Lugano, la città del lago e dei grandi musei

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Lugano è a poco più di un'ora di treno da Milano. La più vicina delle città svizzere che si può raggiungere utilizzando la promozione (si viaggia in due pagando un solo biglietto) offerta dagli Eurocity in occasione del periodo natalizio (dal 20 novembre al 20 dicembre). Affacciata sul lago al centro di un piccolo golfo protetto a nord dal Monte Brè e a sud dal Monte San Salvatore, Lugano non fa eccezione all'ormai consueto scenario di lumini, giochi di luci, mercatini, chalet in legno, vin brulé, bollicine e raclette. Eppure, questa città svizzera ha molto altro da offrire, oggi vi raccontiamo come passare un weekend a Lugano tra natura e tanta arte.

Golfo di Lugano dal Monte Brè ©  Milo Zanecchia
Golfo di Lugano dal Monte Brè © Milo Zanecchia
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Da vedere c’è il bosco incantato del Parco Ciani, dove i sentieri luminosi e le aiuole decorate si specchiano nelle acque del lago; poi c’è il grande albero innalzato in piazza della Riforma, il cuore storico della città e le luminarie di via Nassa. È la strada ricca di vetrine che attirano chi ama lo shopping di lusso ma non mancano le botteghe storiche come Bernasconi o Gabbani (nella vicina via Pessina) dove acquistare i prodotti tipici ticinesi e prelibatezze di ogni genere.

Grazie al clima quasi mediterraneo - qui le luminarie hanno uno scenario di palme e ulivi piuttosto che di abeti - Lugano e la sua regione offrono la possibilità di praticare attività all’aria aperta tutto l’anno. Parallelamente l’offerta culturale è sempre molto ricca: un binomio perfetto che fanno della capitale del Ceresio la destinazione giusta per un week end.

La Cattedrale di San Lorenzo
La Cattedrale di San Lorenzo

Due escursioni imperdibili

Monte Bré: offre una vista mozzafiato sulla città, il lago e le Alpi. Un itinerario di media difficoltà particolarmente suggestivo in autunno quando i boschi si infiammano di colori dorati. Tutto intorno al monte e sui vari versanti sono tracciati itinerari di diverso impegno sportivo. In alternativa si può utilizzare la funicolare inaugurata nel 1908 che ha dunque festeggiato i 115 anni di vita. Giunti in vetta, l’Osteria Funicolare e il Ristorante Vetta offrono la possibilità di gustare qualche piatto ticinese abbinato al vino locale. Il Ticino è noto soprattutto per la produzione di ottimi Merlot. Egualmente gratificante per quel che riguarda i panorami, è la discesa a piedi, passando per Brè paese (con un museo e arredi d’arte), attraversando poi il paese di Ruvigliana fino a raggiungere il panoramico Parco San Michele nei pressi di Castagnola e proseguire in seguito verso Lugano.

Monte Generoso: a pochi chilometri da Lugano, all’estremità meridionale del lago c’è la stazione di Capolago. Scesi dai treni regionali, è sufficiente percorrere pochi metri per salire sui vagoncini della Ferrovia a cremagliera del Monte Generoso che in nove spettacolari chilometri di salita ci porterà sulla cima situata sul confine fra Svizzera e Italia, a oltre 1.700 metri di quota. Un’imponente barriera rocciosa da cui la vista spazia dal Lago di Como al Monte Rosa, dal Cervino alla Jungfrau fino al massiccio del Bernina. Sicuramente uno dei migliori punti panoramici di tutta la regione. A rendere ancora più interessante la salita al Monte Generoso è la recente costruzione del Fiore di Pietra, edificio polifunzionale (ristoranti, sala conferenze, spazi informativi) progettato da Mario Botta. L’architetto ticinese ha realizzato molte opere a Lugano (c’è un itinerario che fa scoprire gli edifici più significativi) e dintorni. Attorno alla cima del Monte Generoso si dipana una rete di oltre 50 chilometri di sentieri, dai più facili ai più impegnativi.

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Natale a Lugano
Natale a Lugano

Arte e musei: un’offerta da grande metropoli in una piccola città

Percorrendo tutta via Nassa si raggiunge velocemente la Chiesa di Santa Maria degli Angeli che conserva il ciclo di affreschi di Bernardino Luini considerato uno dei più importanti esempi di arte rinascimentale in Svizzera. Fatti pochi passi attraverso il chiostro della chiesa si sbuca davanti al LAC (Lugano Arte Cultura) il grande complesso progettato da Ivano Gianola e inaugurato nel settembre del 2015 che si protende perpendicolarmente verso il lago. Di grande impatto visivo, l’edifico ospita in una sua ala il MASI (Museo d’arte della Svizzera italiana). Sempre interessanti le mostre che vi vengono organizzate. Da vedere in questo periodo Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950 e la personale dedicata a Thomas Huber (1955-), artista zurighese che vive e lavora a Berlino ma trascorre molti mesi nella sua casa che affaccia sul Lago Maggiore, sul confine fra Svizzera e Italia. E proprio il lago è il tema reiterato della mostra: dal suo studio Huber riprende mattino, pomeriggio e sera, in diverse condizioni di luce, di stagione, di tempo atmosferico l’idillico panorama che si trasforma in un viaggio immersivo. Un invito alla sublimazione dei sentimenti, alla meditazione, all’elevazione lasciandosi permeare dai profili delle montagne, dai colori delle acque e dei cieli che si fondono sulle grandi tele dell’artista.

Sempre a proposito di luce che trasfigura paesaggi e sentimenti, fatti pochi metri dal LAC ci troviamo davanti all’ingresso della Collezione Giancarlo e Danna Olgiati. In programma c’è la mostra "Dove la luce" che mette a confronto le opere di due grandi maestri dell’arte italiana del Novecento: Giacomo Balla (1871-1958) e Piero Dorazio (1927-2005) legati da una straordinaria affinità elettiva. Il tema è proprio la luce, quintessenza di vita interpretata nelle Compenetrazioni iridescenti di Balla (1912) e nelle Trame di Dorazio (1960). Il progetto dell’allestimento è di Mario Botta.

Il MASI ha anche una sede storica a Palazzo Reali, in centro città. Qui la mostra "Bianco o nero - Opere dalla Collezione 1935-2021" propone una prospettiva inedita su opere mai presentate in precedenza o raramente esposte. Vengono messi in dialogo supporti ed espressioni diversi, come pittura, scultura, fotografia, arte cinetica e concettuale dagli anni Trenta ai giorni nostri.

L’ultima tappa dell’itinerario artistico unisce la curiosità per le forme espressive più contemporanee alla scoperta, con una breve passeggiata, di uno degli angoli più belli del lago. Da pochi mesi la Fondazione Bally ha trovato sede nella Villa Heleneum di Castagnola, sobborgo di Lugano. Un edificio residenziale fatto da costruire da Hélène Bieber, una ballerina tedesca famosa nei primi decenni del ’900, ora trasformato in sede espositiva. Sometime we are eternal è la prima mostra personale dell’artista saudi-americana Sarah Brahim. Esplora gli ultimi dieci anni di attività dell’artista che è a sua volta danzatrice di formazione. Ma Villa Heleneum affascina anche per la sua posizione: le acque e la luminosità del lago sembrano avvolgere le opere regalando loro una sorta di aura traslucida e immateriale.

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Dove mangiare a Lugano

Suggeriamo due indirizzi, uno è un classico, l’altro una novità.

Il bistrot Argentino è fin dal 1931 un’istituzione di Lugano. Situato all’angolo di piazza della Riforma, è il posto giusto a tutte le ore, per un caffé, un aperitivo, un piatto di tagliolini freschi al tartufo o per i ravioli di capriolo conditi col formaggio del Gottardo.

Più design e di tendenza il Flamel Bar & Bistrot all’interno dell’hotel Luganodante in piazza Cuccaro, nel cuore pedonale della città. È il regno della mixology: i cocktail si possono abbinare ai piatti dello chef Andrea Barbano.

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