On the road

Italia on the road live tour

29 giugno - 24 luglio 2020

7 regioni – 22 tappe – 3 settimane di viaggio

Pochi paesi possono competere con l’Italia quanto ad attrattive. Le città d’arte vantano innumerevoli monumenti e capolavori di fama internazionale, i piatti della tradizione gastronomica sono imitati in tutto il mondo e il territorio è un maestoso mosaico di vette innevate, promontori a picco sul mare, laghi incantevoli e valli remote. E quest’anno visitare il nostro paese vuol dire aiutarlo avendo la possibilità di scoprire e ammirare luoghi incantevoli che pensavamo di conoscere ma che per la prima volta saranno (quasi) tutti per noi.


Il team Lonely Planet si mette in moto e percorre tutta la penisola, da nord a sud, per riscoprire i luoghi conosciuti e quelli più insoliti e raccontare l’estate del Paese più bello del mondo dopo l’emergenza che lo ha attraversato in questi mesi.


Italia on the road live tour parte dal Monte Bianco, in Valle d’Aosta, dalla cima più alta di Italia, per arrivare, dopo tre settimane di viaggio e aver percorso 7 regioni, a Matera, in Basilicata, capitale europea della cultura 2019. Autori, influencer, video maker, racconteranno l’Italia attraverso immagini, riprese e racconti e sveleranno il backstage del famigerato lavoro di chi cerca, raccoglie e sceglie le informazioni che compongono le nostre guide.


E, come ogni vero viaggiatore lonely planet sa, partiamo con gli occhi incollati sulla nuova edizione della guida Italia on the road, certi che, al di là delle pagine della guida, numerosi altri emozionanti itinerari da percorrere in auto, in moto, a piedi e in bicicletta ci aspettano dietro ogni curva.

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Video On the road

Il nostro tour in anteprima

On the road

La mappa del tour

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Prima Tappa / Live Tour

Valle d’Aosta

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Con il Monte Bianco a nord-ovest, il Monte Rosa e il Cervino a nord-est e il Gran Paradiso a sud, la Valle d’Aosta è una terra dall’antica cultura di influenza franco-provenzale e dai panorami maestosi. Le valli glaciali e le cime della Valle d’Aosta rendono questa regione montana tra le più affascinanti d’Italia.


Mentre gli agricoltori valdostani si dedicano alla produzione di fontina negli alpeggi e lavorano vigne dalle quali nascono i vini eroici di montagna, noi partiamo da Courmayeur, che con le sue piste affacciate sul Monte Bianco in inverno attira sciatori da tutto il mondo, e senza sci ai piedi ma con il desiderio di toccare il cielo raggiungiamo il punto più alto d’Europa con Skyway, la funivia che porta fino ai 3.466 metri di Punta Helbronner.


Tornati a valle, ci godiamo la vista spettacolare dell’orrido di Pré-Saint-Didier e, dopo tanta natura, scendiamo con i piedi per terra ad Aosta dove ci rilassiamo passeggiando e pedalando nel centro storico alla scoperta delle vestigia romane della città e del suo ricco patrimonio archeologico. Ma la Valle d’Aosta ci fa fremere le scarpe da trekking sotto i piedi, che ci portano di buon mattino fino al Colle del Gran San Bernardo e poi di nuovo su, stavolta sul lato meridionale della valle, nel Parco Nazionale del Gran Paradiso, verso Cogne e le cascate di Lillaz.


E, in tutto questo salire e scendere, e di nuovo salire, si impongono davanti ai nostri occhi i numerosi castelli, perfettamente conservati, che scandiscono i panorami della Valle d’Aosta e che ci permettono di fare un salto nel passato grazie alle loro architetture e uno nel futuro grazie alle mostre fotografiche e di arte contemporanea. La nostra ultima tappa è il Forte di Bard, dove eventi e rassegne culturali sono di casa per 365 giorni all’anno: il forte, rimasto pressoché intatto dal momento della sua costruzione, rappresenta uno dei migliori esempi di fortezza di sbarramento di primo Ottocento, ed è impressionante vedere con i propri occhi come la sua forza non sia stata scalfita dai secoli e da tutti coloro che hanno provato a violarla.

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La mappa del tour

Le tappe principali
  • 1 Punta Helbronner (Monte Bianco) funivia Skyway
  • 2 Orrido di Pré Saint Didier
  • 3 Aosta
  • 4 Colle del Gran San Bernardo
  • 5 Cogne
  • 6 Forte di Bard

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Il video diario della tappa

I consigli per un viaggio in Valle d’Aosta
Seconda Tappa / Live Tour

Langhe, Monferrato, Roero

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Tra i vigneti delle ondulate colline di Langhe e Roero, immerse fino a 5 milioni di anni fa in un antichissimo mare, affiorano ancora oggi conchiglie e altri sedimenti marini. Queste lingue di terra, da cui pare derivi il nome Langhe, s’innalzano dalla pianura solcata dal fiume Tanaro, alla sinistra del quale prendono il nome di Roero, e si estendono fino agli Appennini, con uno sguardo sempre rivolto verso l’arco alpino dominato dal Monviso. Dal 2014, insieme al vicino Monferrato, Langhe e Roero sono stati dichiarati Patrimonio UNESCO e sono sotto i riflettori del turismo mondiale.
Immersi in questo antico mare, che oggi porta il vestito elegante di colline pettinate dagli infiniti filari delle vigne, “andiamo per langa”, come si dice qui, esplorando i crinali delle colline a piedi e in bicicletta.


Partiamo da Asti, che in questo territorio punteggiato di piccoli paesi, per la sua natura di “grande città” rimane spesso un segreto nascosto ai viaggiatori. Noi invece vogliamo svelarlo e lo facciamo cogliendo ogni dettaglio, dalle torri che sorgono vicino ai palazzi medievali fino all’enorme cattedrale della città, che racconta l’era dei Comuni quando la storia di Asti era in continua ascesa grazie all’attività di banchieri e mercanti, e non di curiosi perdigiorno come noi.
Da qui passiamo a Nizza Monferrato, il più importante polo agricolo della Valle Belbo, patria del cardo gobbo, presidio Slow Food conosciuto in tutto il mondo, e ci fermiamo a Canelli, dove, finalmente metteremo i piedi nella terra: quella coltivata dei vigneti per fare un pic nic in mezzo ai filari.


Roccaverano è la tappa successiva: le biciclette ci accompagnano per il tour delle Cinque Torri, finito il quale ci aspetta una scorpacciata di robiola, il formaggio che ha reso Roccaverano uno dei paesi di punta di questi territori. Ma un’altra torre ci aspetta: è quella di Murazzano, una delle tappe della Strada Romantica delle Langhe Roero, che da Vezza d’Alba, arriva a Camerana.


Gambe in spalla e macchine fotografiche pronte a scattare, ci incamminiamo al mattino seguente per i vigneti della Langa del Barolo, che, per chi come noi è amante dell’ottimo vino, è come camminare nel paese dei balocchi.
Alba, indiscutibilmente la capitale delle Langhe, ci aspetta per pranzo e per un breve riposo, perché la giornata non è finita: il “WineTour tra i Cru del Roero” è quello che ci aspetta nel pomeriggio quando pedaleremo nei territori delle menzioni geografiche del Roero e Roero Arneis DOCG, anche dette cru, tra vigneti storici di questo mare di filari. Dopo tanto movimento è il momento di fermarsi e lo facciamo a Baldissero d’Alba, al parco didattico delle Colline di Giuca dove ci divertiamo a tornare bambini e imparare con mano le tradizioni di queste terre.

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La mappa del tour

Le tappe principali
  • 1 Asti
  • 2 Canelli
  • 3 Roccaverano
  • 4 Barolo
  • 5 Murazzano
  • 6 Baldissero d’Alba
  • 7 Cherasco

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Il video diario della tappa

I consigli per un viaggio in Langhe, Monferrato, Roero
Terza Tappa / Live Tour

Emilia-Romagna

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Se il bello di viaggiare è anche tornare a casa, il bello di un viaggio in Emilia-Romagna è anche la sensazione di sentirsi come a casa. Non solo perché è la casa, da tre anni, del nostro festival UlisseFest, ma soprattutto perché qui l’ospitalità è insita nel DNA delle persone e dei luoghi. In Emilia-Romagna c’è proprio tutto: le spiagge infinite, i parchi divertimenti e i locali della Riviera, i musei d’arte e quelli di auto e moto dai marchi storici, le eccellenze gastronomiche e migliaia di luoghi senza tempo dove gustarle. Ma anche affascinanti castelli e borghi dove il tempo sembra essersi fermato, città d’arte che custodiscono palazzi meravigliosi, piazze incantevoli e preziosissimi monumenti, e poi l’Appennino con i suoi parchi naturali e le morbide colline che infondono serenità. Noi ce la mettiamo tutta per raccontarvela al meglio e, non ce ne vogliate, se alla fine del nostro viaggio avremo preso qualche chilo: testiamo il territorio per voi!


Partiamo da Ferrara: da una parte un intatto borgo medievale, dall’altra un’incredibile città ideale del Rinascimento. Al centro, un grande castello con fossato e una magnifica cattedrale. Ferrara è come le biciclette che la percorrono incessanti: elegante, silenziosa,verde, rispettosa, lenta, ma – quando serve – scattante. Come noi, che scattiamo verso le valli di Comacchio e i Lidi ferraresi in sella alle biciclette.


Riflessa dall’acqua dei suoi canali immobili, Comacchio pare sospesa in un mondo fantastico, liquido e luminoso. Il suo incredibile ponte sembra uscito da una città di Calvino, e i suoi dintorni, dominati da valli e saline, ci faranno sentire come in un libro di scienze naturali. Ma dopo ogni sessione di studio, ci vuole un po’ di relax: ci vedrete quindi in qualche lido ferrarese, ovvero la quota marina della provincia di Ferrara. Questi sette centri balneari, snocciolati uno dopo l’altro su 25 km di costa sabbiosa, ci aspettano per un tuffo e una pausa vista mare. Torniamo presto ad emozionarci e a imparare cose nuove (o ripassare cose studiate sui libri) quando siamo a Ravenna: gli scintillanti mosaici di questa città lasceranno senza fiato anche chi di noi si dichiara impermeabile al fascino dell’arte e della storia. I vividi colori nella Basilica di San Vitale, i cortei in Sant’Apollinare Nuovo e la potenza spirituale del Mausoleo di Galla Placidia sono un antidoto infallibile contro la più tenace indifferenza. E poi ci aspettano 30 km di spiagge sabbiose, refrigeranti pinete, aree paludose degne di un film d’avventura, locali alla moda e un sano riposo.


L’ultima tappa romagnola è Rimini, che ha una ricchezza che non tutti conoscono: è custodita tra le vie del centro storico, dove monumenti, palazzi e piazze sono testimonianze preziose di epoche passate e fanno da contraltare alle spiagge chilometriche e agli stabilimenti balneari che tutti conosciamo. Ci lanciamo quindi alla scoperta della Rimini romana chiedendoci incuriositi come mai con tutto questo ben di dio di territorio i nostri antenati abbiano avuto voglia e tempo di conquistare il resto del mondo, ma ci culliamo con i nostri dubbi e quesiti con un meritato bagno nel celebrato mare della riviera: quella quasi infinita lingua sabbiosa che parte dalla foce del fiume Reno e arriva fino a Cattolica e ha reso questa costa tra le più famose mete vacanziere d’Europa.

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La mappa del tour

Le tappe principali
  • 1 Ferrara
  • 2 Lidi ferraresi (Comacchio)
  • 3 Ravenna
  • 4 Rimini

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Il video diario della tappa

I consigli per un viaggio in Emilia-Romagna
Quarta Tappa / Live Tour

Marche

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Punteggiate di piccoli borghi senza tempo, splendide città ricche d’arte e cultura e impreziosite da una natura a volte selvaggia e altre ordinatamente addomesticata, le Marche sono un territorio stupefacente, per molti versi ancora sconosciuto. E probabilmente una delle ragioni del loro grande fascino è proprio quella di poter scoprire con calma, e in relativa solitudine, maestose rovine romane, massicci castelli medievali e sublimi palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le più ricche d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne boscose e la placida costa dell’Adriatico.


Iniziamo con dolcezza e partiamo da Torre di Palme. Un luogo così romantico e grazioso da far vacillare anche i più aridi di cuore. Con le sue stradine acciottolate, le case in pietra, i balconi fioriti e la spettacolare terrazza che domina il mare, questo borgo accomodato su un altopiano a 104 m d’altitudine ha così tanti scorci imperdibili che, anche se non siamo tra quelli che camminano solo mano nella mano, restiamo con il fiato sospeso.


Ci aspetta poi la bianca Ascoli Piceno. Costellata da solenni chiese e grandi piazze, con palazzi dalle forme altere che fanno da sipario a un intricato reticolo di stradine medievali, la maestosa Ascoli è una città elegante e raffinata. Quando entriamo nel suo delizioso centro storico, ci sembra di essere accolti in un salotto d’altri tempi, dove ogni cosa è al suo posto, in perfetto e perenne ordine, ma nel quale si deve chiedere il permesso prima di fare anche un solo passo. Ma la vera essenza di questa città è stimolante, vivace e con un carattere fondamentalmente guascone e godereccio. Lo scopriamo mentre ci arrampichiamo lungo le ripide stradine che salgono verso il Colle dell’Annunziata, ci affacciamo ai belvedere a strapiombo sul Tronto e ci incantiamo davanti ai portoni degli antichi palazzi borghesi sormontati da sorprendenti iscrizioni, prima di addentare una gustosissima oliva all’ascolana.


Il giorno seguente ci aspetta la natura incontaminata del Parco dei Monti Sibillini, il cuore verde delle Marche: un paradiso terrestre che si sviluppa lungo le province di Macerata, Fermo e Ascoli Piceno. Le sue aspre vette (il Monte Vettore è il più alto e raggiunge i 2476 m), i fitti boschi, i laghi e i ruscelli che l’attraversano sono ammantati di mistero e abitati dai lupi, dalle aquile e dai caprioli. Noi ci riempiremo gli occhi del blu intenso del lago di Fiastra che dalla tarda primavera alla fine dell’estate è un luogo idilliaco presso il quale rifugiarsi. Le sue acque tiepide e pulite invitano al nuoto e i facili sentieri che lo circondano ci svelano scorci indimenticabili.

Ma per raggiungere davvero il cuore di queste terre dovremo immergerci nelle Grotte di Frasassi: scoperte per caso da un gruppo di giovani del Gruppo Speleologico Marchigiano CAI di Ancona nel 1971 e aperte al pubblico tre anni più tardi, le Grotte di Frasassi sono una delle cavità naturali più grandi d’Europa, un mondo sotterraneo che si estende per oltre un milione di metri quadrati nella pancia di una collina. Formatesi 1,4 milioni di anni fa, sono un labirinto nel quale si susseguono, uno dopo l’altro, enormi stanzoni, corridoi, pozzi e ripidi saliscendi che lasciano a bocca aperta. Il percorso guidato ci svela gli ambienti più spettacolari di queste cavità, piene di altissime stalagmiti, impressionanti stalattiti, colonne, laghetti, pozze e lame calcaree che sembrano minacciose spade di Damocle pronte a caderci sulla testa.

Alzi la mano chi di noi, non è rimasto senza fiato davanti al profilo di Urbino quando lo si vede per la prima volta. E in quanti, prima di visitare Urbino, ricordavano che Raffaello, genio del Rinascimento, è originario di questa città? Ecco perché vale sempre la pena perdersi in questo fazzolettone di terra marchigiana racchiuso tra Pesaro e questa città dal profilo inconfondibile.

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La mappa del tour

Le tappe principali
  • 1 Urbino
  • 2 Grotte di Frasassi
  • 3 Parco dei Monti Sibillini
  • 4 Amandola

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I consigli per un viaggio in Marche
Quinta Tappa / Live Tour

Toscana

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Ebbene sì, lo scenario in Toscana è davvero un paesaggio da cartolina. Il cuore della regione è punteggiato di fortezze medievali e boschi di cipressi; a nord-ovest e a est ci aspettano catene montuose spettacolari e fertili foreste, mentre la costa centrale e meridionale offre una ghirlanda di isole ad allettante distanza da un litorale che brulica di bellezze naturali.


Lontano dalle città traboccanti d’arte (e di visitatori) la Versilia e il Parco Regionale delle Alpi Apuane sono il luogo dove ci godiamo montagna e mare in un'unica giornata. Le Apuane sono meta di escursioni a piedi, in bicicletta e in automobile che seguono un itinerario costellato di eremi medievali, fattorie isolate e borghi in cima alle colline. Qui i luoghi più spettacolari sono i pendii che fanno da sfondo alla città di Carrara, sfregiati dalle cave di marmo, in funzione fin dall’epoca romana. E da quassù, scendere verso il mare per gustarci un tramonto sul pontile di Forte dei Marmi non ci costa che una mezz’ora.


Un mare totalmente diverso ci aspetta invece all’isola d’Elba: un piccolo paradiso di spiagge e calette rocciose, acque azzurre, tornanti favolosi da esplorare in auto e panorami mozzafiato da ammirare dalla vetta più alta dell’isola, il Monte Capanne: non facciamo quindi l’errore di prendere il traghetto per l’isola dotati solo di crema solare e costume ma infiliamo nello zaino anche le scarpe da trekking. E tornando sulla terraferma, puntiamo a sud: ampi spazi aperti e colline verdissime che arrivano fino al mare ci accolgono in Maremma, dove la laguna di Orbetello ci permette di spiare migliaia di uccelli migratori e i 9800 metri quadrati del Parco della Maremma ci aspettano per trekking a passo lento e attento. Infine, Pitigliano, ci accoglie per un meritato aperitivo al tramonto, infuocata nel rosso tufo delle scoscese pareti che la sorreggono come un trofeo.

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Le tappe principali
  • 1 Versilia
  • 2 Isola d’Elba
  • 3 Maremma

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I consigli per un viaggio in Toscana
Sesta Tappa / Live Tour

Campania

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Poche regioni possono competere con il patrimonio culturale della Campania. A seconda dei gusti, possiamo trascorrere una mattinata nelle sontuose sale di una dimora borbonica oppure ammirando gli affreschi di una villa appartenuta alla moglie di un imperatore romano. E poi ci sono alcuni tra i siti archeologici più famosi al mondo, antichi affreschi ed emozionanti sculture che scateneranno la vostra fantasia.


Madre Natura ha superato se stessa in Campania, creando un suggestivo mosaico di aspre montagne, crateri fumanti e grotte marine dai magici riflessi. In una regione di tanta ricchezza e tanta fama mondiale, noi andiamo stavolta a scoprire il cuore meno conosciuto ma altrettanto palpitante. Partiamo da Benevento, città che pur conservando splendide testimonianze del suo glorioso passato, si trova a competere con la ricchezza di Napoli (che dista solo 70 km), la grandeur della reggia di Caserta e il glamour della costiera amalfitana. Eppure, proprio questo suo carattere schivo la rende una meta seducente, destinazione ideale per trascorrere un tranquillo weekend lontano dalla pazza folla. Il capoluogo del Sannio ha un centro storico che fa spaziare i visitatori dall’epoca egizia a quella longobarda, passando dalle vestigia romane fino a arrivare all’arte contemporanea.


Il territorio intorno a Benevento ci accoglie poi con vigneti e cantine, boschi e piccoli borghi come Pietrelcina e il relax delle terme di Telese dove, da centoquarant’anni, le effervescenti acque sulfuree assicurano benessere psicofisico in tutte le stagioni dell’anno. Il nostro tour ci porta poi in Irpinia, alla scoperta della provincia di Avellino, la città che si adagia elegante in una conca pianeggiante ai piedi del Monte Partenio, che custodisce alcuni dei borghi più belli del nostro paese. Summonte è uno di questi e il sentiero che porta fino a Campo San Giovanni rivela la dorsale appenninica di questo territorio. Un angolo di Campania segreta dove, tra boschi di castagno e faggio, si passeggia, si fa trekking, si assaggiano i vini locali (l’Aglianico e il Fiano di Avellino) e il tartufo nero del Partenio.

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Le tappe principali
  • 1 Benevento
  • 2 Irpinia

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I consigli per un viaggio in Campania
Sesta Tappa / Live Tour

Basilicata

Il diario del tour

L’itinerario in breve

Un caleidoscopio di culture, paesaggi incontaminati, tracce di un passato ancora pulsante. Una regione per gli amanti dell’avventura, in tutte le possibili declinazioni del termine. Benvenuti in Basilicata.

Potrete perdervi nei sentieri del Parco del Pollino, respirare a pieni polmoni gli effluvi aromatici nel Parco della Val d’Agri-Lagonegrese, strabuzzare gli occhi di fronte alle guglie incantate delle Dolomiti Lucane, perdere la cognizione del tempo e dello spazio nel Parco della Murgia Materana. E poi, da un lato c’è l’azzurro del Mar Ionio, con le sue spiagge di sabbia bianca bordate di pinete e i resti archeologici della Magna Grecia, dall’altro i 30 km di piccole insenature sabbiose e scogliere, che accolgono la cosidetta ‘Dea del Mare’, ovvero Maratea.

La nostra scoperta della Basilicata parte letteralmente in volo e con una buona dose di sangue freddo. Affrontiamo infatti il Volo dell’Angelo, una sorta di funivia umana a gravità che collega i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano in uno scenario naturale semplicemente straordinario. Ci aspetta uno strapiombo a 400 m di altezza, proni lungo un cavo di acciaio lungo 1550 m, raggiungendo la velocità di 120 km orari. Aiuto! Chi ancora può vantare nervi saldi e gambe ferme può tentare la traversata del Ponte della Luna, un ponte tibetano lungo 90 m e sospeso a 27 m di altezza che attraversa il profondo fossato nello scenario montano di incredibile bellezza di Sasso di Castalda.


Meno male c’è Matera che ci fa riposare. Per modo di dire. Matera è un sogno labirintico che freme sotto i piedi e di cui solo a piedi se ne può cogliere l’incredibile bellezza che tutto il mondo ci invidia. Si passa dalle grotte oltre la Gravina, in cui millenni or sono i nostri antenati si scaldavano al fuoco, alle raffinatezze barocche del Piano, dall’intimo raccoglimento delle chiese rupestri all’atmosfera sempre più trendy dei tanti locali del centro storico, dal trionfo di una natura indomabile a quello dell’ingegno e della capacità di adattamento dell’uomo. E così, mentre la luminosa pienezza delle architetture si oppone ai vuoti sotterranei, le forme si trasformano, a seconda della luce, nelle diverse ore del giorno e questa città incredibile ci regala non soltanto un’esperienza esteticamente imperdibile, ma anche una vera e propria avventura dell’anima.


È la costa ionica quella che vede la conclusione della nostra tappa lucana: una delle ragioni che conduce i viaggiatori come noi da queste parti è la possibilità di ammirare le tracce delle colonie greche di Metaponto, Siris ed Heraclea. L’altra è rappresentata dalle spiagge sabbiose di Policoro che, dopo le bonifiche e i risanamenti iniziati solo negli anni ’30, hanno preso il posto delle malsane paludi che avevano infestato il territorio per secoli. Qui ci aspettano angoli isolati da cui guardare il mare, respirare i profumi intensi della macchia mediterranea, scorgere il sinuoso movimento di ninfe e divinità marine del passato nell’increspatura delle onde.

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Le tappe principali
  • 1 Dolomiti lucane
  • 2 Matera
  • 3 Metaponto
  • 4 Policoro

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Il video diario della tappa

I consigli per un viaggio in Basilicata