di cucina, ma è frequentato soprattutto per gli eventi serali che fondono storytelling e concerti lasciando un ricordo indelebile di quello che è il vibrante spirito culturale di Marrakech.

Il giovedì, quando cala la notte, il cortile e il rooftop diventano un palcoscenico per abili narratori che trasportano gli ascoltatori indietro nel tempo con racconti radicati nell’eredità ancestrale del Marocco. Queste storie, tradotte simultaneamente in inglese, conducono gli ospiti in un affascinante viaggio nel folklore e nella storia del Paese. Il programma del resto della settimana offre concerti al tramonto che fondono musiche tradizionali e contemporanee accompagnate dal suono mistico dell’oud (uno strumento della famiglia del liuto), i suoni del Sahara piuttosto funky, serate della band femminile Houariyat ed esibizioni al tramonto di musica tradizionale gnawa la domenica.

Acquistate creazioni di artigiani locali © Mikadun/Shutterstock
Acquistate creazioni di artigiani locali © Mikadun/Shutterstock
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5. Visitate la miriade di studi di design di Sidi Ghanem

Gli studi di design di Sidi Ghanem incarnano una fusione di artigianato tradizionale marocchino e creatività contemporanea. Questa enclave di artigiani è un vivace punto di ritrovo per artisti, designer e artigiani. Ogni studio si dedica a un mix unico di artigianato locale ed estetica moderna, dalle ceramiche ai tessuti, dai mobili alla moda.

Visitate lo studio di LRNCE dove prendono vita molte delle sue ceramiche dipinte e degli oggetti da lei disegnati. Jajjah (114–116 QI Sidi Ghanem) è il nuovo showroom dell’artista pop marocchino Hassan Hajjaj. Questo spazio espositivo vende stampe, lanterne realizzate da scatolette di sardine e scatole di latta finemente decorate, oltre ad essere un ottimo posto per bere una tazza di tè. Atelier Landon è il sogno di ogni amante dell’art deco per l’illuminazione e l’hardware, mentre gli interni eclettici del ristorante e boutique Maison Sarayan sono degli spazi incredibili in cui passeggiare. Lo speciale del giovedì (involtino di aragosta allo zafferano) o il brunch del sabato meritano la visita.

Consiglio pratico: tornare da Sidi Ghanem è una faccenda piuttosto complessa, voi segnatevi il numero del taxi e chiamatelo circa 30 minuti prima di quando volete lasciare il quartiere (Google Translate potrà tornarvi utile), oppure fissate un orario e un punto di ritrovo in anticipo.

6. Fate affari nel miglior mercatino delle pulci del Paese

Bab el-Khemis si trova accanto alla porta settentrionale della medina ed è noto come sosta dei taxi e come uno dei migliori mercati delle pulci del Paese. Vivace "centro commerciale", occupa diversi isolati del quartiere e provvede ai bisogni sul fronte di lampade, mobili di seconda mano, porte e finestre antiche e qualsiasi altro oggetto vi venga in mente.

Come tutti a Marrakech sanno, ogni volta che uno degli hotel, ristoranti o residenze iconiche della città si appresta a rinnovare il mobilio, gran parte degli oggetti che riempiva i loro interni finirà qui, quindi tenete conto che potreste diventare i fortunati possessori di un set di tazzine d’argento da La Mamounia o la sedia che abbelliva lo studio di un illustre cittadino.

Consiglio pratico: il giovedì e la domenica sono i giorni migliori per venire al mercato e se avete tempo per fermarvi a chiacchierare con i venditori, probabilmente tornerete a casa con le tasche piene di ogni sorta di tesoro. 

7. Fate un giro in mongolfiera

Se volete regalarvi un’esperienza unica nella vita, svegliatevi presto per godervi la vista sensazionale del paesaggio urbano marocchino all’alba. Con le maestose cime delle montagne dell’Atlante a sud e le mutevoli dune del deserto di Agafay a ovest che circondano le case rosa e rosse dell’architettura iconica di Marrakech e un’alba che tinge tutto di strisce dorate e gialle, la mongolfiera è un’esperienza indimenticabile.

Se vi sentite spossati, fate colazione a bordo con un bicchiere di champagne. Diverse agenzie organizzano l’esperienza, ma Ciel d’Afrique è stata la prima e rimane una delle migliori, avendo fatto saliscendi sicuri e romantici per oltre 30 anni. I prezzi partono da 2400 dirham.

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8. Sognate ad occhi aperti a bordo piscina immersi in un uliveto

Volete sperimentare un fine settimana da local a Marrakech? Amato dalla gente del posto e dagli expat, il Beldi Country Club si trova a soli 10 minuti di auto dalla medina e offre ben sei piscine, due delle quali aperte al pubblico. Piscine di piastrelle nere, lunghe 40 metri e nascoste tra gli alberi di ulivi e roseti, danno una marcia in più alla classica giornata in piscina che avete in mente.

Avete voglia di un massaggio? Prenotatelo alla spa. Avete bisogno di un’attività per intrattenere i bambini? Iscriveteli a un corso di cucina o di ceramica. Nel frattempo, potete passeggiare nel souk in loco ammirando le creazioni in vetro soffiato a mano e le ceramiche, oltre a tessuti ricamati, tappeti, borse, cappelli, gioielli e pezzi di abbigliamento firmati da designer locali. Un pass giornaliero per la piscina con pranzo costa 440 dirham.

Alternativa: Farasha Farmhouse, a 30 minuti di auto da Marrakech, ha una piscina di circa 50 metri in mezzo di uliveti agli ulivi. Date un’occhiata al sito web per aggiornamenti sul calendario degli eventi, dai concerti intimi sul rooftop alle feste in piscina del fine settimana.

9. Scoprite la scena gastronomica contemporanea di Gueliz

Marrakech è una città che ama il cibo. Dal mercato notturno di Djemaa el Fna che vende di tutto, dagli spiedini di agnello alla griglia alla zuppa di lumache piccante, ai numerosi riad che servono piatti tipici deliziosi, non mancano le delizie per il palato. Ma che dire della new wave? Andate a Gueliz per scoprirlo.

Sahbi Sahbi è un ristorante gestito da donne progettato da Studio KO che serve il tipo di piatti marocchini di cui si legge ovunque, ma che sembrano introvabili. Plus 61 è un ristorante d’ispirazione australiana che serve piatti preparati con ingredienti freschi comprati al mercato e coltivati biologicamente. Petit Cornichon (27 Rue Moulay Ali) serve una magnifica côte de boeuf con patatine croccantissime. Cantine Mouton Noir (115 Rue Mohammed el Beqal) serve un eccellente brunch nel fine settimana con prelibatezze come uova tartufate. E il nuovo arrivato Petanque Social Club serve piatti da condividere con numerose opzioni vegetariane in un giardino profumato al gelsomino.

Consiglio pratico: la primavera e l’autunno sono i periodi migliori dell’anno per visitare Marrakech dal punto di vista del meteo, di conseguenza, la città è molto affollata. Viaggiate d’estate e potrete risparmiare sull’alloggio. Tenete conto che i giorni freddi dell’inverno sono spesso benedetti dal sole più luminoso dell’anno.

Prenotate i biglietti in anticipo per visitare il famoso Jardin Majorelle © Luca Rei / Alamy
Prenotate i biglietti in anticipo per visitare il famoso Jardin Majorelle © Luca Rei / Alamy
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10. Fate una passeggiata mattutina nel Jardin Majorelle

Progettati dal pittore paesaggista francese Jacques Majorelle nel 1922, questi giardini botanici sono popolati da un’ampia varietà di piante esotiche raccolte da tutto il mondo, circondate da vibranti strutture blu e gialle e placidi giochi d’acqua. Passeggiare nel suo labirinto di sentieri e terrazze è uno dei modi più rilassanti per immergersi nell’autentica cultura locale.

Il Museo Berbero in loco espone una collezione di oltre 600 gioielli, vestiti e oggetti per la casa raccolti da tutto il Paese. Nella boutique troverete una selezione unica di souvenir ispirati a questa tradizione, reinventati in audaci tagli e colori contemporanei. Il bar è un luogo incantevole dove fermarsi per un caffè o un succo di frutta, per la colazione o per il pranzo, prima di rimettersi in cammino per la prossima avventura.

Consiglio pratico: acquistate i biglietti online in anticipo per prenotare la visita. Essendo il sito più visitato del Marocco tende a sovraffolarsi, ma se beccate il primo slot delle 8:30, dovreste riuscire a visitarli in pace.

11. Guardate uno spettacolo di quotidianità mentre il sole tramonta su Djemaa el Fna

Mentre il sole cala su Marrakech, Djemaa el Fna si trasforma in un selvaggio ed esuberante teatro all’aperto di acrobati e cantastorie, con serpenti e artiste dell’henné da un lato e un vivace mercato notturno dall’altro. Accaparratevi un tavolo in uno dei numerosi bar (il Cafe Restaurant Argana più tradizionale o il Cafe Zeitoun più modaiolo regalano una vista favolosa) e osservate la piazza prendere vita.

Mentre il cielo si oscura, l’aria si riempie dell’aroma delle spezie e delle griglie. I proprietari di bancarelle dispongono con cura i loro prodotti, accendono le lanterne e iniziano a cucinare un banchetto di piatti tradizionali, che vanno dalle ciotole di harira (una zuppa nutriente a base di lenticchie, ceci e agnello), al ghoulal (zuppa piccante di lumache), alla testa di agnello, cervello e zampe, fino alla profumata tangia cotta nelle braci dell’hammam, alle salsicce merguez affumicate e alle melanzane fritte. Preparatevi a una masnada di gente, al fumo che entra negli occhi e a vivere una delle notti più allegre del viaggio.

Consiglio pratico: arrivate con largo anticipo se volete trovare posto a sedere per il tramonto. A volte si assiste a qualche scena da piazza assurda, sia da parte dei local che dei turisti. Quando decidete dove mangiare, seguite la gente del posto, perché sanno dove si sta più freschi.

12. Perdetevi nello sfarzoso Palazzo Bahia

Il Palazzo Bahia (significa "brillantezza" in arabo) testimonia l’amore degli aristocratici marocchini per lo sfarzo. Commissionato alla fine del XIX secolo dal Gran Visir Si Moussa, questo gioiello architettonico si è evoluto nel corso dei decenni sotto le abili mani di suo figlio e successore, Bou Ahmed, che ha chiamato i maestri artigiani di Fez per decorarne le leggendarie stanze.

Il vasto complesso presenta un incantevole spettacolo di mosaici vibranti, soffitti in legno finemente intagliati, elaborati stucchi e giardini profumati. Seguite i labirintici corridoi per raggiungere i cortili di marmo baciati dal sole. Ogni spazio racconta una storia di gerarchia e intimità, potere e prestigio e offre uno sguardo sul ricco patrimonio culturale della città e sullo splendore di un’epoca passata.

Deviazione: accanto al palazzo si trova Mellah (quartiere ebraico). Tra il XVI e il XX secolo, questa era la sede di una delle più grandi comunità ebraiche del Marocco, con una popolazione di circa 30.000 persone e 30 sinagoghe. Oggi ne rimangono solo due, Negidim e Lazama, entrambi visitabili. Poiché è un quartiere poco turistico, i souk qui sono tra i migliori della città per fare scorta di spezie, rimedi erboristici e trattamenti per l’hammam.


Questo articolo è stato pubblicato per la prima volta a marzo 2020 e aggiornato a novembre 2023

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Pubblicato nel

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