L'Italia sconosciuta: il Conero
Mare cristallino, spiagge incontaminate, calette di sassolini bianchissimi e scogliere incredibilmente verdeggianti punteggiate dal viola della lavanda e dal giallo delle ginestre: se cercate il paradiso dell’Adriatico nelle Marche, la spiagge del Conero sono ciò che più gli assomiglia.

Siamo ai piedi del Monte Conero nelle Marche, in provincia di Ancona. Un promontorio che scivola fino al mare cristallino rompe all’improvviso la monotonia delle spiagge di sabbia regalandovi boschi, insenature raccolte, calette di spiagge bianchissime e acque profonde dove immergersi per cercare i gustosi mòscioli, le famose cozze selvatiche che qui sono un piatto tipico. Quando sarete stanchi del mare del Conero, troverete borghi pittoreschi, piccole chiese e le Grotte di Camerano, una città sotterranea che si estende per chilometri.

Parco del Conero, spiagge e altre meraviglie tra mare e montagna
Il Parco Naturale del Conero si estende su quattro Comuni: Ancona, Sirolo, Numana e Camerano. Se siete alla ricerca di sentieri incantati che si snodano tra fitti boschi di macchia mediterranea, oppure desiderate passeggiare su sentieri a strapiombo sul mare, questo è il posto che fa per voi. Le Marche del mare, lì dove il Conero esplode in tutta la sua bellezza, vi regaleranno il profumo della resina dei pini. Qui vedrete volare il falco pellegrino e, se sarete fortunati, nei ripidi stradelli potrete incontrare tassi, volpi, puzzole e caprioli. Insomma, un eden a due passi dai centri urbani che attira ogni anno appassionati di trekking da tutto il Centro Italia.

Portonovo, a caccia delle spiagge del Monte Conero più belle
Colorata da fitti pini e dall’acqua turchese dell’omonima baia, Portonovo è una romantica località che dista meno di 15 km da Ancona. Da Poggio, il paese che sorge alle sue spalle, si scende lungo le tortuose strade che conducono al mare, dove troverete la più bella tra le spiagge del Conero. E poi qui sotto c’è anche la romanica Chiesa di Santa Maria di Portonovo, un gioiello che spunta dal verde della macchia mediterranea con la sua bianca pianta a croce greca.
Inoltre, proprio alle spalle del mare, circondati dagli alberi, si trovano due incredibili laghi d’acqua salmastra, il Lago Grande e il Lago Profondo, che ogni anno, in primavera, si trasformano in un provvidenziale riparo per centinaia di specie di uccelli migratori.
Spiaggia del Trave
Lasciata Ancona in direzione sud, addentrandovi nel Parco del Monte Conero e dopo una decina di chilometri sulla SP1 vedrete alla vostra destra una fermata degli autobus. Dall’altro lato della carreggiata, superando una recinzione, parte un ripidissimo sentiero (qui li chiamano stradelli) che dopo circa 45 minuti conduce alla Spiaggia del Trave, la spiaggia del Conero tra le più amate. Il nome della spiaggia è dovuto a una roccia a pelo d’acqua, lunga 1 km, che parte dalla riva.
Mezzavalle
A qualche centinaio di metri dall’accesso alla Spiaggia del Trave si trova quello per Mezzavalle, probabilmente la spiaggia più famosa di tutto il Conero. L’arenile, di sassolini bianchi e levigati, e il mare cristallino vi faranno innamorare di questo posto; ma dotatevi di qualcosa da mangiare e da bere perché qui c’è solo un piccolo chiosco.
La Baia
È la spiaggia principale di Portonovo, quella piena di stabilimenti balneari, chioschi e ristoranti; ma è anche quella che si raggiunge con meno fatica, lasciando l’auto nei grandi parcheggi attrezzati. Il mare è splendido, la battigia lunga e piacevole, il bosco alle spalle un ombroso riparo. Ma proprio per queste caratteristiche la spiaggia è sempre affollatissima.
La Vela
I grandi pietroni di questa spiaggia, raggiungibile lungo il sentiero che parte dietro la Chiesa di Santa Maria, non sono l’ideale per rilassarsi a prendere il sole, ma proprio davanti c’è un grande scoglio a forma di vela dal quale è divertentissimo tuffarsi. Alla fine del tratto di costa, protetta da grandi rocce, si apre la caletta del Conero più interessante per chi raggiunge queste coste a caccia di luoghi in cui fare naturismo nelle Marche. La Vela è una delle spiagge naturiste delle Marche più gettonate non a caso: sulla costa del Conero (ma anche in tutta la penisola) non ha eguali.

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Conero, dove andare per scoprire le Marche più belle: Sirolo
A pochi chilometri da Portonovo, Sirolo nel Conero è un tipico paesino di mare con le strade pedonali piene di negozietti vezzosi, le notti d’estate animate dalle bancarelle, i tavoli dei bar all’aperto sotto le tende e i tormentoni canori che escono dalle radio. Insomma, quando fa caldo è un posto animatissimo e con un sacco di cose da fare. E anche con due belle chiese da vedere (la Chiesa di San Nicola di Bari e la piccolissima e suggestiva Chiesa del Rosario), entrambe a due passi da Piazzale Marino, che si chiama così perché è un meraviglioso balcone che domina l’azzurro Adriatico.
A Sirolo ci sono numerose spiagge, ciascuna diversa dall’altra ma nel complesso in grado di soddisfare ogni tipo di viaggiatore. Quindi, sia che abbiate bambini al seguito, sia che vogliate remare verso calette isolate, troverete senz’altro quella che fa per voi.
Due Sorelle
È in assoluto la spiaggia più bella e più famosa di tutta Sirolo e del promontorio del Monte Conero, e nonostante sia inaccessibile da terra è sempre assai affollata. I due faraglioni che la chiudono a nord sono le due sorelle del nome. L’unico modo per arrivarci è con le barche che durante l’estate partono da Numana, ma si può sempre affittare una canoa o un pedalò negli stabilimenti balneari della Spiaggia di San Michele. Un avvertimento: probabilmente qualcuno vi dirà che la si può raggiungere anche a piedi, seguendo il Sentiero del Lupo. Se tenete alla vostra pelle, evitate: è molto pericoloso e dopo una serie di incidenti il sentiero è stato chiuso.
Urbani
La più vicina al paese (ci si arriva dopo una breve camminata dal centro) è una baia a mezzaluna con stabilimenti balneari e ristoranti: un posto per famiglie ma che va molto bene anche per un veloce tuffo rinfrescante. Se siete pigri, in estate c’è un autobus navetta gratuito.
Spiaggia di San Michele
Riparata dal Maestrale, questa lunghissima distesa di ghiaia finissima, che fa il solletico ai piedi, è incastonata tra il mare cristallino e l’alta falesia alle sue spalle. Il modo migliore per arrivarci è passando sotto le fronde dell’ampio bosco del Parco Comunale; altrimenti potete usare la navetta. Se cercate una spiaggia caraibica nelle Marche, l'avete trovata.
Spiaggia dei Sassi Neri
Anche se si chiama così, non abbiate paura: i sassi di questa spiaggia a nord di San Michele sono bianchissimi e piacevoli; a essere neri sono invece gli scogli in acqua e gli amanti della tintarella in (relativa) solitudine. Preparatevi però a camminare: qui l’autobus non arriva.
Promontorio del Conero, alla scoperta di Numana
La Costarella, che probabilmente è l’attrazione più pittoresca di questo bel centro a sud di Sirolo, è una stradina lunga qualche centinaio di metri, con una discreta pendenza, interamente gradinata. Costeggiata da basse case in pietra, con decine di vasi fioriti che la colorano, collega l’accesso meridionale del paese alla Torre del Pincio, che in verità più che una torre è un arco, un tempo facente parte di un punto d’avvistamento romano (o di un campanile romanico) andato distrutto. Comunque sia, da qui avrete una visuale sull’Adriatico davvero incantevole.
Ai piedi dell’abitato, per una sosta rinfrescante ci sono il mare e una lunghissima spiaggia che arriva fin oltre la frazione di Marcelli con stabilimenti, ristoranti e bar. Sotto il paese c’è anche un attrezzato porticciolo turistico da cui partono le escursioni alla Spiaggia delle Due Sorelle.

Il mistero delle grotte di Camerano
Le Grotte di Camerano costituiscono una vera e propria città sotterranea che si sviluppa nella pancia della collina su cui sorge l’abitato medievale.
Intricato e affascinante labirinto scavato nell’arenaria intorno al V secolo a.C., è un posto che fa venire la pelle d’oca, ma che per millenni ha protetto merci, vini, uomini e tradizioni. L’origine di questo dedalo di cunicoli tutti collegati tra loro a una profondità di circa 20 metri, lungo oltre 3 km e con decine di ramificazioni non ancora aperte al pubblico, è controversa.
Secondo alcuni era una cava, secondo altri un enorme magazzino. Quello che è certo è che non appena si scende la scala d’accesso si entra in un universo parallelo fatto di riti ancestrali, simboli pagani, croci trilobate scolpite nella pietra e preziose architetture che fanno sognare storie di cavalieri medievali, frati guerrieri e moderni cospiratori.
Vi stupirà la grande sala alla fine della Grotta Trionfi: circondata da numerose nicchie nelle quali poteva sedere una persona, ha una maestosa volta a botte ed è decorata da un grande sole (o una stella a otto punte) dal quale si dipanano i raggi. Quali cerimonie vi si svolgevano? Quando poi giungerete alla fine della Grotta Corraducci, vi sembrerà di essere davvero nelle viscere della Terra. E mentre osserverete, addossato a una colonna, l’altare sormontato da una croce incisa nella roccia, un brivido vi correrà lungo la schiena.