Viaggi di primavera 2019: dove andare a Pasqua e per i ponti di 25 aprile e del 1 maggio
Viaggi di primavera: nel 2019 sbocciano le occasioni per partire. Che si tratti di fughe vicine in quei luoghi che avreste sempre voluto visitare ma non trovate mai il momento adatto, o che sia quel viaggio che sognate da tempo ma che in alta stagione non sarebbe la stessa cosa; che scegliate i giorni a grappoli o che li raggruppiate tutti per una grande fuga, ecco cinque destinazioni dove andare a Pasqua, o per sfruttare al meglio i ponti del 25 aprile (Festa della Liberazione) e del 1 maggio (Festa del Lavoro).
1. In Europa: le isole del Golfo Saronico, Grecia
Non troppo lontane da Atene, le isole del Golfo Saronico consentono di immergersi nella vita isolana senza affrontare lunghi spostamenti e sono quindi perfette per un soggiorno breve. Ognuna ha un’atmosfera e una cultura inconfondibili: si può spaziare tra siti archeologici, località balneari, magnifici edifici storici e fughe nella natura.
Le isole
Egina vanta uno spettacolare tempio dorico e i resti di un villaggio bizantino, mentre la vicina Angístri, con le sue meravigliose pinete, al di fuori dei mesi estivi è un’oasi di pace e tranquillità. Più a sud, Póros presenta un entroterra boscoso ed è situata a poche centinaia di metri dal Peloponneso. Considerata la gemma dell’arcipelago, Hýdra è una splendida isola priva di veicoli a motore, con una serie di case in pietra ben restaurate sopra al porto ricco di storia. L’isola più meridionale, Spétses, è pervasa dal profumo dei pini e ha una gloriosa storia marinara, graziose residenze e numerose piccole insenature a pochi minuti dal Peloponneso.
Cosa fare e cosa vedere
• Hýdra Passare dallo splendido porto con i suoi magnifici musei e la gente elegante ai sentieri deserti dell’isola e i tantissimi scogli da cui ci si può tuffare.
• Egina Immergersi nella storia antica dell’isola, visitando il Tempio di Afaia e la Paleóhora di epoca bizantina, seguiti da un cocktail in riva al mare.
• Spétses Gustare deliziose specialità locali negli eccellenti ristoranti, ripercorrere la storia della regione nei musei di Spétses Città e raggiungere scintillanti calette percorrendo in bici il perimetro dell’isola.
• Angístri Fuggire dal trambusto, specie in bassa stagione, quando le spiagge sono più tranquille.
• Póros Esplorare l’entroterra boscoso dell’isola, un’autentica oasi di pace, i caffè che si allineano lungo il molo del porto e le tavernai a conduzione familiare.
Perché ora Le isole si risvegliano dopo l’inverno e nel periodo pasquale si riempiono di fiori.
2. In Italia: la Sicilia centrale
Lo sconosciuto e poco popolato entroterra siciliano, benché lontano dal mare e dalle spiagge della Sicilia da vedere, è un luogo aspro e bellissimo, un paesaggio senza tempo fatto di silenzi, picchi arsi dal sole, villaggi di pietra grigia e valli dimenticate, dove le tradizioni sono ancora molto sentite e la vita segue un ritmo pacato, in armonia con la natura. Si tratta dunque di una zona che invoglia a riscoprire i piaceri semplici, tra lunghi pranzi, passeggiate nei borghi collinari e panorami ondulati. Tra l’altro, la varietà paesaggistica è sorprendente: nello spazio di un attimo si passa da dolci colline che ricordano la Toscana a macchie di eucalipti che evocano l’Australia.
Questi paesaggi custodiscono le vestigia di diverse culture: santuari greci spazzati dal vento, chiese normanne bruciate dal sole e affreschi barocchi. Nella Villa Romana del Casale troverete i mosaici romani più importanti del mondo, nella piccola Morgantina una statua ellenica che è stata al centro di una lunga vicenda giudiziaria e diplomatica, a Caltagirone ceramiche fra le più apprezzate d’Italia: tutte piacevoli sorprese.
Cosa fare e cosa vedere
• Villa Romana del Casale Ammirare i più pregevoli mosaici esistenti al mondo, frutto della straordinaria maestria degli antichi romani.
• Caltagirone Salire la scalinata più spettacolare della Sicilia, quella di Santa Maria del Monte, e fare shopping nei negozi che vendono le famose ceramiche.
• Morgantina Rilassarsi nella piazza centrale, con i gradini dove un tempo discutevano, cospiravano e chiacchieravano gli antichi greci.
• Piazza Armerina Perdersi in un labirinto di suggestive viuzze ed eclettici musei.
• Enna. Visitare l’insolita cattedrale, il castello lombardo e i panorami mozzafiato nella città più vivace della Sicilia centrale.
• Calascibetta Farsi assordare dalla tranquillità di questo borgo collinare, con viuzze color torrone tutte da scoprire.
Perché ora La primavera è perfetta per le escursioni, i fiori e i prodotti locali.
3. Africa: Fès, Meknès e il Medio Atlante, Marocco
In questa regione del Marocco, i piccoli villaggi e i sentieri montani offrono un affascinante contrappunto alle città imperiali e alle antiche rovine. Le fertili pianure del nord sono state per secoli il granaio del paese; ai romani, che hanno lasciato in eredità le rovine di Volubilis, seguirono le dinastie musulmane che diedero vita a Fès, la cui medina con gli stretti vicoli è un autentico caleidoscopio sensoriale. Meknès, antica capitale imperiale, vanta una medina più piccola ma suggestiva, e gli epici resti del regno di Moulay Ismail. Nelle vicinanze, la città santa di Moulay Idriss, meta di pellegrinaggi e per secoli vietata ai non musulmani, esercita una forte attrattiva mistica, ma resta fuori dagli itinerari più battuti.
A sud si profila il Medio Atlante, il regno delle bertucce: la zona ideale per tranquille passeggiate e picnic nella foresta. Oltre le montagne si iniziano a vedere le caratteristiche kasbah del sud, segno che il deserto non è lontano.
Cosa fare e cosa vedere
• Fès Perdersi nel labirinto della medina, tra souq e souvenir, e i suoni sublimi al Festival di Musica Sacra.
• Volubilis Fare un viaggio nel tempo tra le più belle rovine romane del Marocco, abbellite da stupendi mosaici.
• Meknès Farsi ammaliare dall’imponente architettura imperiale che ha caratterizzato il regno di Moulay Ismail.
• Moulay Idriss Concedersi un pellegrinaggio di un giorno e una notte in questa città di grande rilevanza religiosa.
• Parco Nazionale di Ifrane Fare un’escursione a piedi nei Monti del Medio Atlante tra Ifrane e Azrou, per osservare le bertucce.
• Bhalil Passare la notte in una grotta trogloditica in questo villaggio di montagna celebre per le caverne.
Perché ora Per il magnifico clima primaverile e i mercati pervasi dal profumo d’arancio; è il periodo migliore per visitare Volubilis.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
4. Oltreoceano: Bariloche e Regione dei Laghi, Argentina
La Regione dei Laghi, una delle principali destinazioni turistiche argentine, offre scenari naturali fra i più spettacolari del paese. Qui potrete sciare, pescare, arrampicarvi, fare escursioni e, semplicemente, godervi i freschi paesaggi creati dalle immense foreste e dai laghi di origine glaciale del parco nazionale più vasto dell’Argentina.
I siti paleontologici e le aziende vinicole nelle immediate vicinanze della città di Neuquén meritano una deviazione durante il viaggio; molto più a sud sorge la città balneare di Bariloche, con una posizione da cartolina sulle sponde del Lago Nahuel Huapi.
Allontanarsi dalla folla è semplice. I villaggi lacustri di Villa Traful e San Martín de los Andes sono molto frequentati in estate, ma deliziosamente tranquilli per il resto dell’anno. A nord, Chos Malal è un’ottima base per esplorare i vulcani, le lagune e le fonti termali nei dintorni.
Cosa fare e cosa vedere
• Parque Nacional Lanín Salire in cima al vulcano più pittoresco della Regione dei Laghi o fare escursioni tra laghi incontaminati e foreste di pehuén.
• Bariloche Gustare una delle cucine migliori della regione e andare in barca a vela sul magnifico Lago Nahuel Huapi.
• Parque Nacional Nahuel Huapi Cimentarsi in uno dei trekking più belli della regione.
• Ruta de los Siete Lagos Attraversare in auto lungo la leggendaria RN 40, tra laghi alpini e foreste di pehuén.
• El Bolsón Godere delle escursioni a piedi e in bicicletta e dell’ottima birra in questa città, ex regno hippy.
• Neuquén Mettersi sulle orme dei dinosauri e assaggiare i migliori vini della regione.
• San Martín de los Andes Circondarsi degli splendidi scenari lacustri, tra avventure all’aperto e ottimo cibo.
Perché ora Perché è il periodo ideale, con giornate calde e notti fresche.
5. In oriente: Vietnam settentrionale
Per i panorami: la regione del Vietnam famosa per gli orizzonti sconfinati, le montagne frastagliate, le risaie a terrazza che tappezzano i versanti collinari e le formazioni carsiche. I picchi calcarei che caratterizzano i paesaggi marini della Baia di Halong sono la meta turistica per eccellenza, ma la morfologia carsica continua anche nell’entroterra, dai grandi Laghi di Ba Be alle cime di Ha Giang, fino alle alture sempreverdi degli altopiani nord-occidentali.
Non c’è però solo la natura: il Vietnam settentrionale ha un caleidoscopio di culture altrettanto diversificato. Cuore della cultura delle tribù di montagna, i villaggi alla periferia di Sapa si sviluppano in un mosaico di risaie, mentre i brulicanti mercati sugli altopiani sono un turbinio di colori, tra i copricapo scarlatti degli dzao e le stoffe indaco dei hmong neri.
Cosa fare e cosa vedere
• Baia di Halong Avventurarsi in kayak tra formazioni carsiche, lagune e grotte nascoste.
• Provincia di Ha Giang Scoprire un epico viaggio su strada lungo percorsi tortuosi tra passi di montagna mozzafiato.
• Isola di Cat Ba Attraccare nel fulcro delle attività avventurose nel Vietnam settentrionale.
• Bac Ha Fare un trekking tra paesaggi lussureggianti e villaggi tribali per conoscere il volto meno noto del Nord.
• Isola di Co To Rilassarsi sulle spiagge di sabbia bianca con i turisti locali.
• Parco Nazionale di Ba Be Specchiarsi nelle placide acque lacustri, con gruppi di villaggi lungo le sponde e imponenti vette sullo sfondo.
• Sapa Fare escursioni a piedi avvolti nella suggestiva foschia fino ai vicini villaggi delle tribù di montagna.
• Mai Chau Godere del contrasto con la confusione di Hanoi, del rigenerante mosaico di tonalità verdi delle risaie.
Perché ora I mesi che precedono l’alta stagione hanno tante giornate di sole, ma ancora pochi turisti.