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Trekking e archeologia sulle tracce del vulcano

Redazione Lonely Planet
6 minuti di lettura

I vicoli che scendono ripidi verso il mare, le case colorate e le boutique alla moda, la lussuosa bellezza e il jet set internazionale. Positano è questo ma anche tanto altro. Ad esempio, è la tappa finale del Sentiero degli Dei, uno dei più incantevoli percorsi di trekking che esistano in Italia: si può godere, immersi nel silenzio, della natura e degli impareggiabili panorami della Costiera Amalfitana lontano dal traffico. E, all’arrivo scoprire un luogo rimasto segreto per duemila anni. Poi c’è il Vesuvio che domina su tutto e ci invita a conquistare la vetta per guardare nelle sue viscere. Da lassù, contemplare Ercolano, pregustando una passeggiata nella più intatta città romana d’Italia. Ecco i nostri consigli per un lungo weekend sotto il segno del vulcano.

Tramonto dal Vesuvio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Tramonto dal Vesuvio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
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A spasso con gli dei

Il Sentiero degli Dei non solo è spettacolare, ma è anche uno dei pochi itinerari escursionistici della Costiera Amalfitana che non obblighi ad affrontare un gran numero di gradini.

L’itinerario inizia nel villaggio di Bomerano (una frazione di Agerola), facilmente raggiungibile

da Amalfi o da Napoli con l’autobus SITA, dove è possibile pernottare in diverse strutture a prezzi decisamente più accessibili rispetto alla costa. L’inizio dell’itinerario è segnalato da un monumento, sul quale sono incise citazioni di Italo Calvino e D.H. Lawrence.

Preparatevi a costeggiare una parete rocciosa che si affaccia su campi terrazzati con pochi tratti in pendenza e decisamente agevole. Il primo importante punto di riferimento che si incontra dopo la Grotta del Biscotto è il bivio di Colle Serra, dove l’itinerario si divide tra il sentiero alto e il sentiero basso. Quest’ultimo ‒ più esposto ‒ si snoda tra vigneti e tratti rocciosi, offrendo magnifiche vedute sulla sottostante Praiano. Dopo circa 800 m, potrete fare una piccola deviazione verso sud per raggiungere il Monastero di San Domenico. Il più frequentato, il sentiero alto, procede sulle alture rocciose, offrendo ampi panorami. I due itinerari si ricongiungono 1,5 km più avanti, in un punto chiamato Cisternulo. Poco sotto Colle Serra, nel sentiero principale confluisce il percorso proveniente da Praiano, punto di partenza alternativo del Sentiero. Tenete presente che iniziare l’escursione da Praiano comporta una salita di 1000 gradini che metterà subito a dura prova i muscoli delle vostre gambe ancora prima di raggiungere il sentiero vero e proprio. 

La spettacolare veduta dal Sentiero degli Dei © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
La spettacolare veduta dal Sentiero degli Dei © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

Dopo Cisternulo, il sentiero si snoda intorno ad alcune grotte poco note e scende nel Vallone Grarelle, per poi risalire e raggiungere la fine del percorso nel minuscolo villaggio di Nocelle. 

A questo punto avete tre opzioni: 

• Affrontare i circa 1500 gradini che scendono dal villaggio e terminano ‒ dopo aver attraversato una serie di uliveti ‒ sulla strada costiera 2 km a est di Positano. 

• Prendere un autobus al fondo dell’unica strada che collega Nocelle a Positano.

• L’opzione di gran lunga migliore (soprattutto per chi non ne può più degli scalini), che consiste nel proseguire lungo il sentiero che da Nocelle procede a ovest verso Montepertuso. Non perdetevi l’enorme buco naturale al centro della parete rocciosa, che dà l’impressione che un gigante abbia sfogato la sua rabbia sferrando un pugno nella pietra calcarea. A Montepertuso scendete oltre la chiesa, lungo una serie di gradini che raggiungono l’estremità settentrionale di Positano.

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L'inconfondibile profilo del Vesuvio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
L'inconfondibile profilo del Vesuvio © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

Vesuvio: potenza, trekking e archeologia

Sorpresa: una villa Romana

Ora che siete giunti a destinazione, cercate le indicazioni che conducono al “Museo Archeologico Romano Santa Maria Assunta”. Si trova proprio nel centro della città, sotto l’oratorio della Chiesa di SS. Maria Assunta, quella contraddistinta dalla cupola ricoperta di maioliche. Ciò che vedrete, scendendo dalle immacolate scale di cristallo e acciaio, è una lussuosa dimora romana completamente sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. la cui spessa coltre di cenere ha conservato intatti i colori delle pareti affrescate, restituendo a chi li osserva una sensazione di puro stupore. Si tratta di una villa d’ozio che dimostra come, già per i romani, Positano fosse luogo prediletto dove trascorrere il tempo libero. È certamente questa la casa più bella e antica della città, riportata alla luce nel 2018 dopo un lungo e complesso lavoro di restauro che è tuttora in corso e che restituirà al mondo altre sezioni della dimora. 

Le pareti affrescate di una una dimora romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Le pareti affrescate di una una dimora romana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
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In cima al Vesuvio

Dopo aver preso confidenza con l’abbinata “trekking e archeologia” è tempo di conquistare la cima del Vesuvio, protagonista assoluto di questa regione. A guardarlo dal basso, da Napoli o da Sorrento, si avverte un potente richiamo a percorrere le sue pendici e affacciarsi sul cratere per vedere l’origine di tanta potenza. Il Parco Nazionale del Vesuvio che protegge l’intera area, offre ai visitatori la possibilità di scegliere tra 11 sentieri per una lunghezza complessiva di 54 chilometri di camminamento. Il nostro consiglio è di consultare il sito (www.parconazionaledelvesuvio.it) dove si può scaricare la cartina, verificare orari di accesso e stato di agibilità dei diversi itinerari naturalistici, e scegliere il sentiero più adatto alle vostre esigenze. In ogni caso, è possibile arrivare in auto o in autobus fino a “quota 1000 m s.l.m”. Da qui, per accedere al sentiero che porta al “Gran Cono”, è obbligatorio essere accompagnati dalle Guide Alpine e Vulcanologiche della Regione Campania che sono a disposizione dei visitatori presso la biglietteria incluso in campania>artecard. 

Una spettacolare salita su un agevole sentiero di ghiaia, lungo circa ottocento metri, vi porterà in cima in poco meno di mezz’ora. Sarete così ripagati da uno spettacolo unico al mondo: da un lato c’è la voragine del cratere, perfettamente circolare, con i suoi pennacchi di fumo, che potete guardare dall’alto verso il basso; voltandovi dalla parte opposta, lo sguardo abbraccia la città di Napoli e il Golfo, l’arcipelago, la Penisola Sorrentina e il mare infinito. È a questo punto che occorre contemplare Ercolano e Pompei per farsi una sia pur vaga idea di ciò che accadde il 24 agosto del 79 d.c. 

Ercolano, la città romana più compatta e meglio conservata d'Italia © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
Ercolano, la città romana più compatta e meglio conservata d'Italia © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

L’antica Roma a Ercolano

Se il tempo a disposizione per scoprire l’immensa area archeologica che si sviluppa ai piedi del Vesuvio non è abbastanza, il nostro consiglio è: dedicate mezza giornata alla visita Ercolano. Entrare in questo sito significa fare un viaggio nel tempo, un trekking urbano nella città romana più compatta e meglio conservata, non solo di questa regione ma di tutta Italia. Perdetevi tra i vicoli (cardi e decumani), preferibilmente in compagnia di una guida esperta, e lasciatevi incantare dai tesori archeologici che ogni abitazione ha conservato nel corso dei secoli: mosaici e porte e tramezzi in legno, panche di pietra e insegne pubblicitarie, dipinti e statue. Infine, all’interno del parco archeologico, è stato recentemente aperto al pubblico l’Antiquarium, spazio espositivo all’interno del quale è stata allestita una magnifica mostra intitolata “SplenDori. Il lusso negli ornamenti di Ercolano”. Un’occasione unica per ammirare numerosi oggetti d’uso comune come arredi, ornamenti personali , strumenti di lavoro, decorazioni, mobili che fanno parte dell’incredibile mole di reperti proveniente direttamente dalle case, dalle strade, dalle mense degli antichi ercolanesi. 

Ideale conclusione di questo viaggio nel tempo è la tappa al Museo Archeologico Virtuale (MAV) che, come per magia, restituisce vita alle rovine e, attraverso un video in 3D ricostruisce la drammatica storia dell’eruzione. 

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La vista su Positano dal ristorante, a Montepertuso © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia
La vista su Positano dal ristorante, a Montepertuso © Angelo Pittro / Lonely Planet Italia

Questo scrigno di tesori archeologici fa parte del circuito campania>artecard, uno strumento indispensabile per entrare gratuitamente o a prezzo ridotto in numerosi musei e siti archeologici e per spostarsi comodamente in Campania. 

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