
Il Titicaca, il luogo di nascita del sole secondo la mitologia andina, è il lago più grande del Sud America e il bacino d’acqua navigabile più alto del mondo, situato a un’altitudine in cui cieli azzurrissimi si alternano a notti gelide. Affascinante e per molti versi singolare, questo lago dalle acque di un profondo blu è da sempre la culla delle culture degli altopiani.
Prima degli incas, qui vissero pukara, tiwanaku e colla. Oggi la regione è un mosaico di cattedrali in rovina, desolati altopiani e campi a scacchiera che si stendono sotto l’imponente sfondo delle Ande. In questo mondo a sé, l’agricoltura è ancora completamente manuale. I
campesinos
(contadini) portano sandali fatti con gomma di pneumatici riciclata, le donne lavorano nei campi indossando ampie sottane e cappelli a bombetta, e i lama sono docili come animali domestici.
Per quanto possa apparire austera a prima vista, la regione è nota per le coinvolgenti feste tradizionali, in cui processioni in costume e bande di ottoni danno vita a un’euforia collettiva che dura per giorni.