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Marche

Come scoprire le Marche a piedi, in bicicletta e a nuoto

6 minuti di lettura

Alte montagne boscose pressoché inviolate, dolci colline colorate di girasoli e attraversate da sinuose strade secondarie, lunghissime spiagge lambite da un mare calmo e sicuro. E poi ancora, grotte, laghi, canyon e gole scavate da impetuosi ruscelli. Insomma, se c’è una regione perfetta per dedicarsi alle attività all’aria aperta, questa è senza dubbio le Marche. Dai Sibillini alla Riviera delle Palme, dal Fermano al Montefeltro, sono decine le opportunità per gli amanti del trekking, del ciclismo o degli sport acquatici.

Il fascino dei Monti Sibillini ©Matt Munro/Lonely Planet
Il fascino dei Monti Sibillini ©Matt Munro/Lonely Planet
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Escursionismo

Ogni anno, dalla primavera a metà autunno, le montagne e le colline marchigiane sono la destinazione preferita di esperti escursionisti dai polpacci di marmo e semplici camminatori che arrivano da queste parti per lasciarsi alle spalle la città e immergersi nella natura. In tutta la regione sono presenti infatti centinaia di sentieri di trekking perfettamente mantenuti e segnalati (in generale da segnavia bianchi e rossi), adatti a ogni tipo di preparazione fisica, molti dei quali percorribili anche da famiglie con bambini. Tra le zone più interessanti per la varietà dei percorsi e per il fascino dei paesaggi che regala, i Monti Sibillini occupano il gradino più alto del podio, perciò se cercate una destinazione perfetta, questa zona al confine tra Marche, Umbria e Lazio a cavallo tra le province di Ascoli, Fermo e Macerata è quella che fa per voi. Nel caso in cui siate esperti escursionisti e abbiate con voi l’attrezzatura adeguata non perdetevi, tra gli altri, il sentiero che da Foce di Montemonaco passa per la leggendaria Grotta della Sibilla e raggiunge il Lago Pilato (9 km, 4 h solo andata), un suggestivo specchio d’acqua alpino che in passato si tingeva di rosso per la massiccia presenza nel bacino di un minuscolo crostaceo, o il Sentiero dei Mietitori (12 km, 5 h), un tracciato che comincia a Montegallo e si dipana tra ombrosi boschi e spettacolari viste sul Monte Vettore, la cima più alta della regione. Chi cerca qualcosa di ancor più impegnativo può prendere in considerazione la possibilità di percorrere il Grande Anello dei Sibillini (124 km; 9 giorni) un gran tour circolare che attraversa interamente la catena montuosa e lungo il quale sorgono numerosi rifugi nei quali pernottare. Niente paura, però. Non tutti i sentieri del parco sono fatti per grandi camminatori. Tra i più apprezzati dalle famiglie, ad esempio, ci sono quello che passa all’interno della Gola dell’Infernaccio, nel territorio di Montefortino, e sale lentamente fino all’Eremo di San Leonardo (bizzarra ricostruzione di un romitorio dell’anno Mille abitato per mezzo secolo da un singolare frate), o le dolci passeggiate che circondano affascinanti borghi dal sapore quasi alpino come Amandola, Smerillo (raggiungete la Fessa) o Visso. Da segnalare, infine, il sentiero delle Lame Rosse, sopra il Lago di Fiastra, nel Maceratese: si tratta di un tracciato mediamente impegnativo che dal bacino si arrampica fino a questo canyon pluviale fatto di alte pareti rossicce e termina alla Grotta dei Frati, un complesso di tre cavità dove vissero diverse comunità di francescani e benedettini. 

I percorsi sulle sponde del Lago di Fiastra sono perfetti da percorrere in bicicletta ©Buffy1982/Getty Images
I percorsi sulle sponde del Lago di Fiastra sono perfetti da percorrere in bicicletta ©Buffy1982/Getty Images

Ciclismo

Sarà per la dolcezza del paesaggio, per il clima mite o per le centinaia di chilometri di strade secondarie quasi deserte che solcano la regione, ma le Marche per i ciclisti sono un vero e proprio spasso. D’altronde, le due ruote sono il mezzo ideale per scoprire a passo lento i borghi, i castelli, le rocche e le città marchigiane, seguendo i percorsi di Marche Outdoor. E basta girovagare qualche ora per il suo territorio per accorgersene: gruppi di cicloamatori organizzati, famiglie di viaggiatori stranieri e solitari ciclisti impolverati si trovano praticamente ovunque, dalla costa alle montagne passando per le sinuose colline che le separano. Non a caso, negli ultimi anni sono nati numerosi hotel, B&B, negozi, officine e guide che offrono servizi e assistenza agli amanti dei pedali. Certo, se siete ciclisti della domenica e con poca voglia di sudare, farete meglio a orientarvi sulle lunghe e pianeggianti piste ciclopedonali che fiancheggiano da nord a sud il litorale adriatico, come quelle di San Benedetto del Tronto, di Civitanova o di Pesaro, mentre se siete in vena di sgambare avrete solo l’imbarazzo della scelta, e dovrete decidere solamente lunghezza, pendenze e tipo di fondo. Amate gli sterrati? Perché non lanciarsi allora alla scoperta del Parco Naturale del Monte Conero, attraversato da una fitta rete di percorsi per mountain bike, quello dei Monti Sibillini (ma qui servono ottimi polmoni), il Parco del Sasso Simone e Simoncello nel Montefeltro o raggiungere la Macera della Morte, nel Parco della Laga al confine con l’Abruzzo? Siete più per il cicloturismo? Ecco le morbide pendenze appenniniche, i tour tra le abbazie e i boschi della Gola della Rossa o nei dintorni di Fabriano, in provincia di Ancona, i suggestivi percorsi sulle sponde del Lago di Fiastra o il lento zigzagare tra i vitigni del Maceratese. Volete emulare i campioni del Giro d’Italia? Attorno ad Ascoli potrete farlo. Mettetevi il casco, salite in sella e troverete in ogni angolo percorsi per i vostri denti e soprattutto per le vostre gambe. 

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La spiaggia delle Due Sorelle ©Calcifer87/Getty Images
La spiaggia delle Due Sorelle ©Calcifer87/Getty Images

Sport Acquatici

L’Adriatico, che bagna le Marche per tutta la loro lunghezza, è un mare tranquillo e sicuro che si presta perfettamente a qualsiasi genere di sport acquatico: vela, canoa, windsurf, kitesurf e sci d’acqua la fanno quasi ovunque da padroni, ma gli appassionati della vita sottomarina possono contare anche su alcuni, interessantissimi, punti di immersione. Il Conero, bianchissimo e suggestivo promontorio roccioso a sud di Ancona, che rompe la monotonia del litorale sabbioso, è il luogo dove si concentra la maggior parte dei centri diving della regione, e indossare maschera e pinne per immergersi nei suoi fondali (magari alla ricerca dei prelibati moscioli, piccole cozze selvatiche che crescono solo qui) è un’esperienza indimenticabile. Da queste parti è possibile anche noleggiare un kayak da mare e pagaiare fino alle Due Sorelle, spettacolari faraglioni che si innalzano circondati da acque cristalline, o iscriversi a un corso di vela, per trasformarsi in navigati capitani. Quelli veri si incontrano nei tanti yacht club che punteggiano tutte le principali località costiere: San Benedetto del Tronto, Grottammare, Marotta, Senigallia, Fano, Pesaro e via dicendo. Qui è possibile partecipare a lezioni di uno o più giorni (per adulti e bambini), noleggiare optimist, laser, windsurf e altre derive, oltre che regalarsi 20 minuti di pura adrenalina facendo sci d’acqua. Il Parco della Sentina, infine, è il posto giusto nelle giornate ventose, quando qui si radunano decine di kitesurfers che volano, letteralmente, sulle onde. 

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Le Grotte di Frasassi sono il sogno di tutti gli amanti di stalattiti e stalagmiti©Adwo/Shutterstock
Le Grotte di Frasassi sono il sogno di tutti gli amanti di stalattiti e stalagmiti©Adwo/Shutterstock

Altri sport

Ma non finisce qui. Perché come un grande parco avventure dai mille volti, e da vivere in ogni stagione, la regione offre opportunità di svago anche agli appassionati di torrentismo (soprattutto ai piedi dei Sibillini), arrampicata, bouldering, golf, birdwatching, speleologia e…sci. Sarnano nevica spesso, e non a caso è una rinomata stazione sciistica della regione, mentre le Grotte di Frasassi sono il sogno di tutti gli amanti di stalattiti e stalagmiti. Le zone umide litorali che attraggono in primavera migliaia di uccelli migratori si trasformano in un richiamo irresistibile per coloro i quali, con un buon paio di binocoli, trascorrerebbero le ore a riconoscere trampolieri, folaghe e altri pennuti palustri, e le grandi rocce dell’Ascolano e del Fermano, accoppiate alle ripide pareti appenniniche, sono una destinazione imprescindibile per gli appassionati di scalate. Insomma, da qualunque parte le guardiate, le Marche sono una destinazione perfetta per le attività outdoor. Anche quando piove. 

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