Tutto quello che c’è da sapere per un viaggio sull’Isola di Skye, in Scozia

Redazione Lonely Planet
11 minuti di lettura

L’Isola di Skye, in Scozia, prende nome dall’antico termine nor­reno sky-a, che significa ‘isola delle nuvole’, in riferimento alla bruma che spesso avvol­ge le Cuillin Hills. È la seconda isola della Scozia in ordine di grandezza: 80 chilometri di vellutate brughiere, montagne frasta­gliate, loch scintillanti e imponenti scogliere a picco sul mare.

Le Cuillin Hills formano la più spettacolare catena montuosa della Gran Bretagna  ©Josep Suria
Le Cuillin Hills formano la più spettacolare catena montuosa della Gran Bretagna ©Josep Suria
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La bellezza dei paesaggi è la principale at­trattiva dell’isola, ma non mancano castelli, musei dedicati alla vita rurale e accoglienti ristoranti e pub. Vi sono inoltre decine di gal­lerie d’arte e atelier di artigiani. Insieme a Edimburgo e al Loch Ness, Skye è una delle principali destinazioni scozzesi, tuttavia i visitatori tendono a rimanere a Portree, Dunvegan e Trotternish, perciò ne­gli angoli più remoti dell’isola si riesce qua­ si sempre a trovare pace e tranquillità. Sia­te pronti ad affrontare condizioni atmosfe­riche molto variabili: quando il tempo è bel­lo è davvero bello, peccato però che sia raro. Ecco cosa sapere per organizzare al meglio il vostro viaggio sull’isola.

Il porto di Armadale  ©Sue Burton Photography
Il porto di Armadale ©Sue Burton Photography

Armadale e Sleat

Se si arriva a Skye con il traghetto che parte da Mallaig, si sbarca ad Armadale, all’estre­mità meridionale di una penisola lunga e pianeggiante chiamata Sleat. Qui i paesaggi non sono eccezionali, ma la penisola costitui­sce un magnifico belvedere naturale da cui ammirare il panorama che si apre sull’altro versante; per godere degli straordinari scorci sull’Isola di Rum, sulle Cuillin Hills e sul Bla Bheinn, seguite la ripida e tortuosa strada se­condaria che, descrivendo un ampio cerchio, passa da Tarskavaig e Tokavaig.

Museum of the Isles

Imboccando la strada che parte dal molo di Armadale si raggiunge l’Armadale Castle, un castello in parte dirocca­ to che fu la dimora dei MacDonald di Sleat. Visitando l’adiacente museo scoprirete tut­to ciò che c’è da sapere sul clan e apprende­rete a grandi linee la storia dei Signori delle Isole. Tra gli oggetti più interessanti dell’e­sposizione figurano rari ritratti dei capi del clan e una coppa da vino usata un tempo da Bonnie Prince Charlie. Il biglietto d’ingres­so permette di visitare inoltre gli incantevo­li giardini del castello.

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Isleornsay

In questo grazioso porto, situato 13 chilometri a nord di Armadale, di fronte a San­daig Bay sulla terraferma, il naturalista Ga­vin Maxwell visse e scrisse le sue celebri me­morie in L’anello di acque lucenti. Oltre a un vecchio albergo e bar, nel centro abita­ to troverete una galleria d’arte e artigianato.

Visitate la Torabhaig Distillery, una fattoria riconvertita e affacciata sul mare che ospita la seconda distilleria di Skye, inaugu­rata nel 2017. Ci sono un centro visitatori e un cafè; vi consigliamo di prenotare le visite guidate con un certo anticipo.

Elgol (Ealaghol)

Nelle giornate serene, il viaggio lungo la stra­da che da Broadford porta a Elgol è uno dei più spettacolari che si possano fare a Skye. Lungo il percorso potrete ammirare due classici paesaggi da cartolina: quello del Bla Bheinn oltre il Loch Slapin (vicino a Torrin) e quello, davvero stupendo, dell’intera cate­na delle Cuillin dal molo di Elgol. Elgol stes­sa è un minuscolo insediamento alla fine di una lunga strada a corsia singola.

Spar Cave

Subito a est di Elgol sorge la Spar Cave, una grotta che fu visitata da Walter Scott nel 1814 e poi immortalata nel suo poema Il Lord delle Isole. La grotta, profonda 80 m, è selvag­gia e remota e presenta numerose e affasci­nanti concrezioni stalagmitiche. Si trova a pochi passi dal villaggio di Glasnakille, ma per raggiungerla bisogna superare una serie di massi coperti di alghe. Tenete inoltre pre­sente che, a causa delle maree, l’accesso alla grotta da entrambe le parti è possibile solo per un’ora al giorno. Potrete chiedere infor­mazioni sugli orari delle maree e sull’itine­rario da seguire presso la tearoom di Elgol.

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L’isola di Skye, o ‘isola delle nuvole’ ©Stephen Bridger
L’isola di Skye, o ‘isola delle nuvole’ ©Stephen Bridger

Cuillin Hills

Le Cuillin Hills formano la più spettacolare catena montuosa della Gran Bretagna (il no­me deriva dal norreno kjöllen, che significa ‘a forma di chiglia’). Pur non essendo particolarmente alte (lo Sgurr Alasdair, la vetta più elevata, raggiunge appena i 993 m), hanno un aspetto quasi alpino, con creste affilate, guglie frastagliate, gole coperte di pietrisco e vaste distese di roccia nuda.

Paradiso degli alpinisti esperti, i tratti più in alto di questi monti sono fuori portata per la maggior parte degli escursionisti. Ci sono tuttavia molti bei sentieri a bassa quota che quasi tutti possono affrontare. Le basi principali delle Cuillin Hills sono due: Sligachan a nord (sul tragitto degli au­tobus Kyle of Lochalsh–Portree) e Glenbrittle (non servita da mezzi pubblici) a sud.

Uno dei sentieri migliori (nelle giornate di bel tempo) si inerpica rapidamente dal cam­peggio Glenbrittle al Coire Lagan (9,6 km; almeno tre ore per l’andata e ritor­no). L’impressionante conca ospita nella par­te superiore un piccolo loch in cui è possibile fare il bagno (se non si è freddolosi), mentre le rupi circostanti sono un’ottima palestra di roccia (portatevi un binocolo).

Ancora più spettacolare, ma anche più dif­ficile da raggiungere, è il Loch Coruisk (dal gaelico Coir’Uisg, ‘Conca d’Acqua’), un re­moto lago circondato dalle vette più eleva­te delle Cuillin Hills. Raggiungibile con una gita in barca da Elgol, o a piedi percorrendo un impervio sentiero che si snoda per 8,8 km da Kilmarie, anche il Coruisk divenne famo­so grazie al Lord delle Isole di Walter Scott. Le orme dello scrittore furono ripercorse da moltissimi turisti e paesaggisti di epoca vittoriana, compreso William Turner, i cui ac­querelli vennero poi utilizzati per illustrare le opere di Scott.

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Minginish

Il Loch Harport, a nord delle Cuillin Hills, di­vide la Penisola di Minginish dal resto dell’I­sola di Skye. Sulla costa meridionale sorge il villaggio di Carbost, dove ha sede la Ta­lisker Distillery, che produce l’omonimo whi­sky di malto.

La magnifica Talisker Bay, 8 km a ovest di Carbost, è abbellita da un faraglio­ne e da una cascata. La Talisker Distillery produce un whisky di malto dolce e vellutato con retro­ gusto torbato. La vista guidata prevede una degustazione gratuita.

Il paese di Portree  ©BBA Photography
Il paese di Portree ©BBA Photography

Portree (Port Righ)

Portree è la cittadina più grande e animata di Skye. Ha un bel porto fiancheggiato da ca­se dai colori vivaci e offre splendidi panora­mi sulle alture circostanti. Il suo nome (dal gaelico portodelre) è stato scelto in onore di Giacomo V, che vi si recò nel 1540 per ri­conciliare i clan locali.

Aros Centre

Alla periferia meridionale di Portree, l’Aros Centre è un complesso di cui fanno parte un centro visi­tatori, un negozio di libri e articoli da rega­lo, un ristorante, un teatro e un cinema. La St Kilda Exhibition racconta in dettaglio la storia e la cultura di quei remoti affioramen­ti rocciosi, mentre la tecnologia Xbox vi con­sentirà di fare un tour virtuale delle isole.

MV Stardust

Sulla Stardust si possono fare uscite in barca di un’ora e mezza nella Portree Bay, con possibile avvistamento di foche, focene e – se si è fortunati – aquile di mare dalla coda bianca. Vengono propo­ste anche escursioni più lunghe (due ore) al Sound of Raasay e uscite di pesca, altrimenti potrete farvi sbarcare sull’Isola di Raasay e farvi venire a riprendere più tardi.

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Il Dunvegan Castle è l’edificio più famoso dell’isola ©Sandro Zahra
Il Dunvegan Castle è l’edificio più famoso dell’isola ©Sandro Zahra

Dunvegan (Dun Bheagain)

L’edificio storico più famoso di Skye, nonché una delle sue maggiori attrattive turistiche, è il Dunvegan Castle, sede del clan dei Mac­ Leod. Oltre ai consueti oggetti che si posso­no ammirare in un castello, quali spade, ar­genteria e ritratti di famiglia, nel Dunvegan Castle si trovano alcuni interessanti manu­fatti, il più famoso dei quali è la Fairy Flag (Bandiera delle Fate), un sottilissimo gonfa­lone di seta che risale a un periodo impreci­sato tra il IV e il VII secolo. In una sala sono esposti anche il panciotto di Bonnie Prince Charlie e una ciocca dei suoi capelli, donata dalla nipote da Flora MacDonald, sostenitri­ce della causa giacobita.

Dal fondo della stradina oltre l’ingresso del Dunvegan Castle parte un facile sentiero lun­go 1,5 km che conduce a due spiagge di un bianco accecante: le Coral Beaches, dove le sabbie sono tanto can­dide perché formate da esoscheletri di alghe coralline chiamate

maerl.

Edinbane Pottery

Percorrendo la strada tra Portree e Dunve­gan si passa accanto alla Edinbane Pottery, uno dei laboratori artigianali dell’isola, fon­dato nel 1971; qui si possono vedere i mae­stri vasai intenti a creare belle ceramiche dai colori vivaci.

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Duirinish e Waternish

La Penisola di Duirinish, a ovest di Dunve­gan, e quella di Waternish, a nord, ospitano alcuni degli alberghi e dei ristoranti più ca­ratteristici di Skye, oltre a un’eclettica serie di atelier di artisti e laboratori artigianali.

La Penisola di Duirinish, scarsamen­te abitata, è dominata dalle cime piatte dell’Helabhal Mhor (469 m) e dell’Helabhal Bheag (488 m), chiamate dalla gente del po­sto MacLeod’s Tables. Da Orbost si snodano numerosi sentieri per belle escursioni, com­presa quella alla cima dell’Helabhal Bheag (tre ore e mezza per l’andata e ritorno) e il sentiero di 8 km che da Orbost porta a MacLeod’s Maidens, una serie di faraglioni appuntiti all’estremità meridio­nale della penisola.

Vale la pena di affrontare il lungo viaggio in auto da Dunvegan alla costa occidentale della Penisola di Duirinish, per ammirare le spettacolari scogliere di Waterstein Head e scendere a piedi fino al faro di Neist Point, da dove si gode di una bella vista delle Ebri­ di Esterne.

I paesaggi della Penisola di Trotternish ©Martin Fowler
I paesaggi della Penisola di Trotternish ©Martin Fowler

Trotternish

La Penisola di Trotternish, a nord di Portree, ha alcuni dei paesaggi più belli e insoliti di Skye. Una strada ad anello permette di com­piere un tour della penisola in automobile da Portree via Uig, il villaggio da cui salpa il tra­ ghetto per le Ebridi Esterne.

Quiraing

Staffin Bay è dominata dalla scarpata basalti­ca di Quiraing, i cui pinnacoli e pendii a trat­ti franati costituiscono uno dei paesaggi indi­menticabili di Skye. La località è raggiungi­bile con una camminata di 30 minuti a nord di un parcheggio situato presso il punto più elevato della strada secondaria che collega Staffin e Uig.

Old Man of Storr

Il panciuto pinnacolo di basalto alto 50 m chiamato Old Man of Storr si erge lungo la strada 9,6 km a nord di Portree. Si può arrivare a piedi fino alla base del picco partendo dal parcheggio immerso nel bosco all’estremità settentrionale del Loch Leathan (circa 3 km per l’andata e ritorno). Apparen­temente impossibile da scalare, il pinnaco­lo fu invece affrontato con successo nel 1955 dall’alpinista inglese Don Whillans, un’im­presa eguagliata da pochissimi altri.

Fairy Glen

Immediatamente a sud di Uig, una strada secondaria (con l’indicazione ‘Sheader and Balnaknock’) si snoda per 1,5 km circa fino al Fairy Glen, un insolito e affascinante paesaggio fatto di piccole colline coniche, torri di roccia e cottage diroccati, con un minuscolo lochan (piccolo loch) lungo la strada.

Skye Museum of Island Life

L’odore caratteristico del fumo di torba, insieme a tutto ciò che evoca la vita nei crofts del XVIII e XIX secolo, aleg­gia ancora nei cottage dal tetto di paglia, nel­ le croft houses storiche, nei fienili e fra gli at­trezzi agricoli dello Skye Museum of Island Life. Dietro al museo si trova il Kilmuir Cemetery, dove un’alta croce celtica segna la tomba di Flora MacDonald; la croce fu col­locata qui nel 1955 al posto di quella origina­ le, della quale ‘ogni frammento è stato por­tato via dai turisti’.

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Il Sound of Raasay visto dall’Old Man of Storr ©BBA Photography
Il Sound of Raasay visto dall’Old Man of Storr ©BBA Photography

Raasay

Raasay è una frastagliata isola lunga 16 km al largo della costa orientale di Skye. La sua affascinante storia è racconta­ta nel libro Calum’s Road (2006) di Roger Hutchinson.

L’isola offre begli itinerari escursionistici, tra cui uno che conduce a una collina conica, ma piatta in cima, chiamata Dun Caan (443 m); un altro porta alle rovine dello straordi­nario Brochel Castle, arroccato su un pin­nacolo all’estremità settentrionale di Raasay. La Forestry Commission pubblica un opusco­lo gratuito (disponibile presso la sala d’attesa del traghetto) nel quale sono riportati i sen­tieri consigliati. Il numero delle sistemazioni a Raasay è molto limitato, perciò non arrivate senza prenotazione a meno che non intendiate fa­re campeggio libero (per il quale c’è molto spazio nelle zone a est e a nord dell’isola).

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Come arrivare all’Isola di Skye

In auto

L’Isola di Skye è collegata in modo permanente alla terraferma scozzese dal 1995, anno di apertura dello Skye Bridge. Il discusso pedaggio per il transito sul ponte è stato abolito nel 2004, pertanto l’attraversamento è gratuito.

Le strade dell’isola sono quasi tutte a corsia unica; usate le piazzole contrassegnate a lato (pas­sing places) per permettere eventualmente ai veicoli dietro di voi di superare.

Via mare

Nonostante il ponte, un paio di traghetti collegano ancora Skye alla terraferma. Ci sono anche traghetti da Uig alle Ebridi Esterne.

Il traghetto CalMac tra Mallaig e Armadale è molto affollato nei weekend e nei mesi di luglio e agosto, pertanto conviene prenotare se si viaggia in automobile.

Glenelg-Skye Ferry dispone di un piccolo traghetto (c’è posto soltanto per 6 automobili) che compie la breve traversata da Kylerhea a Glenelg (5 min, ogni 20 min) tutti i giorni dalle 10 alle 18 (fino alle 19 giugno e agosto).


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