Weekend a Bologna: cosa fare e cosa vedere in 2 giorni

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Città creativa della musica per l’UNESCO, meta di studenti da ogni dove attratti dall'università più antica d'Europa, si snoda tra chilometri di portici, torri medievali ed eleganti piazze. Visitate i suoi straordinari musei, perdetevi nei vivaci mercati, scoprite i canali d’acqua e sedetevi ai tavoli di un’osteria storica. Bologna, nel cuore dell’Emilia Romagna, si conosce anche così: ve lo confermeranno i suoi abitanti, schietti e genuini. Caleidoscopica, cosmopolita e gaudente: Bologna vi accoglierà per un weekend in cui tutto è possibile.

Veduta aerea di Bologna
Veduta aerea del centro di Bologna ©bellena/Shutterstock
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Primo giorno

Dritti al cuore della città

Chi arriva a Bologna non vede l’ora di visitare Piazza Maggiore, centro nevralgico cittadino, angolo storico del centro medievale e punto di riferimento urbano per tanti bolognesi. Ammirate il Palazzo del Podestà, con la Torre dell’Arengo, e l’amatissimo Gigante, il Nettuno del Giambologna che troneggia imponente sulla fontana, fresco di restauro. Ruotando su voi stessi poserete lo sguardo sul Palazzo d’Accursio, con la Torre dell’Orologio, all’interno del quale sono custodite le straordinarie Collezioni Comunali d’Arte. 


Le due torri di Bologna degli Asinelli e Garisenda
Le due torri simbolo della città di Bologna: quella degli Asinelli e della Garisenda ©kavalenkau/Shutterstock

Dal crescentone, il rettangolo rialzato della piazza, avrete la migliore visuale sulla Basilica di San Petronio, la chiesa più amata e più grande di Bologna, che vanta la più lunga meridiana al mondo, quella di Gian Domenico Cassini. Uscendo dalla basilica, sulla destra, noterete il lungo Portico del Pavaglione, elegante passeggiata cittadina.

 Imboccando Via Clavature, potrete immergervi nell’atmosfera frizzante e vivace del Quadrilatero, dove i bolognesi vanno a fare la spesa all’antico mercato: storiche drogherie, antiche osterie, ricchi banchi di frutta e verdura e botteghe dove trionfano tortellini e tagliatelle, mortadella e dolci tipici come pinze e certosini; ma anche la Chiesa di Santa Maria della Vita con il Compianto sul Cristo morto, gruppo scultoreo in terracotta del Quattrocento di potente espressività. Dirigendovi in direzione di Via Rizzoli, in Piazza di Porta Ravegnana, ecco svettare le Due Torri: salite i 498 gradini della Torre degli Asinelli, alta 97,20 m, e vi renderete conto ancor meglio di quanto sia bella Bologna, punteggiata di torri medievali e percorsa da lunghi portici.

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Dove si cela il sapere

Bologna è anche città universitaria: qui ha sede l’università più antica d’Europa, la cui data di nascita risalirebbe al 1088, quando era già tutto un fiorire di studi giuridici. Tra i luoghi imperdibili legati al mondo accademico ci sono l’Archiginnasio, sede delle lezioni universitarie tra la fine del Cinquecento e i primi dell’Ottocento, con il suo Teatro Anatomico intagliato in legno, il ricchissimo Museo di Palazzo Poggi, inserito nell’ampio sistema museale universitario, all’interno del quale si trova anche l’aula dove Carducci insegnò dal 1860, e l’affascinante Museo della Specola, dove potrete salire in cima alla torre per imparare tutto sugli studi astronomici e apprezzare la città dall’alto. 


Ragazzi e ragazze sotto i portici di Bologna
Rilassarsi tra i portici e le piazze di Bologna è il modo perfetto per assorbire la città ©Yulia Grigoryeva/Shutterstock

Dato che siete in zona universitaria, tra Via Zamboni e Via delle Belle Arti non potete assolutamente perdere una visita ai capolavori della Pinacoteca Nazionale. E a questo punto ci sta bene pure una passeggiata all’aria aperta fino all’Orto Botanico (anch’esso nel circuito universitario), un ameno angolo di verde cittadino tra i più antichi d’Italia. 

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Secondo giorno

Tra piazze, portici, torri e inattesi canali d'acqua

La bellezza di Bologna passa anche dalle sue piazze, così vissute e animate, così intrise di quello spirito intraprendente e gioviale dei bolognesi. Piazza Santo Stefano è senza dubbio, assieme a Piazza Maggiore, tra le più belle ed eleganti, con i favolosi palazzi che fanno da cornice al misterioso Complesso di Santo Stefano. 

Un uomo cammina sotto i portici di Bologna
I portici verso la basilica di San Luca. ©Susan Wright/Lonely Planet

Da una piazza all’altra passerete percorrendo i portici (il solo centro storico ne vanta ben 38 km), segno architettonico identitario di una città che ama farsi scoprire lentamente. Il più famoso è il Portico di San Luca, lungo poco meno di 4 km, da percorrere a piedi per arrivare all’omonimo santuario che sta nel cuore di tutti i bolognesi. 

Gironzolando per il centro storico vi imbatterete certamente in qualcuna delle circa 20 torri medievali rimaste in piedi, costruite quando Bologna era la città turrita per eccellenza. Tra quelle sulle quali potrete salire c’è il campanile della Cattedrale di San Pietro, dove vi spiegheranno come si suonano le campane con il ‘sistema bolognese’. 

Tra un portico e una torre, non meravigliatevi dei numerosi canali che incontrerete in città: Bologna un tempo era una realtà industriale con un evoluto apparato idraulico e una rete di canali (Moline, Navile e Aposa) ancora in parte visibile. In Via Piella affacciatevi alla celebre finestrella sul Canale delle Moline.

Una città in note

Bologna ha da sempre un legame fortissimo con la musica, avendo accolto nelle sue scuole personaggi come Gioachino Rossini, Ottorino Respighi, Gaetano Donizetti, Wolfgang Amadeus Mozart. Se volete approfondire il tema, varcate la soglia di un luogo ricchissimo e straordinario come il Museo Internazionale della Musica, in Strada Maggiore, per rendervi conto di quali tesori custodisce. Su prenotazione è visitabile anche la Regia Accademia Filarmonica, che conserva gelosamente l’elaborato d’esame di Mozart per l’ammissione ai corsi. 

Bologna è legata a doppio filo alla musica ancora oggi, grazie ai cantautori e compositori di musica leggera che l’hanno resa protagonista di tante canzoni. Un nome su tutti quello di Lucio Dalla (del quale saltuariamente si può visitare la casa in Via d’Azeglio), sepolto alla Certosa di Bologna, antico cimitero monumentale tutto da visitare. Se poi la giornata è soleggiata, in auto o meglio su una due ruote, lanciatevi alla scoperta dei colli bolognesi, dove la natura vi regalerà scenari paradisiaci e potrete ammirare in silenzio la città, poco lontana, abbandonandovi alla sua gioiosa bellezza. Vi piacerà, perché, per restare in tema musicale, come cantava il bolognese Cesare Cremonini in una sua hit: “Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi...”.

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