Attraverso l'Australia in treno a bordo del Ghan

Scoprite l’arte dello slow travel sul leggendario e lussuoso Ghan attraverso gli immensi paesaggi desertici dell’antico cuore rosso dell’Australia.

Avtemai attraversato tutto un continente in treno? ©Mandy Creighton/Shutterstock
Avtemai attraversato tutto un continente in treno? ©Mandy Creighton/Shutterstock
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I 100 miliardi di stelle della Via Lattea brillano nella notte del deserto, miriadi di spilli di luce antichissima che trafiggono un manto di velluto nero. Scintillano come gioielli in un cielo infinito, ricordandoci quanto siamo insignificanti nell’universo. La Croce del Sud, il simbolo di questo emisfero, è sospesa sulla strada già percorsa, mentre una stella cadente lascia un’impronta sfolgorante: un meteorite che si disintegra o un frammento di spazzatura spaziale che si incendia? Non serve una Dark Sky Reserve quando tutto l’interno del continente australiano appare completamente privo di illuminazione.

Ben presto un tenue bagliore arancione illumina l’orizzonte a est, riflettendosi sulle carrozze di acciaio disposte lungo i binari. La frizzante aria secca invernale è appena sopra lo zero e regna il silenzio, interrotto solo dal tranquillo ronzio delle due locomotive diesel da 4000 cavalli del Ghan, in testa al treno. Mentre vengono serviti caffè e panini caldi per colazione, continuate a guardare i raggi del sole che trasformano la notte in giorno vicino a Marla, nell’outback del South Australia.

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Vita di lusso a bordo

I treni hanno sempre esercitato un certo fascino sui viaggiatori, retaggio di un’epoca più lenta e romantica. Precedendo di almeno 50 anni altri mezzi di trasporto meccanizzati, le ferrovie hanno determinato il boom e il declino economico di molte regioni, in particolare del Red Centre australiano. La linea ferroviaria raggiunse Alice Springs per la prima volta nel 1929 e la città crebbe in modo esponenziale; l’unico altro mezzo di trasporto erano le carovane di cammelli. Benché i cammelli non siano più necessari per esplorare il vasto entroterra australiano, la loro eredità sopravvive nel Ghan e nel suo lussuoso viaggio ‘immersivo’.

Questo treno colossale prende il nome dai primi cammellieri, chiamati nel loro insieme ‘afghani’, anche se in realtà la maggior parte di loro proveniva dai deserti dell’odierno Pakistan o dalla Turchia e dall’Egitto. Tutto ciò che riguarda il Ghan è epico. L’unico vero viaggio in treno al mondo attraverso un continente da nord a sud richiede un minimo di 54 ore (tre giorni, due notti) per completare i 2979 km verso nord da Adelaide, sul Saint Vincent Gulf, attraverso il Red Centre fino alla tropicale Darwin, sul Mar di Timor. Il viaggio verso sud è ancora più lungo (quattro giorni, tre notti) e consente di effettuare escursioni più lunghe (cioè la parte ‘immersiva’).

Con il suo convoglio completo di 38 carrozze, incluse cuccette, lounge, ristoranti, alloggi per l’equipaggio e vagoni di alimentazione, che si estendono complessivamente per quasi 1 km, il Ghan è anche il treno passeggeri di linea più lungo del mondo. Esistono due classi, Gold e Platinum: entrambe offrono cuccette e salette diurne private, pasti in ristoranti a cinque stelle ed eccellenti alcolici locali a volontà. Le carrozze lounge sono luoghi di ritrovo dove si può socializzare e ammirare i vasti paesaggi deserti dai finestrini panoramici. Esistono modi più rapidi ed economici per viaggiare tra Adelaide e Darwin, ma nessuno è così elegante e lussuoso come il Ghan (per non parlare dei favolosi cocktail).

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La carrozza ristorante del Ghan  ©Dorothy Chiron /Shutterstock
La carrozza ristorante del Ghan ©Dorothy Chiron /Shutterstock

Paesaggi epici

Viaggiando sul Ghan non si assiste agli improvvisi cambiamenti di paesaggio tipici dei viaggi in aereo. Quando il treno esce dalla stazione Parklands di Adelaide verso l’ora di pranzo, i sobborghi settentrionali si dissolvono gradualmente nell’arida campagna agricola della zona centro-settentrionale del South Australia, mentre i passeggeri raggiungono il vagone ristorante per gustare piatti come barramundi alla griglia accompagnati da un delizioso Sémillon della Hunter Valley.

Fuori dal finestrino sfilano le pianure affacciate sullo Spencer Gulf, magari mentre sorseggiate un cocktail nella carrozza lounge dove viaggiatori entusiasti si radunano nella speranza di trovare qualcuno con cui giocare a carte o scambiare aneddoti. Forse l’introspezione inizierà il giorno dopo; forse l’ora del cocktail diventerà un rito quotidiano.

A nord di Port Augusta si estendono i laghi salati e la macchia stentata del Great Victoria Desert, dove il passare delle ore e il mutare della luce fanno risaltare le diverse trame del paesaggio – un primo assaggio del forte isolamento dell’outback australiano.

Alice Springs, la città più vicina, dista 1200 km. A seconda della stagione, gran parte del primo tratto si svolge di notte fino alla fermata all’alba nei pressi di Marla. I treni diretti a sud fermano a un binario di scambio chiamato Manguri, da dove partono le escursioni verso le abitazioni sotterranee di Coober Pedy, torrida città mineraria di estrazione di opali, e verso le bizzarre mesas del Kanku-Breakaways Conservation Park, seguite da una suggestiva cena attorno a un fuoco sotto la volta celeste.

Viaggiando verso nord da Marla, la mattina si riempie di una luce splendida su uno scenario di terra rossa, cespugli di atriplice e macchia bassa; fissando il vuoto del deserto è facile perdersi nei propri pensieri, percorrendo centinaia di chilometri senza girare una sola pagina del proprio libro. Ma più si osserva questo paesaggio, più ci si rende conto che è tutt’altro che privo di tratti distintivi. 

La catena delle  MacDonnell Ranges (Tjoritja per gli
arrernte) ©Roadwarrior Photography  /Shutterstock
La catena delle MacDonnell Ranges (Tjoritja per gli arrernte) ©Roadwarrior Photography /Shutterstock
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Escursioni ad Alice Springs

Le rosse e aspre MacDonnell Ranges – Tjoritja per gli arrernte locali – interrompono l’incantevole panorama e annunciano l’arrivo di Alice Springs, la città di ‘frontiera’ più famosa d’Australia, immortalata in libri e film. Qui iniziano davvero le escursioni organizzate, per molti viaggiatori fiore all’occhiello del viaggio. Le proposte prevedono vari gradi di attività fisica e spaziano da escursioni in mountain bike o trekking culturali nelle gole vicine (Standley Chasm o Simpsons Gap) a camminate con guida alla scoperta della fauna e della flora dell’Alice Springs Desert Park, o passeggiate storiche in città con visite alla Old Telegraph Station e alla School of the Air, che trasmette lezioni via radio in tutto l’outback.

L’immensità e la bellezza delle MacDonnell Ranges si apprezzano meglio in aereo, che però comporta un costo aggiuntivo; lo stesso vale per un lentissimo giro a dorso di cammello. I viaggiatori diretti a sud hanno la possibilità di cenare sotto le stelle; quelli diretti a nord potranno forse gustare un curry di bufalo e un Cabernet Sauvignon di Vasse Felix a bordo del treno. Subito a nord di Alice, al calar della sera il Ghan supera il Tropico del Capricorno e si addentra nel Tanami Desert, con cui nessun gioco a quiz nella carrozza lounge è in grado di competere. Al momento di andare a dormire, lasciate le tendine aperte e la Via Lattea illuminerà la vostra cuccetta. 

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Ingresso nel Top End

Quando il treno arriva a Katherine la mattina dopo, viaggiando attraverso la savana tropicale, forse avrete un po’ di mal di testa dopo una vivace serata in compagnia. Le escursioni del mattino sono incentrate sul Nitmiluk National Park e la sua splendida gola, dove guide native condividono la loro cultura durante una crociera sul fiume dedicata all’arte rupestre. Altre attività prevedono musica e racconti aborigeni e uno sguardo all’attività di un grande allevamento di bestiame dell’outback. Nel pomeriggio è quasi un sollievo risalire sul treno per ritrovare il suo ritmo familiare, superando fiumi battezzati dai bianchi con i nomi delle loro mogli e figlie o di sovrane: Katherine, Edith, Adelaide, Elizabeth. Al tramonto il Ghan entra nella remota stazione Berrimah di Darwin, troppo presto per chi aveva iniziato a prendere confidenza con questo ritmo lento. Ma questa è la Darwin tropicale: non c’è bisogno di affrettarsi in questa tranquilla cittadina del Top End, più vicina a Jakarta che a Sydney o Melbourne, dove nuove avventure si celano dietro ogni angolo.

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