Il nostro viaggio in Basilicata
Il diario del tour
Diario on the road: Basilicata
Un viaggio lungo un mese, centinaia di chilometri percorsi tra i monti e i mari, tra la terra e i cieli di sette regioni. Ultima tappa, la Basilicata: volando s...
L’itinerario in breve
Un caleidoscopio di culture, paesaggi incontaminati, tracce di un passato ancora pulsante. Una regione per gli amanti dell’avventura, in tutte le possibili declinazioni del termine. Benvenuti in Basilicata.
Potrete perdervi nei sentieri del Parco del Pollino, respirare a pieni polmoni gli effluvi aromatici nel Parco della Val d’Agri-Lagonegrese, strabuzzare gli occhi di fronte alle guglie incantate delle Dolomiti Lucane, perdere la cognizione del tempo e dello spazio nel Parco della Murgia Materana. E poi, da un lato c’è l’azzurro del Mar Ionio, con le sue spiagge di sabbia bianca bordate di pinete e i resti archeologici della Magna Grecia, dall’altro i 30 km di piccole insenature sabbiose e scogliere, che accolgono la cosidetta ‘Dea del Mare’, ovvero Maratea.
La nostra scoperta della Basilicata parte letteralmente in volo e con una buona dose di sangue freddo. Affrontiamo infatti il Volo dell’Angelo, una sorta di funivia umana a gravità che collega i borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano in uno scenario naturale semplicemente straordinario. Ci aspetta uno strapiombo a 400 m di altezza, proni lungo un cavo di acciaio lungo 1550 m, raggiungendo la velocità di 120 km orari. Aiuto! Chi ancora può vantare nervi saldi e gambe ferme può tentare la traversata del Ponte della Luna, un ponte tibetano lungo 90 m e sospeso a 27 m di altezza che attraversa il profondo fossato nello scenario montano di incredibile bellezza di Sasso di Castalda.
Meno male c’è Matera che ci fa riposare. Per modo di dire. Matera è un sogno labirintico che freme sotto i piedi e di cui solo a piedi se ne può cogliere l’incredibile bellezza che tutto il mondo ci invidia. Si passa dalle grotte oltre la Gravina, in cui millenni or sono i nostri antenati si scaldavano al fuoco, alle raffinatezze barocche del Piano, dall’intimo raccoglimento delle chiese rupestri all’atmosfera sempre più trendy dei tanti locali del centro storico, dal trionfo di una natura indomabile a quello dell’ingegno e della capacità di adattamento dell’uomo. E così, mentre la luminosa pienezza delle architetture si oppone ai vuoti sotterranei, le forme si trasformano, a seconda della luce, nelle diverse ore del giorno e questa città incredibile ci regala non soltanto un’esperienza esteticamente imperdibile, ma anche una vera e propria avventura dell’anima.
È la costa ionica quella che vede la conclusione della nostra tappa lucana: una delle ragioni che conduce i viaggiatori come noi da queste parti è la possibilità di ammirare le tracce delle colonie greche di Metaponto, Siris ed Heraclea. L’altra è rappresentata dalle spiagge sabbiose di Policoro che, dopo le bonifiche e i risanamenti iniziati solo negli anni ’30, hanno preso il posto delle malsane paludi che avevano infestato il territorio per secoli. Qui ci aspettano angoli isolati da cui guardare il mare, respirare i profumi intensi della macchia mediterranea, scorgere il sinuoso movimento di ninfe e divinità marine del passato nell’increspatura delle onde.
La mappa del tour
Le tappe principali
- 1 Dolomiti lucane
- 2 Matera
- 3 Metaponto
- 4 Policoro