Ipoh, il microcosmo della Malaysia

Redazione Lonely Planet
2 minuti di lettura

Kuala Lumpur, Melaka e Penang rubano la scena nella Malaysia peninsulare, ma è grazie a questo che l’incantevole Ipoh non è stata intaccata dal turismo di massa. Oggi vi portiamo in questa ex città di frontiera, che è un concentrato di Malaysia.


Ipoh Malaysia
Le scarpate carsiche intorno alla città sono piene di templi rupestri ©Awan Media
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Dopo aver fatto fortuna nel XIX secolo grazie all’estrazione dello stagno, Ipoh sprofondò nell’oblio. Oggi è un microcosmo della Malaysia, con un accattivante intreccio di cultura cinese, indiana e malese. 

Situata tra gli altopiani di Cameron e Penang, Ipoh è di rado una meta in sé, ma chi decide di visitarla potrà gustare piatti tra i migliori della Malaysia e passeggiare lungo vie fiancheggiate da botteghe di epoca coloniale che durante il periodo di massimo splendore di Ipoh erano il regno della criminalità organizzata. 

I minatori di stagno contribuirono a forgiare l’identità di questa ex località di frontiera, popolando gli affioramenti carsici circostanti di elaborati templi rupestri e le strade secondarie di circoli che un tempo erano fumerie d’oppio, bordelli e covi di bande criminali. Ipoh è un’istantanea del variegato patrimonio della Malaysia, indenne da comitive di viaggi organizzati, bar per turisti e negozi di souvenir. 

Un tempio cinese nelle montagne attorno a Ipoh © elwynn
Un tempio cinese nelle montagne attorno a Ipoh © elwynn

Perché andare a Ipoh?

Appena arrivati a Ipoh noterete subito qualcosa di diverso. Le strade traboccano di cose da vedere - vicoli storici, intriganti case dei clan e templi dai colori vivaci incastonati in grotte calcaree - ma il turismo qui passa in secondo piano rispetto alla vita locale. Potrete girovagare per i vicoli in una pace assoluta, sentendovi come gli unici turisti in città, e immergervi nel ricco mosaico culturale della Malaysia. 

Veniteci con un certo appetito – le tradizioni culinarie di Ipoh pongono la città sul podio più alto insieme a Kuala Lumpur, Melaka e Penang. Alzatevi presto per fare una doppia colazione: dosa (crêpe di riso e lenticchie) all’alba nel quartiere indiano di Ipoh, poi una pausa a metà mattina in una nostalgica caffetteria malese per una tazza di kopi. Dopo il tramonto il protagonista è il tauge ayam di influsso cinese – profumato pollo al vapore insaporito con soia e servito su germogli di fagioli, espressione di perfezione nella sua semplicità. 

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Come arrivare a Ipoh

Ipoh ha una piccola pista di atterraggio servita da navette, ma i grandi aeroporti più vicini sono Penang e Kuala Lumpur, collegati a Ipoh da autobus e treni (2 h-3 h 30 min).

Gli autobus climatizzati arrivano al Terminal Amanjaya, 8 chilometri a nord della città, mentre i treni arrivano nella bella stazione ai margini della città vecchia di Ipoh, chiamata dagli abitanti Taj Mahal

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Quando andare a a Ipoh

Giugno-agosto: nella Malaysia peninsulare piove tutto l’anno, ma i mesi da giugno ad agosto sono generalmente i più secchi, con giornate soleggiate ideali per le visite turistiche. 

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Malaysia
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