Sulle orme di santi navigatori a Iona, in Scozia

Un pellegrinaggio a Iona, isola mistica situata all’estremità occidentale dell’Europa, nella più remota Scozia, è una tradizione che risale ai primi secoli del cristianesimo. Ecco come mettersi in viaggio riscoprendo l'epica di questa esperienza nelle isole Ebridi.

Iona, l’isola mistica delle Ebridi © Charlesy / Shutterstock
Iona, l’isola mistica delle Ebridi © Charlesy / Shutterstock
Pubblicità

All’estremità nord-occidentale delle Isole Britanniche, le Ebridi Interne sono disseminate in mare come i cocci di un piatto rotto. Alcune isole (Skye, Jura) sono pezzi più grandi, altre (Rum, Eigg) sono frammenti più piccoli. Tra queste c’è Iona, una scheggia minuscola che però affronta in prima linea le fredde acque dell’Atlantico.

Pur rimasta per secoli ai confini del mondo conosciuto, questa terra isolata fu uno dei primi baluardi del cristianesimo nell’Europa occidentale, e da allora è stata meta di pellegrinaggio per intere generazioni. Oggi raggiungere Iona implica un viaggio tra alcuni dei paesaggi terrestri e marini più spettacolari della Scozia, che spesso tocca l’anima di chi lo intraprende.

Leggi anche:

In treno attraverso i glen

Un tempo i pellegrini andavano a Iona a piedi, mentre oggi l’isola è raggiungibile anche in auto. Ma forse l’opzione migliore è il viaggio in treno, traghetto e autobus. Non è un’impresa semplice e, come tutti i veri pellegrinaggi, richiede impegno, pianificazione e perseveranza, ma la ricompensa è il più maestoso scenario scozzese, tra glen ventosi e loch scintillanti. Partite dalla stazione di Queen Street a Glasgow, snodo dei trasporti sia per la città più grande della Scozia sia per la popolosa Scozia centrale. Luoghi e persone tendono tuttavia a diradarsi una volta saliti a bordo di un treno diretto a nord verso Oban. Qui i treni percorrono un tratto della West Highland Line, uno dei viaggi ferroviari più famosi al mondo, passando per la lunga e stretta insenatura del Loch Long e costeggiando il bel Loch Lomond, disseminato di isole, prima di svoltare verso ovest all’ombra delle montagne innevate a Tyndrum.

Nella piccola e graziosa Oban il treno raggiunge il mare: la stazione si trova accanto al porto, quindi bastano pochi passi per imbarcarsi su un traghetto CalMac diretto alla Isle of Mull. Se avete tempo prima della vostra coincidenza, esplorate Oban: visitate la McCaig’s Tower, un capriccio architettonico del XIX secolo in cima alla collina, o la Saint Columba’s Cathedral sul lungomare, dedicata al santo che fondò l’abbazia di Iona.

Pubblicità
Iona, una scheggia minuscola tra le acque dell’Atlantico © Milan12 / Shutterstock
Iona, una scheggia minuscola tra le acque dell’Atlantico © Milan12 / Shutterstock

In traghetto verso le Ebridi

Nelle giornate limpide la vista dal ponte del traghetto è magnifica, con i bastioni del Duart Castle di Mull a sinistra e il Lismore Lighthouse sulle rocce sferzate dalle onde a destra. Per molti passeggeri la destinazione finale è la Isle of Mull, con il pittoresco porto di pesca di Tobermory e le spiagge di sabbia bianca della costa occidentale.

Per i pellegrini, invece, Mull è il punto di partenza per raggiungere la vicina e molto più piccola Iona. Dal porto di Craignure gli autobus seguono una remota strada a corsia unica in direzione ovest, passando sotto l’imponente profilo del Ben More. Osservate le pietre sul ciglio della strada, antichi segnali che indicavano la strada per Iona. La strada asfaltata finisce a Fionnphort; dalle banchine del villaggio disseminate di nasse per astici si può vedere, oltre lo stretto, la Iona Abbey.

Da qui un altro traghetto CalMac, più piccolo, compie la traversata dello stretto Sound of Iona. Questi traghetti sono un’istituzione antica: i pellegrini medievali li chiamavano appiccando il fuoco a mucchi di erica. Allora come oggi, compiere la traversata significa varcare una specie di confine, lasciandosi alle spalle il frastuono del mondo esterno per immergersi nel silenzio di questa piccola terra emersa tra le onde.

Leggi anche:

Pubblicità

Iscriviti alla nostra newsletter! Per te ogni settimana consigli di viaggio, offerte speciali, storie dal mondo e il 30% di sconto sul tuo primo ordine.

L’arrivo a Iona

Fu un epico viaggio per mare quello che nel 563 d.C. portò qui dall’Irlanda san Columba, il quale affrontò le burrasche con i suoi monaci a bordo di una piccola barca di vimini. Sbarcato a Iona, fondò l’abbazia e da qui diffuse il cristianesimo a est verso la terraferma pagana. L’isola ospitava una comunità di monaci dediti all’agricoltura, alla pesca e alla trascrizione dei Vangeli; Columba stesso dormiva su un letto di pietra e camminava nelle fredde acque del mare al mattino per recitare i salmi.

Dal porto dei traghetti, una facile passeggiata di 10 minuti conduce alla Iona Abbey, un massiccio edificio benedettino in cui archi gotici incorniciano le acque del Sound e uccelli marini volteggiano sui chiostri. Il tumulo su cui forse sorgeva la semplice capanna di legno di san Columba è un punto cruciale del pellegrinaggio. Il cristianesimo celtico è radicato però nella natura, e tutta l’isola offre innumerevoli luoghi per meditare. Non c’è posto migliore per concludere il pellegrinaggio della Saint Columba’s Bay, un’insenatura di ciottoli all’estremità meridionale, a un’ora di cammino, considerata il luogo in cui il santo sbarcò sull’isola. Tra il vento impetuoso, lo stridio delle sule e lo sciabordio delle maree sulle pietre, avrete raggiunto il limite del continente e la fine del vostro viaggio.

L’Abbazia di Iona vista da Tòrr Aba © Colin Beresford Godfrey / Shutterstock
L’Abbazia di Iona vista da Tòrr Aba © Colin Beresford Godfrey / Shutterstock

Come organizzare il viaggio a Iona, Ebridi

Come arrivare

Glasgow è ben servita da collegamenti ferroviari da tutto il Regno Unito, tra cui treni diretti da Londra (circa 5 h) ed Edimburgo (50 min). A Londra è facile passare dagli Eurostar (che arrivano a St Pancras) ai treni per Glasgow perché la stazione di Euston è vicinissima. Glasgow si raggiunge da Londra anche con treni notturni con vagoni letto.

Quando andare

Questa zona della Scozia si può visitare tutto l’anno, ma i periodi migliori sono inizio estate (maggio e giugno) e inizio autunno (settembre e ottobre). In piena estate c’è più gente e i moscerini sono molto fastidiosi, mentre in inverno le giornate sono corte ed è più probabile trovare mare mosso.

Pubblicità

Guide e prodotti consigliati:

Guida di viaggio

Scozia

Pubblicato nel

Destinazioni in questo articolo:

Scozia
Condividi questo articolo
Pubblicità