7 posti meravigliosi da visitare nel Sud-est Asiatico

6 minuti di lettura

Il Sud-est Asiatico costituisce un rito di passaggio per molti backpacker, ma attira anche turisti che amano l'avventura, la natura o semplicemente il relax sulla spiaggia. Che voi cerchiate la libertà che si prova in sella a una moto o che non vediate l'ora di immergervi e di avvicinare gli squali nella barriera corallina, questa splendida regione offre esperienze fantastiche a prezzi davvero contenuti. Approcciare il viaggio con curiosità e pazienza faciliterà il vostro ambientamento sul posto. Le mete imperdibili sono tantissime, ma spesso sono i luoghi scoperti per caso quelli che lasciano il segno più profondo. Ecco dunque sette dei nostri posti del cuore nel Sud-est Asiatico.

La foresta, gli elefanti: due delle meraviglie del Sud-est Asiatico. © David Trood/Getty Images
La foresta, gli elefanti: due delle meraviglie del Sud-est Asiatico. © David Trood/Getty Images
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1. Parco Nazionale di Khao Sok, Thailandia

Il massimo per chi ama gli animali


Khao Sok ospita centinaia di specie animali, tra cui orsi, scimmie, leopardi ed elefanti. Con un po’ di fortuna potrete vederli da molto vicino nel corso di un safari o di un’escursione in barca. Nel parco, situato poche ore a nord di Krabi, si possono fare anche tour in ATV e trekking nelle grotte, senza dimenticare le visite alle Elephant Hills, uno spazio protetto dove gli elefanti possono gironzolare liberamente.

Le scogliere di calcare del Lago Chiaw Lan e la fitta foresta pluviale vi daranno l’impressione di essere stati teletrasportati su un altro pianeta. Per un’esperienza unica, prenotate un pernottamento sul lago, magari in un bungalow proprio sull’acqua: vi ritroverete immersi nelle bellezze naturali del parco e vivrete emozioni uniche, dalla contemplazione del cielo stellato a un safari all’alba.

Cao Bang, 6 ore di auto a nord di Hanoi, non è una tappa abituale negli itinerari dei backpacker. © Mohammed Moses/Shutterstock
Cao Bang, 6 ore di auto a nord di Hanoi, non è una tappa abituale negli itinerari dei backpacker. © Mohammed Moses/Shutterstock

2. Cao Bang, Vietnam

Il massimo per chi vuole allontanarsi dai sentieri più battuti


Cao Bang, nel nord del Vietnam, vanta alcuni dei siti naturali più straordinari del paese: incredibile ma vero, sono anche poco affollati. Iniziate dal Phat Tich Truc Lam, un tempio vicino al confine cinese che regala splendide vedute sulle ondulate colline della regione. Le magiche Cascate di Ban Gioc, le più grandi del Vietnam, possono essere ammirate con una gita su una barca o su una zattera di bambù. Il vicino sistema di grotte di Nguom Ngao si estende sottoterra per diversi chilometri e presenta spettacolari stalattiti e stalagmiti.


Suggerimento per la pianificazione: in questa zona osserverete uno spaccato dell’autentico Vietnam rurale, quindi preparatevi ad assaggiare piatti che non avete mai sentito nominare e a contare su Google Translate come unico mezzo per comunicare. Anche se per ora è al di fuori del percorso tipico dei viaggiatori zaino in spalla, Cao Bang è un posto molto sicuro e ha buone infrastrutture per i visitatori. Ci vogliono circa sei ore per arrivarci in auto da Hanoi.

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A Siargao le condizioni per il surf sono eccellenti. © ValentinAyupov/Getty Images
A Siargao le condizioni per il surf sono eccellenti. © ValentinAyupov/Getty Images

3. Siargao, Filippine

Il massimo per il surf


Siargao è un paradiso tropicale famoso per il surf: l’onda conosciuta come Cloud 9 è considerata una delle migliori al mondo. I surfisti possono raggiungere in barca Rock Island o Daku, oppure cavalcare l’onda sinistra sulla barriera corallina di Stimpy’s. Se non vi sentite ancora pronti per sfide impegnative come queste, sono disponibili lezioni di surf per tutti i livelli, senza contare che l’isola ha molto altro da offrire.


Godetevi dunque gli spettacoli di musica dal vivo nei bar e caffè locali, come l’Extension o lo Strum, oppure noleggiate una moto per esplorare il nord dell’isola e visitare le grotte. In alternativa, seguite una lezione di yoga e quindi immergetevi in una vasca Ice Bath. Qualunque sia la vostra scelta, aspettatevi un’accoglienza calorosa dalla comunità locale.


Consiglio: scegliete come base General Luna. Trascorrendo a Siargao almeno una settimana potrete vivere al meglio l’isola e scoprire anche le zone al di fuori del capoluogo.

La questua ha luogo ogni giorno a Luang Prabang, un importante centro della cultura buddista. © chanchai duangdoosan/Shutterstock
La questua ha luogo ogni giorno a Luang Prabang, un importante centro della cultura buddista. © chanchai duangdoosan/Shutterstock
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4. Luang Prabang, Laos

Il massimo per la cultura buddista


L’antica capitale reale del Laos, Luang Prabang, si trova incastonata in una valle nel nord del paese. È un importante centro della cultura buddista grazie ai suoi templi (wat) magnificamente conservati e ad altri luoghi legati alla spiritualità.


I visitatori sono invitati a partecipare al rito della questua mattutina, una cerimonia secolare durante la quale i monaci raccolgono offerte da abitanti del luogo e turisti. Il Wat Xieng Thong è uno dei templi più importanti del Laos. Costruito nel 1560 per celebrare le incoronazioni, vanta grandi mosaici e una pregevole biblioteca. Un altro luogo sacro da non perdere è il Phu Si, nome che significa "Montagna sacra": vi si trovano numerosi templi e santuari.


Luang Prabang non è lontana dalla Kuang Si, una delle cascate più affascinanti del Sud-est Asiatico, formata da tre salti d’acqua che si gettano in piscine naturali di acqua ricca di minerali, dal colore bianco lattiginoso in virtù della presenza di calcare.


Consiglio: chi desidera immergersi ancora più in profondità nelle bellezze naturali del Laos sappia che Luang Prabang è il punto di partenza ideale per raggiungere Nong Khiaw, un villaggio famoso per le scogliere calcaree e le attività all’aperto.

La baia di Jemeluk, ideale per lo snorkelling; sullo sfondo il monte Agung, la vetta più alta di Bali. © Em Campos/Getty Images
La baia di Jemeluk, ideale per lo snorkelling; sullo sfondo il monte Agung, la vetta più alta di Bali. © Em Campos/Getty Images

5. Amed, Bali

Il massimo per le immersioni e lo snorkelling


La costa di Amed, situata a nord-est di Bali, ha mantenuto il proprio fascino caratteristico: qui potrete ancora godere della calda accoglienza che ha reso l’isola così popolare. In particolare, gli amanti dello snorkelling e delle immersioni apprezzano queste acque perché vi si trovano siti famosissimi come il relitto di un’imbarcazione giapponese, situato a una profondità raggiungibile senza bombole, e la Baia di Jemeluk, ricca di coralli variopinti. Da qui, fate una gita a Pura Lempuyan, la "Porta del Paradiso", il più antico dei templi balinesi. I tramonti sono straordinari: recatevi al punto panoramico di Lahangan Sweet o al Sunset Point per ammirare il monte Agung, la vetta più alta di Bali.


Suggerimento per la pianificazione: da Canggu ci vogliono circa quattro ore per raggiungere Amed in taxi. Da Lombok o dalle Isole Gili il traghetto impiega invece meno di due ore, a seconda della stagione.

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Una delle splendide spiagge di sabbia bianca di Gili Air. © John Laurie/Lonely Planet
Una delle splendide spiagge di sabbia bianca di Gili Air. © John Laurie/Lonely Planet

6. Isola di Gili Air, Indonesia

Ideale per il relax


Le Isole Gili – situate tra Bali e Lombok – sono composte da tre piccoli isolotti: Gili Trawangan, Gili Meno e Gili Air. Ciascuna isola è contraddistinta da un’atmosfera tutta particolare, ma per chi cerca pace, relax e serenità, Gili Air è la scelta perfetta grazie a uno spiccato focus sul benessere. Sull’isola non sono ammessi motorini né auto, il che permette ai visitatori di godere senza alcun elemento di disturbo delle spiagge di sabbia bianca, di partecipare a lezioni di yoga e di concedersi trattamenti spa e massaggi a prezzi accessibili.


Tra le attrazioni principali delle Isole Gili ci sono le sculture subacquee Nest, realizzate dall’artista Jason deCaires Taylor. Questo sito è particolarmente suggestivo al mattino presto, prima che arrivino le grandi folle, quindi è consigliabile prenotare la prima escursione in barca disponibile. Inoltre non mancano opportunità di immergersi e fare snorkelling insieme alle numerose tartarughe marine della zona.

George Town, a Penang, ha mantenuto il proprio carattere anche in un momento di grande sviluppo turistico. © Marek Poplawski/Shutterstock
George Town, a Penang, ha mantenuto il proprio carattere anche in un momento di grande sviluppo turistico. © Marek Poplawski/Shutterstock
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7. Penang, Malaysia

Il massimo per la storia e la cultura


Penang, in Malaysia, è un vivace mosaico di elementi culturali malesi, cinesi e indiani, che si riflettono nella cucina, nelle architetture e nelle tradizioni locali. Il capoluogo di quest’isola tropicale, George Town, riesce a trasformare il proprio ricco patrimonio in un’esperienza autentica e piacevole per i visitatori. In una sola città, dunque, potrete ammirare case in stile cinese, moschee, templi indù e edifici coloniali britannici.


Fuori da George Town, il Parco Nazionale di Penang offre splendide spiagge e sentieri escursionistici che si addentrano nella giungla. Per saperne di più sulla fauna locale visitate il Tropical Spice Garden, ricco di spezie, piante medicinali e veleni naturali letali (sono disponibili visite guidate).


Consiglio: suggeriamo alle viaggiatrici di coprire spalle, petto e ginocchia. Anche se la maggior parte dei siti non richiede di coprire il capo, è utile portare con sé un foulard o un sarong se si vuole entrare in alcuni edifici religiosi o governativi.

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Guida di viaggio

Bali, Lombok e Nusa Tenggara

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