Esperienze al sapore di mare da vivere tra Genova e il Tigullio
Da sempre al centro di storia, cultura e canti popolari, Genova cattura gli occhi con i palazzi antichi della Città Vecchia e il riflesso del sole sul mare al Porto Antico, a spasso tra i moli. Musei, parchi, giardini e attrazioni imperdibili fanno il resto per riscoprire, visita dopo visita, l'anima salata della città. Fuori dai confini di Genova c'è il Golfo del Tigullio a completare l'itinerario paesaggistico con i suoi villaggi di pescatori, i borghi medioevali a picco sul mare e i porti chic. Nella riviera di Levante il tempo subisce una trasformazione: da un lato sembra essersi fermato, dall'altro scorre veloce come il flusso dei turisti che la visita ogni anno. Magie della Liguria e del turbine di esperienze che regala al sapore di focaccia, pesto e salsedine.
C’è un incantesimo che si ripete incessante a ogni passaggio per Genova, ed è la voglia di conoscerla più a fondo in ogni suo caruggio, in ogni incrocio tra i palazzi della Città Vecchia, in ogni attracco sul molo del porto e sì, anche in ogni piatto di pasta al pesto. Una magia che, anche se la città la conoscete bene, torna imperterrita a far visita ogni volta che ci mettete piede, come una stregoneria, o un canto di sirena. Passato e presente si mescolano a Genova nelle sue strade antiche, tra le voci dei locali che parlano le lingue del mondo, nelle attrazioni più amate della Liguria (e dell’Italia) tutta. La loro eco risuona ancora, immortale, nelle parole di Fabrizio De Andrè che per anni ne ha cantato segreti e peccati. E volendo allontanarsi dagli scogli blasonati delle Cinque Terre o dai borghi liguri romantici e più sconosciuti, è il Golfo del Tigullio a riservare le sorprese più incredibili a chi ama le vecchie storie di mare, la natura selvaggia, le vedute a picco sul mare e le case color pastello. Da Genova a Camogli fino a Recco e ritorno, qui ci sono le esperienze più belle da fare nella zona. Senza dimenticare un salto a Portofino dove, oltre i lussi sfrenati dei suoi yacht, si intravede ancora l’anima marinara dei suoi albori.
Esperienze da fare a Genova e nel Tigullio
Un salto in fondo al mare all’Acquario di Genova
Si può dire Genova senza pensare al suo Acquario? Impossibile: è una delle attrazioni più amate. Dal 1992, anno della sua inaugurazione, l’Acquario di Genova è ancora uno dei più grandi d’Europa. 27 mila metri quadri, 70 vasche di pesci colorati che nuotano con meduse, stelle marine e murene.
Informazioni sul sito dell’Acquario di Genova
Scoprire chi riposa nel cimitero di Staglieno
Fuori dal centro storico c’è il Cimitero Monumentale di Genova che Hemingway definì "una meraviglia del mondo" e che Mark Twain preferiva ai fasti di via Garibaldi. Da Mazzini a De Andrè, qui riposano i grandi nomi che hanno amato questa terra: dal nucleo originario del cimitero ideato da Carlo Barabino nel 1835 parte un itinerario tra tombe maestose e stili architettonici in cui perdersi e ritrovarsi sono quasi la stessa cosa. Ma per evitare la prima opzione, meglio scaricare la mappa dal sito ufficiale.
Informazioni sul sito dedicato del Cimitero di Staglieno
Passeggiata tra i moli
Da sempre è la porta d’ingresso di Genova, biglietto da visita che racconta secoli di storia. Dal 1992 il Porto Antico di Genova è anche cuore di cultura, movida e relax col suo parco urbano tutto dedicato al mare (o quasi). Nella passeggiata lungo il profilo della città incontrerete Galata - il Museo del Mare che con la ricostruzione di una galea del XVII secolo, il piroscafo e il sottomarino oltre che gli incredibili reperti archeologici marini delle sue sale dà un assaggio della vita tra i flutti. L’itinerario tra i moli di circa 1 chilometro che va da Arena del Mare a Isola delle Chiatte regala una passeggiata a pochi metri dall’acqua, dall’altro lo skyline della città. Imperdibile di giorno e di sera.
Genova dall’alto
Genova si vive da dentro, impossibile il contrario. Devi camminarci in mezzo per capirla quel tanto che basta per amarla e in ogni caso mancherebbe sempre un pezzo per scoprirla del tutto. Ma c’è un itinerario che invece permette di ammirarla dall’alto: ci si avventura nel Parco Urbano delle Mura e dei Forti alla scoperta delle fortificazioni che per secoli l’hanno protetta e di un panorama totalmente inedito. Si prende la ferrovia a scartamento ridotto Genova – Casella per arrivare alla Stazione Campi, in un percorso di 8 chilometri che sfiora mura e bastioni e sfida i tornanti dal Forte Diamante al Forte Fratello Minore, fino a Righi dove la funicolare aspetta per riportarvi nella pancia della città.
Alla scoperta del Tigullio
Nervi, porta del Levante
Difficile staccarsi di dosso il fascino di Nervi, ultimo avamposto cittadino prima dei borghi della riviera di Levante che popolano il Golfo del Tigullio. Il sapore bella epoque a ricordo del periodo in cui fu meta della borghesia più cool d’Europa resiste ancora, mescolata al rumore delle reti che i pescatori calano in mare della sua anima marinara più verace. Nervi è una boccata d’aria fresca dal caos genovese: tra parchi e ville merita una visita lunga almeno un giorno. Da concludere ovviamente sulla amatissima Passeggiata Anita Garibaldi.
A caccia di spiagge libere
Se andate a caccia di un po’ di relax dopo tanto passeggiare, le spiagge libere liguri di questo versante sono meta imprescindibile. A pochi passi dal porticciolo di Nervi c’è Caprafico; la passeggiata Anita Garibaldi sbuca nel villaggio di Sant’Ilario con la caletta di Capolungo, luogo suggestivo a cui neanche De Andrè era riuscito a resistere. Anche la spiaggia di Sori merita un passaggio così come la Scogliera di Pontetto a Pieve Ligure. Gli amanti degli scogli invece troveranno pace e tranquillità nella spiaggia di Bordigotto a Recco.
Gita a Camogli
Le sue case baciate dal mare, Castel Dragone che guarda l’acqua dal Medioevo e l’Isola che divide la spiaggia pubblica dal porticciolo di Camogli sono indimenticabili. Per non parlare dei colori della case di questo borgo che una volta, si dice, servivano da mappa ai marinai per riconoscere la propria a colpo d’occhio. Da San Rocco di Camogli a San Fruttuoso e l’Abbazia sono 6 chilometri: l’itinerario non è semplice ma è talmente spettacolare da valere la fatica.
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La dolce vita di Portofino (dall’alto)
Ha un’anima glamour che non le si scolla di dosso e piace a tutti. La sua Piazzetta ne ha viste di ogni e di storie ne potrebbe raccontare all’infinito. Però dal sagrato della chiesa di San Giorgio, dopo una salita a picco sul borgo dal Molo Umberto I, Portofino si svela per quella che è: un non-luogo sospeso tra cielo e mare. Da qui, il brusio della folla, i locali affollati, la ricchezza delle barche ormeggiate nel porto sono solo parte di un’opera d’arte che si osserva dall’alto come spettatori disinteressati e incantati davanti a un piccolo capolavoro.