Tre isole da visitare a Pasqua
L’animale totemico della Pasqua è il coniglio. Inseguitelo sull'isola giapponese abitata da coniglietti, oppure spingetevi fino alle Bahamas per scoprire l'isola delle uova che affascinò Colombo. La messa pasquale più variopinta? Mescola tradizioni cattoliche e polinesiane, a Rapa Nui. Ecco le migliori isole dove volare nel periodo di Pasqua.
Sull’isola dei conigli in Giappone
L'isola di Okunoshima, a poche miglia al largo di Takehara, in Giappone, ha dei simpatici abitanti pelosi che le hanno valso il soprannome di Usagi Jima, ovvero l'isola dei Conigli. Qui un migliaio di coniglietti si sono riprodotti, colonizzandola durante la Seconda guerra mondiale, e furono usati come cavie per sperimentare le armi chimiche sviluppate dall'esercito giapponese: sull'isola potete visitare lo storico deposito, oggi divenuto un museo. Un'altra leggenda narra che negli anni Settanta dei bambini liberarono alcuni conigli che, in assenza di predatori naturali, hanno proliferato indisturbati. Se intendete visitarla potete inserirla nel vostro itinerario toccando anche la vicina Hiroshima o salpando per le isole del piccolo arcipelago.
Dalla piattaforma panoramica di Okunoshima ammirate tutta la baia con le sue isolette affioranti e una vista notevole sull'isola dei Conigli, che si staglia proprio di fronte a voi. Per raggiungerla prendete il traghetto da Tadanoumi, che in circa 15 minuti vi porterà sull'isola e controllate bene sul biglietto da quale molo dovrete ripartire, perché spesso cambia. Portate con voi dei pezzettini di cavolo, mela o carota da offrire ai coniglietti, o in alternativa potrete acquistare dei bocconcini direttamente sull'isola. Approfittate della bella giornata per fare un'escursione a piedi o in bicicletta verso la parte sud dell'isola, dove si trova il faro e una spiaggia incantevole. Se intendete pernottare avete due opzioni: dormire nell'unico hotel presente sull'isola, l'Holiday Village, nell'entroterra, oppure nel campeggio affacciato sul mare.
Egg Island, la prima terra toccata da Colombo?
Egg Island nelle Bahamas è un'isoletta di appena 800 metri quadri nell'estremo nord dell'arcipelago di Eleuthera. L'origine del suo nome è incerta: pare che gli abitanti delle isole vicine allevassero qui dei polli e sbarcassero sull'isola a raccogliere le uova, o che gli uccelli endemici di questa zona venissero a nidificare e deporre le loro uova in tutta tranquillità, prima che arrivassero le capre a rovinare tutto. Un altro aneddoto è legato all'uovo più famoso della storia, ovvero quello di Colombo: pare che sia stato proprio lui a scoprirla il 12 ottobre del 1942 e potrebbe addirittura essere stata la prima terraferma in cui l'esploratore mise piede durante il suo lungo viaggio alla scoperta del Nuovo Mondo, anziché la vicina San Salvador.
Il suo reef è protetto da una baia circolare da cartolina. Se siete appassionati di immersioni attorno all'isola trovate relitti magnifici: il più famoso è quello dell'Arimoroa, un cargo libanese che si è inabissato qui nel 1970, in seguito a un incendio scoppiato a bordo. Attorno alle sue rovine vivono colonie di centinaia di pesci angelo grici, pastinache e variopinti pesci pappagallo. La raggiungete con le imbarcazioni private che organizzano tour di Eleuthera da qualsiasi isola dell'arcipelago. Una visita è d'obbligo se soggiornate nella vicina Royal Island.
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Messa e barbecue sull'Isola di Pasqua
L’Isola di Pasqua prende il suo nome dal giorno in cui l’esploratore olandese Jacob Roggeveen la scoprì, nel 1722. È una delle isole più remote del mondo, situata 3.763 chilometri al largo delle coste del Cile, nell'Oceano Pacifico. Se vi state chiedendo come si celebra la Pasqua all'ombra delle statue dei moai, vi consigliamo di leggere il reportage della travel blogger ungherese Eva Kisgyorgy che l'ha visitato proprio durante il periodo pasquale. Come lei potete partecipare alla messa, in cui il pastore vestito di bianco, con una corona di fiori al collo e un copricapo di piume, accompagnato da un coro di chitarre e mandolini, celebrerà la messa pasquale su un altare floreale, circondato da un offertorio variopinto di frutta e conchiglie.
Dopodiché potrete unirvi ai festeggiamenti dei circa cinquemila abitanti dell'isola, in un mega picnic che parte dal braciere a cielo aperto, creato con pietre laviche e foglie di banano, dove vengono cotti prosciutti, maialetti e patate dolci, serviti poi nella stagnola come porzioni take away, da consumare a casa propria, in giardino o sulla spiaggia. Il modo più rapido per raggiungerla è arrivare con un volo diretto da Santiago del Cile o da Tahiti. Fanno scalo qui alcune crociere per la Polinesia o, se volete vivere un'avventura unica, imbarcatevi sulla nave della Marina Militare Cilena che parte da Valparaiso, se trovate posto nelle poche cabine destinate ai turisti. In questo caso una settimana di ferie non vi basterà di certo.