Le Cinque Terre liguri splendono in "Luca", il nuovo film della Pixar
L'Italia splende sotto il sole ligure in quel pezzo di costa che fa da culla alle Cinque Terre. Lo fa in una versione inaspettata e piena di colori: quella di film d'animazione. La Disney Pixar, sotto la sapiente guida dello storyboarder genovese Enrico Casarosa che a 20 anni si è trasferito a New York e oggi è diventato uno dei pilastri della casa di produzione, ha deciso di puntare tutto sui gioielli italiani. Raccontando una storia di amicizia e inclusione che può dare una mano anche al turismo di quei borghi marinari duramente colpiti dalla crisi pandemica.
Il primo trailer del film Luca della Pixar, in uscita a giugno 2021 (in sala, si spera) ha acceso l’attenzione non soltanto dei bambini, che sono il target di riferimento della Disney e delle sue aziende partner da decenni. Gli adulti - noi compresi - hanno guardato a bocca aperta i disegni, la resa di colori e dell’animazione dell’ultimo sforzo della casa di produzione guidata dalla mano di Enrico Casarosa. Genovese trapiantato a New York dove è diventato una regista di punta di prodotti audiovisivi di alto livello, Casarosa nel suo Luca ha messo in scena la sua, di infanzia, vissuta tra le onde delle Cinque Terre e i colori della sua Genova. Oggi può raccontarla col suo lavoro, in un progetto che definire atteso da pubblico e critica è davvero poco.
Il cuore del trailer di Luca sono appunto le Cinque Terre, dove la storia di Luca e del suo amico Alberto è ambientata. Come ha raccontato lo stesso Casarosa a D23, magazine del club di appassionati della Disney, l’Italia non è mai uscita dal suo cuore. E come tutti gli expat cerca di tornare appena può per trovare i parenti, rimasti in terra ligure. Per la realizzazione di Luca, lui e il suo team sono approdati diverse volte nei borghi delle Cinque Terre: mare, spiagge, cibo sono stati gli ingredienti di questi viaggi di lavoro. Obiettivo: scoprire i segreti dei borghi, i misteri del mondo subacqueo, le tradizioni ancestrali che si tramandano da nonno a nipote, da secoli. Le stesse che vibrano nella trama del film, che racconta sì di un’amicizia estiva tra due ragazzi ma anche del loro segreto nascosto tra gli splendidi fondali del mar Ligure. "Per me era fondamentale che tutti capissero l’atmosfera di questi posti", ha detto Enrico Casarosa. "La luce, i dettagli. C’è così tanta storia dietro".
Le Cinque Terre di "Luca", tra memorie e leggende
In un anno che ha oscurato il turismo, che ci ha costretti a cambiare le modalità e l’idea stessa di viaggio, che ha gettato nella crisi più profonda chi lavora nel settore, sentire parlare di Italia come meta da sogno fa bene al cuore. I borghi delle Cinque Terre - sono Manarola, Vernazza, Riomaggiore, Corniglia, Monterosso - si susseguono nel trailer di Luca così come dal finestrino del treno che collega questo pezzo di costa di Levante, lunga poco più di 10 chilometri.
Cinque Terre, spiagge, leggende, borghi da scoprire
Enrico Casarosa ha creato un piccolo capolavoro dell’animazione, questo si percepisce già dal trailer - o forse siamo più coinvolti, perché si parla di Italia? - ed essendo nato e cresciuto nei luoghi che racconta ha eliminato il fattore stereotipo che rimane sempre dietro l’angolo quando si cerca di raccontare il Belpaese. Magari una qualche eco di questi cliché è rimasta, tra lambrette e signore anziane con lo scialle in testa e lo sguardo torvo. Ci sarà tempo per analizzare in che misura abbia distorto l’immagine della Penisola: quel che abbiamo addosso ora è la voglia di scoprire le Cinque Terre, proprio come fanno Alberto e Luca del film che in realtà sono creature marine ma sotto sotto vogliono vivere la "bella vita all’italiana" come bambini normali.
Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.
In un frame del trailer di "Luca" sembra essere stata ricostruita fedelmente la spiaggia di Vernazza, a suo agio sulla sua scogliera, circondata dalle facciate delle case colorate. O forse il paese che Luca e Alberto vogliono esplorare è un po’ la somma di tutte le bellezze della zona. Non facile condensarlo in un unico luogo mitologico, ma necessario per esigenze di copione. Come gli altri borghi delle Cinque Terre, anche questo villaggio fortificato di cui si hanno notizie sin dal 1080 fa parte dell’Area Marina Protetta e di un Parco Nazionale che si snoda tra santuari e sentieri, panorami mozzafiato e scorci. Nella mappa delle Cinque Terre, i borghi patrimonio dell’Unesco che la compongono punteggiano un percorso pieno di colori e profumi. Da godersi rigorosamente a bocca e cuore aperto, come fanno i due piccoli protagonisti del film della Pixar.
Cosa vedere alle Cinque Terre
Il vero segreto dei paesi delle Cinque Terre - quello che Casarosa ha cercato di far cogliere ai suoi colleghi americani - non si può scoprire se non immergendosi tra le loro vie strette, magari prendendo il sole nei lembi di spiaggia che sembrano incastonati tra speroni di roccia. Oppure percorrendo la Via dell’Amore, che da Riomaggiore approda a Manarola, dove attende il vecchio mulino finemente restaurato, piccolo gioiello antico riportato agli antichi fasti. Corniglia la si raggiunge salendo la Lardarina, come con quasi 400 gradini è pronta a mettere alla prova anche gli hikers più esperti. La fatica però è ripagata quando si arriva in cima, tra i vicoli stretti che puntano sullo Spiaggione di ciottoli che incornicia il tratto di mare del borgo, uno dei più suggestivi e caratteristici.
Tra le spiagge delle Cinque Terre, quella di Monterosso al Mare è decisamente la più grande e la più attrezzata. E se è vero che "Luca" della Pixar ha il grande e oneroso compito di raccontare le magie che avvengono sotto il cielo Ligure, se è vero che la natura si è spesso rivoltata contro questi luoghi distruggendo i lati della loro anima più intimi, non potrà che far bene, alle Cinque Terre, diventare protagonista di un prodotto audiovisivo così atteso e di impatto. Un blockbuster, forse, che avrà (si spera) le sue ripercussioni sull’onda turistica della seconda estate col Covid-19. In una cosa è già riuscito il trailer: farci tornare la voglia di viaggiare come e più di prima, alla scoperta di perle italiane che abbiamo dato per scontate per troppo tempo. E di cui abbiamo riscoperto il valore solo quando abbiamo perso la libertà di visitarle quando e come ci pareva.