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Benevento: 5 buone ragioni per scoprire il capoluogo del Sannio

Redazione Lonely Planet
4 minuti di lettura

Sono merce rara le città che racchiudono importanti patrimoni storici e artistici, senza essere prese d’assalto da flussi turistici eccessivi, distratti dalla ricerca ossessiva dello scatto Instagram che valga mille cuoricini. Si tratta spesso di luoghi che sorgono geograficamente ai margini dei grandi itinerari, oscurate da luoghi molto più celebrati. È il caso di Benevento, città che pur conservando splendide testimonianze del suo glorioso passato, si trova a competere con la ricchezza di Napoli (che dista solo 70 km), la grandeur della reggia di Caserta e il glamour della costiera amalfitana. Eppure, proprio questo suo carattere schivo la rende una meta seducente, destinazione ideale per trascorrere un tranquillo weekend lontano dalla pazza folla. Ecco cinque buone ragioni per visitare l’antico capoluogo del Sannio. Più una.

Hortus Conclusus, che dal 1992 ha aperto la strada all’arte contemporanea a Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Hortus Conclusus, che dal 1992 ha aperto la strada all’arte contemporanea a Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
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1. Il centro storico

Compatto e ordinato, il centro storico racchiude i principali tesori della città e permette di passeggiare tranquillamente nel pedonale corso Garibaldi, dove si affacciano anche bar, ristoranti e negozi. Qui sorge il Duomo (con il museo diocesano) che, a partire dalla sua fondazione, nel XII secolo fino all’ultima guerra, ha cambiato più volte fisionomia come conseguenza di terremoti e bombardamenti. La parte esterna, il campanile e la facciata, in particolare, conservano l’antica imponenza ma avvicinandosi e varcando l’ingresso, colpisce la notevole porta di bronzo arricchita da raffigurazioni sacre. 

L’Arco di Traiano, a Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
L’Arco di Traiano, a Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

2. Arco di Traiano

Proseguendo sul corso, una volta superato il caffè Strega, dal nome dello storico marchio di liquori beneventano (e sostenitore del relativo premio letterario) si svolta a sinistra e ci si trova di fronte alla massima espressione del patrimonio storico e artistico della città. È l’Arco di Traiano, opera realizzata nel 114 d.C. sulla variante della via Appia, per celebrare l’imperatore e oggi considerato tra gli archi più ricchi e meglio conservati dell’antichità.

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3. L’eredità longobarda

Proseguendo su corso Garibaldi, fermatevi ad ammirare quella piccola meraviglia di piazza Matteotti. Benevento è stata sede di un importante ducato longobardo, come testimonia il complesso monumentale che si affaccia sulla piazza e si sviluppa intorno alla chiesa di Santa Sofia. Fondata intorno all’anno 760, fa parte del sito seriale Unesco “Longobardi in Italia. I luoghi del potere”. Qui, le ricche decorazioni che caratterizzano il duomo e l’arco di Traiano, lasciano spazio a una facciata molto più sobria ma non meno gradevole. Insieme allo splendido chiostro, l’aspetto più sorprendente di questa costruzione longobarda è la struttura interna caratterizzata da una pianta semicircolare che ricalca, in scala ridotta, quella della (molto) più famosa Santa Sofia, che oggi possiamo ammirare a Istanbul

Ingresso al Duomo di Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Ingresso al Duomo di Benevento © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

4. Arte contemporanea e antico Egitto

È tempo di prendersi una pausa. Se è una bella giornata, il consiglio è di camminare fino al giardino del convento di San Domenico, arricchito dalle opere di Mimmo Paladino. È il famoso hortus conclusus che dal 1992 ha aperto la strada all’arte contemporanea in questa città. Dal 2005 è inoltre possibile visitare il Museo d’Arte Contemporanea Sannio (ARCOS) dove vi sorprenderete ad ammirare alcune opere di arte egizia. Si tratta della sezione egizia del Museo del Sannio che raccoglie reperti del tempio dedicato alla dea Iside, costruito da Diocleziano utilizzando materiali provenienti dall’Egitto. Scoprirete così che Benevento è, in occidente, il luogo dove si concentra il maggior numero di manufatti egizi originali.  

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5. Il ritorno della lirica

L’ultima tappa del nostro trekking urbano ci porta all’opera più imponente della città, il Teatro romano (126 d.c.) che in origine poteva ospitare diecimila spettatori. Nell’estate 2019, dopo ben 50 anni, la grande lirica è tornata in questa antica cornice con una serie di spettacoli estivi. Tenetevi informati e non perdete l’occasione per godervi lo spettacolo. 

Le terme di Telese, da centoquarant’anni, protagoniste indiscusse del territorio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Le terme di Telese, da centoquarant’anni, protagoniste indiscusse del territorio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

Una visita a Benevento non sarebbe completa senza scoprire il territorio circostante, fatto di vigneti e cantine, boschi e piccoli borghi come Pietrelcina (dove è nato Padre Pio). Il nostro consiglio è di concedervi una tappa all’insegna del relax senza perdere l’occasione di “tuffarvi” nelle terme di Telese dove, da centoquarant’anni, le effervescenti acque sulfuree sono protagoniste indiscusse del territorio e assicurano benessere psicofisico in tutte le stagioni dell’anno. 

Vale la pena proseguire la vostra conoscenza della Campania, cogliendo l’occasione per riscoprire i grandi classici e gemme nascoste. Dirigendovi nell’area tra Caserta e Antica Capua, unite la visita della celeberrima Reggia a quella dell’Acquedotto carolino, fino l’anfiteatro Campano, il più grande anfiteatro dell’epoca romana, dove Spartaco guidò la rivolta che tenne sotto scacco Roma; scoprite il culto delle Matres Matutae, nell’imperdibile Museo provinciale di Capua.

Questi tesori, così come molti altri, fanno parte del circuito campania>artecard, uno strumento indispensabile per entrare gratuitamente o a prezzo ridotto in numerosi musei e siti archeologici e per spostarsi comodamente in Campania. 

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