I gabbiani di Venezia vengono allontanati dai turisti con un metodo bizzarro

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Mentre ci si prepara alla stagione che dovrà rilanciare le mete turistiche più famose del mondo per farle tornare ai fasti pre-pandemici, una news in arrivo da Venezia (c'entrano dei gabbiani, delle pistole ad acqua e dei ristoratori infastiditi) apre nuove scenari su quanto natura e civiltà possano - e debbano - convivere.

Venezia contro i gabbiani
La guerra contro i gabbiani è accesa a Venezia ©Evgenii Iaroshevskii/Shutterstock
Pubblicità

Il titolo dell’articolo del Guardian su questa news bizzarra in arrivo da Venezia non promette scenari pacifici: Venice hotel guests issued with water pistols to shoot gulls, ha titolato infatti il quotidiano, poi ripreso in tutto il mondo. Significa Gli ospiti degli hotel di Venezia hanno ricevuto in dotazione pistole ad acqua per sparare ai gabbiani: in realtà il Guardian ha estrapolato solo una delle tante tecniche che, negli anni, i commercianti veneziani hanno dovuto mettere in pratica per allontanare i gabbiani dai tavoli all’aperto.

L’AVA, Associazione veneziana degli albergatori della Laguna, ha fatto sapere che la convivenza con le 500 coppie di gabbiani che popolano indisturbati i tetti di Venezia è giunta al capolinea. Sporcano, assalgono e si riproducono indisturbati: se prima della pandemia solo 24 coppie di gabbiani viveva in città, oggi i numeri hanno raggiunto vette ingestibili.

Le pistole ad acqua sono una trovata economica per tenerli alla larga dai tavoli, ha detto sempre al Guardian Paolo Lorenzini del Gritti Palace and Hotel Monaco & Grand Canal, prima che i gabbiani si fiondino sui resti di cibo. Non c’è nemmeno bisogno di usarle per davvero, ovvero di sparare contro di loro: basta posizionarle strategicamente e bene in vista accanto al succo di frutta o allo spritz per allontanare i gabbiani che volteggiano sulla testa (pare). Ma, come un altro commerciante della Laguna ha specificato invece a Repubblica, le pistole ad acqua scacciano sì i gabbiani ma non i bambini, che dalle potenzialità ludiche dell’attrezzo sono attirati indissolubilmente. Insomma, la scelta è tra accogliere turisti da tutto il mondo in un ambiente sicuro e igienicamente sostenibile, oppure circondarli di creature schiamazzanti che si rincorrono sparando getti d’acqua su chiunque capiti loro a tiro.

Leggi anche:

I gabbiani sono una specie protetta, dunque non possono essere in alcun modo eliminati. La convivenza sembra, dunque, necessaria. C’è chi usa aquiloni a forma di falco - temutissimi dai gabbiani - chi invece si avvale di falchi veri per tenerli a bada, oppure di dissuasori per impedire la nidificazione nei palazzi residenziali. Più economico è l’aglio, odore odiatissimo dai gabbiani, che li tiene a distanza dai resti di aperitivi e colazioni dei turisti quando questi si sono alzati dai tavolini dei locali della città. C’è da chiedersi se la stessa fragranza non tenga lontani anche i visitatori: un rischio possibile, ovviamente, di cui bisogna capire il prezzo in termini di costi e benefici.

L’AVA, intanto, ha deciso di offrire ai suoi assistiti un corso di formazione per individuare teorie e tecniche di allontanamento dei gabbiani: un training di sopravvivenza, insomma, per capire, anche a livello psicologico, come si muovono questi uccelli di mare furbi, intelligenti e affamati.

Pubblicità

Leggi anche:

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Veneto Venezia
Condividi questo articolo
Pubblicità