Ascoli Piceno, tra magici labirinti di vicoli e dintorni d'altri tempi

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Un intricato dedalo di vie caratterizzano Ascoli Piceno, centro pulsante della bellezza marchigiana. Perdersi tra queste preziose testimonianze del passato che fu permette di scoprire la città da un punto di vista imperdibile, quello della memoria e del ricordo, che ancora oggi è sua linfa vitale. Senza contare i dintorni immediati di Ascoli, terra di eremi e di borghi suggestivi.

Cosa vedere ad ascoli piceno nelle marche
Ascoli Piceno da scoprire nei suoi punti più scenografici. @Shutterstock
Pubblicità

Il centro di Ascoli è un impenetrabile e intricato dedalo di stradine che disorientano. Si chiamano rue, come le rughe intorno agli occhi, e sono presenti in un numero strabiliante: 156. Lungo questi vicoli che profumano di Medioevo, alzando la testa vi capiterà di notare decine di edicole votive con crocifissi e statue di santi e madonne. Un tempo ce n’era una in ogni palazzo, a testimonianza della profonda religiosità picena, e ancora oggi potrete vederne almeno una sessantina: alcune in perfette condizioni, altre segnate dal tempo e dall’abbandono. A simboleggiare questo passato rimangono le iscrizioni incise sugli architravi di travertino dei palazzi nobiliari della città. In Rua Lunga si scopre la cota - così si chiamano le frasi incise da alcuni artigiani - più famosa.

Un’altra rua famosa è quella della Stelle, perfetta per chi ha voglia di scorci romantici. Si tratta di una stradina pedonale che dà dritta sul Tronto e si raggiunge passando dalla Porta di Solestà.

Leggi anche:

Pubblicità

Cosa vedere nei dintorni di Ascoli Piceno

Il borgo di Castel Trosino


Nei dintorni di Ascoli Piceno, a pochi chilometri dalla città, c’è il borgo medievale di Castel Trosino, perfetto per chi ama il cicloturismo perché può essere raggiunto anche in bici dopo una pedalata nelle meraviglie naturalistiche delle Marche. Dopo l’esperienza tra le rue, ecco che un ulteriore tuffo nel passato è ciò che ci vuole per riscoprire i volti nascosti di Ascoli. Proseguendo verso sud lungo la strada che parte da Borgo Cartaro, ecco che Borgo Trosino comparirà all’orizzonte su un’alta rupe che si erge a picco sul torrente Castellano. Il centro storico del borgo è rimasto immutato nei secoli: si vede ancora la Casa di Re Manfrì, con la sua bella loggia a tre archi nella quale secondo la leggenda si affacciava Manfredi, figlio illegittimo di Federico II di Svevia. Nel 1893 qui furono anche trovati alcuni oggetti che facevano parte del corredo funebre di una delle più importanti necropoli longobarde d’Italia e il loro Tesoro, con 256 tombe ricche di oggetti d’oro, argento e vetro, databili tra il V e il VII secolo. Il tesoro è suddiviso tra il Museo dell’Alto Medioevo visitabile ad Ascoli quello Archeologico Nazionale di Ancona.


Eremo di San Marco


Ancora una volta a pochi chilometri da Ascoli - 6 per l’esattezza - c’è l’Eremo di San Marco, che vale una visita durante un viaggio nelle Marche e nelle bellezze dei suoi centri più vivi. Per arrivarci si lascia l’auto vicino alla chiesa di San Bartolomeo a Piagge e si segue poi per 1 km il sentiero lastricato. Si arriva in questo romitorio cistercense che domina la valle del Tronto dal XIII secolo e che ospita le tombe di alcuni membri della famiglia dei Tibaldeschi. Dopo aver vissuto diversi anni in stato di abbandono, l’Eremo di San Marco dal 2017 ha subito una massiva ristrutturazione, che ha anche acceso i riflettori sui sentieri per il trekking che da qui partono. Tra i più interessanti, il Sentiero della Memoria, che serpeggia lungo alcuni dei luoghi singolo della resistenza.

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Ascoli Piceno Marche
Condividi questo articolo
Pubblicità