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Marche

10 cose da vedere per il vostro primo viaggio nelle Marche

8 minuti di lettura

Ormai tutti sanno che le Marche sono un concentrato di bellezza capace di far stropicciare gli occhi: eleganti città punteggiate da sontuosi palazzi rinascimentali, per non parlare dei piccoli borghi che si ergono in cima a tondeggianti colline. E poi i vitali centri costieri bagnati da un mare calmo e sicuro, musei ricchissimi, chiese, abbazie, monasteri e oratori densi di opere d’arte fanno che questa regione, piccola e raccolta tra gli Appennini e l’Adriatico, una splendida sorpresa da scoprire in ogni stagione dell’anno.

Ascoli Piceno
Il centro medievale di Ascoli Piceno ©Claudio Giovanni Colombo/Shutterstock
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1. Ascoli Piceno, turismo tra eleganza e storia

Con il suo rosario di chiese e austeri palazzi di travertino che incorniciano eleganti piazze porticate, a un primo sguardo Ascoli Piceno può sembrare una cittadina severa e altezzosa, e per certi aspetti poco accogliente per i viaggiatori che ci capitano per caso. Ma basta fare due passi nel raffinato centro storico per rendersi conto che dietro una parvenza di apparente severità, si nasconde in realtà un’anima guascona e godereccia. E che sì, tra le città delle Marche da visitare, questa rientra per forza nell’itinerario su e giù per la regione. Certo, la Cattedrale di Sant’Emidio, il Battistero romanico e il Museo Diocesano, affacciati su Piazza Arringo e scrigni che custodiscono sublimi opere d’arte, sono luoghi da visitare in silenzio, così come Palazzo dell’Arengo e la Chiesa di San Francesco, giusto dietro l’angolo. Per fortuna, dopo aver ammirato le sue spettacolari architetture, i curiosi musei e letto le iscrizioni sparpagliate per le rue, i suoi antichi vicoli, ci si può sciogliere davanti a un’anisetta, magari seduti al Caffè Meletti, e a un piatto di fumanti olive all’ascolana, appetitosa delizia della più tipica cucina locale.

2. I Monti Sibillini, le Marche della vita outdoor

Se siete alla ricerca di una natura incontaminata e preziosa, di quei paesaggi delle Marche di cui innamorarvi e nei quali immergervi per dimenticare la rumorosa vita di città, i Sibillini sono quello che fa per voi. Questi alti e spigolosi monti dell’entroterra delle Marche che segnano il confine con l’Umbria e il Lazio, e che sono punteggiati da suggestivi borghi medievali, castelli e fortezze, sebbene siano stati squassati dal sisma del 2016 hanno mantenuto inalterata la loro bellezza. Veniteci per camminare, magari salendo fino al Lago di Pilato, o per dedicarvi a faticose e soddisfacenti escursioni in mountain bike, seguendo i percorsi di Marche Outdoor, oppure prendetevela con calma e viaggiate di paese in paese alla scoperta di inaspettati musei, chiesette medievali, grandi santuari e dell’infinita mole di leggende che circolano per questi luoghi. 

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Il paesaggio nei Monti Sibillini ©Matt Munro/Lonely Planet
Il paesaggio nei Monti Sibillini ©Matt Munro/Lonely Planet

3. Fermo, tra mare e montagna

A metà strada tra il mare e la montagna, adagiata su una collina da cui si scorge tutto il Piceno e poco più in là il mare, Fermo è come una macchina del tempo capace di trasportare il viaggiatore direttamente nel Medioevo. Tra le città più belle delle Marche, serve pressappoco un giorno per visitare la splendida e inusuale Piazza del Popolo, l’elegante Palazzo dei Priori con le sue esposizioni museali, le immense Cisterne Romane e il delizioso Teatro dell’Aquila, probabilmente il più bello di tutta la regione. Ma non bastano gli anni per scordarsi delle sue strade silenziose, della vista che si gode dalla Piazza del Girfalco, degli oratori e delle chiese tre e quattrocentesche che costellano il suo centro storico. Se vi state chiedendo cosa vedere nelle Marche in tre giorni, un pit-stop culturale a Fermo è fondamentale.

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4. Macerata, cosa c’è da vedere e da scoprire

È bellissima, Macerata. Te ne accorgi non appena superi le sue mura cinquecentesche, sfiori lo Sferisterio (uno stadio neoclassico trasformato in un teatro d’opera all’aperto), assisti al carosello dei magi che spuntano fuori dalla Torre dell’Orologio e ti perdi tra le sale dei Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi, una collezione d’arte capace di far impallidire esposizioni più blasonate e frequentate. È bellissima, insomma, e a volte si rischia di dimenticarsene. Perché per tutti, Macerata, cittadina vivace e giovanile, le cui piazze e vicoli centrali ogni sera si riempiono di giovani studenti universitari, è quasi solo un grande centro di provincia, con un’anima agricola per giunta.

Cosa vedere a Macerata in un giorno?

Chi saprà guardarla con occhi curiosi, si intrufolerà nei cortili nascosti e tra i vicoli fiancheggiati da balconi fioriti, e salirà le piagge che collegano Piazza della Libertà e Piazza Mazzini (i due poli del centro storico): così Macerata si svelerà in tutto il suo inedito splendore. Itinerario perfetto in uno dei paesi nelle Marche con più potenziale, tutto da scoprire.

Il Santuario della Santa Casa di Loreto ©Gimas/Shutterstock
Il Santuario della Santa Casa di Loreto ©Gimas/Shutterstock

5. Cosa vedere a Loreto e Recanati

Loreto, cosa visitare nel borgo della Madonna

Ogni anno decine di migliaia di viaggiatori raggiungono le Marche solo per visitare questi due piccoli centri arroccati in cima ad altrettanti colli, da cui in lontananza si vede il mare. E non c’è da stupirsi considerato che, sebbene siano in due diverse province, distano meno di 10 km l’uno dall’altro e ospitano due dei luoghi più iconici della regione. A Loreto, affacciato su un’immensa piazza fiancheggiata dal Palazzo Diocesano, si innalza il più importante santuario mariano d’Italia, costruito dalle più importanti “archistar” del Rinascimento attorno a quella che - secondo la leggenda - è la casa natale della Madonna, che sarebbe stata trasportata fin qui da Gerusalemme da una pattuglia di angeli.

Recanati e la casa di Leopardi

A Recanati, invece, c’è il passato di Giacomo Leopardi: la casa con l’immensa libreria nel quale passava le giornate a studiare; quella di Silvia, che lui ammirava dalla finestra; la torre del Passero Solitario; la Siepe dell’Infinito e gli altri luoghi che ispirarono i suoi capolavori. 

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6. Conero, il promontorio a tutta natura

Alte falesie bianche che si gettano nel mare cristallino, piccole calette di ghiaia candida, faraglioni che spuntano dall’acqua e fanno sognare isole deserte… Benvenuti al Conero, gioiello della costa adriatica a un pugno di chilometri da Ancona, promontorio che rompe la monotonia degli arenili sabbiosi della regione con una straordinaria mescolanza di natura e cultura, ombrosi boschi e luminosi borghi dal carattere rurale a due passi dalla riva. Qui tra villaggi sotterranei scavati nel tufo, chiese millenarie e ottocentesche fortezze napoleoniche non c’è mai da annoiarsi, e che si cerchi cultura, natura selvaggia o ogni genere di attività all’aria aperta, troverete senz’altro quello che fa per voi. Se avete in programma un itinerario lungo e articolato che vi porterà a fare il tour delle Marche in 7 giorni, almeno due devono essere destinati alla scoperta del Monte Conero ad Ancona, tra spiagge caraibiche e calette meravigliose.

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7. Ancona, cosa vedere in un giorno

Cosmopolita, orientale, elegante, disordinata, luminosa, decadente: scegliete un aggettivo a caso e descriverete immancabilmente Ancona, capoluogo per troppo tempo e da molti viaggiatori considerato solo uno scalo da cui salpare verso destinazioni più esotiche e in realtà una delle meraviglie più sottovalutate delle Marche. Eppure si fa presto a venirne stregati: basta passeggiare intorno al porto, dove si erge il millenario Arco di Traiano; fare qualche metro verso la Chiesa di Santa Maria della Piazza e la Loggia dei Mercanti, capolavoro dell’architettura gotico-rinascimentale; sostare in Piazza del Plebiscito davanti allo sguardo severo di papa Clemente XII; trascorrere qualche ora al Museo Archeologico Nazionale delle Marche e, dopo aver visitato la Pinacoteca Civica, raggiungere la bizantina Cattedrale di San Ciriaco. Giusto in tempo prima di rintanarsi in una delle storiche trattorie del centro per gustare la sua tipica gastronomia marinara.

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Il millenario Arco di Traiano ad Ancona  ©ermess/Shutterstock
Il millenario Arco di Traiano ad Ancona ©ermess/Shutterstock

8. Jesi, cosa vedere

Secondo alcuni, Jesi non ha il fascino di altri comuni marchigiani, e per questo (troppo) spesso viene lasciato al di fuori dei tour della regione. Ed è un errore, perché questa cittadina stretta su una collinetta accanto al fiume Esino, a nord-ovest di Ancona, dove nel 1194 nacque casualmente Federico II di Svevia, ha un elegante e raffinato centro storico, interessanti musei ed esposizioni e soprattutto ospita una delle più spettacolari pinacoteche del centro Italia, con capolavori di Lorenzo Lotto.

9. Urbino, scoprire la sua bellezza unica

Annunciata dai torricini del Palazzo Ducale, e con il suo dedalo di silenziose stradine acciottolate, Urbino, la città nella quale mezzo millennio fa nacque Raffaello è una delle più straordinarie sorprese che le Marche riservano ai viaggiatori. Sedetevi ai tavolini di uno dei tanti caffè del centro, fatevi contagiare dalla vitalità delle migliaia di studenti universitari che la animano e poi lanciatevi alla scoperta dei suoi innumerevoli tesori artistici e architettonici. Non solo la labirintica dimora rinascimentale del duca Federico da Montefeltro, che ospita la Galleria Nazionale delle Marche in cui sono custodite opere di Raffaello, di Piero della Francesca, di Lorenzo Lotto e di altre decine di artisti, ma anche il Duomo di Santa Maria Assunta con il maestoso Oratorio delle Grotte, l’Oratorio di San Giovanni Battista colorato da due inaspettati cicli di affreschi quattrocenteschi, la casa natale di Raffaello e il piccolo Orto Botanico. Infine, fate un bel respiro e salite fino alla Fortezza Albornoz, che corona la città: dalle mura di uno dei castelli da visitare nelle Marche potrete ammirare Urbino in tutta la sua struggente bellezza.

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10. Pesaro e il Montefeltro

Probabilmente la meno “marchigiana” tra i capoluoghi della regione, Pesaro è la sintesi perfetta tra città d’arte e di svago, raccolta tra l’incantevole Piazza del Popolo e la lunga spiaggia sabbiosa. Durante l’estate, questa bella addormentata che custodisce nel suo centro storico gli appassionanti Musei Civici, abbaglianti chiese e cappelle barocche e l’imperdibile palazzetto dove nacque il compositore Gioachino Rossini, si trasforma in una delle destinazioni più apprezzate dai viaggiatori, si risveglia e attrae migliaia di turisti da tutta Italia, calamitati dal mare e da una vivace vita notturna. Ma nel caso in cui si cerchi qualcosa di più tranquillo, a pochi passi da qui si apre il Montefeltro, incanto naturale pressoché incontaminato, dominato da aspre colline verdeggianti e fitti boschi che nascondono castelli e borghi senza tempo.

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