Le mete migliori per un viaggio a gennaio 2025
Il 2025 è alle porte: un viaggio di 365 giorni che può regalare avventure epiche, esperienze culturali, incursioni gastronomiche e meravigliosi incontri con animali che vivono liberi nei loro ambienti. Può non essere facile, tuttavia, decidere come e dove cominciare. Se siete in cerca di ispirazione o di informazioni, abbiamo fatto un po' di lavoro per voi, fornendo qualche risposta alla domanda che i viaggiatori si pongono da sempre: dove andare quando? Ecco alcuni dei posti migliori in cui viaggiare a gennaio, per cominciare l'anno con il piede giusto.

Isole Canarie, Spagna
Il massimo per una vacanza in un’isola d’Europa
Sfuggite all’inverno con una pausa all’insegna del surf sotto il sole delle Canarie. Anche gli amanti del kitesurf e del windsurf non avranno che l’imbarazzo della scelta fra i tanti luoghi adatti per praticare le loro attività preferite, mentre i meno inclini agli sport adrenalinici potranno semplicemente rilassarsi sulle spiagge dorate o fare escursioni a piedi o in bicicletta negli straordinari paesaggi vulcanici delle isole.
Gennaio è considerato alta stagione in questa estrema propaggine calda dell’Europa, quindi è consigliabile prenotare in anticipo. È più semplice trovare posto in una delle tre piccole isole occidentali: la remota El Hierro, La Gomera, perfetta per le escursioni, e la verdissima La Palma.

Le montagne della Liguria, Genova e le Cinque Terre
Per scoprire l’Italia in bassa stagione
Le montagne della Liguria, a ridosso del mare, segnano l’intero confine della regione, con il Colle di Cadibona a dividere le Alpi, a ovest, dagli Appennini a est. In inverno, l’aria meravigliosamente frizzante e i sentieri innevati tra i boschi attirano gli appassionati di ciaspole nei Parchi regionali naturali dell’Aveto e dell’Antola e nell’ancor più selvaggio Geoparco del Beigua, dove è possibile noleggiare le racchette da neve e affrontare percorsi circolari segnalati da cui si vede il mare.
Il tutto a poca distanza da Genova (inserita nell’edizione 2025 del Best in Travel Lonely Planet), che vi accoglierà con caffè e ristoranti che servono cucina tipica: pesto, baccalà, focaccia, farinata e altre delizie. A est del capoluogo, le Cinque Terre sono attraversate da 120 km di sentieri escursionistici, normalmente quasi deserti a gennaio.
Suggerimento per la pianificazione: molti hotel, in particolare nelle Cinque Terre, restano chiusi durante l’inverno: verificate in anticipo e prenotate.

Arizona e Utah, USA
Il massimo per le camminate in inverno
Le gole e gli affioramenti di roccia rossa della regione a cavallo tra l’Arizona e lo Utah sono ancora più affascinanti con un velo di neve, e a gennaio condividerete queste meraviglie con ben poche persone. Inutile nascondere che troverete un gran freddo, con temperature ben al di sotto dello zero. Ma indossando abiti e calzature giuste (oltre alle racchette da neve) potrete partire alla scoperta di paesaggi di maestosa bellezza, resi ancora più magici dall’assenza di folla: i Parchi nazionali di Zion, Canyonlands e Capitol Reef, i canyon di Antelope e Bryce, la Monument Valley, il canyon de Chelly…
Suggerimento per la pianificazione: le abbondanti nevicate possono rendere impercorribili strade e sentieri; siate flessibili nella pianificazione e lasciate qualche giorno di margine per assorbire eventuali contrattempi.

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Budapest, Ungheria
Il massimo per i bagni termali
L’elegante capitale ungherese non vi lascerà indifferenti a gennaio. Il suolo sul quale sorge è costellato da oltre 120 sorgenti, molte delle quali alimentano bagni termali aperti al pubblico. Dai bagni Rudas, in stile turco, al gioiello art nouveau del Gellért all’immenso Széchenyi, dove sono state scattate magnifiche fotografie di anziani che giocano a scacchi immersi nell’acqua fumante, queste sorgenti sono perfette per combattere il gelo dell’inverno. La città, del resto, è splendida in qualsiasi momento, con le meraviglie medievali della collina del Castello di Buda che contrastano con il fascino secessionista di Pest. E nelle lunghe serate invernali non vi annoierete di certo, tra i bar malridotti in stile grunge agli spettacoli del magnifico Teatro dell’Opera di Stato in stile neorinascimentale.

Anguilla
Il massimo per una vacanza ai Caraibi
Pochi tra coloro che si recano ai Caraibi fanno tappa nella piccola Anguilla dalla forma allungata, che rimane un luogo decisamente tranquillo e turisticamente non troppo sviluppato. Eppure può vantare tutti gli elementi del sogno caraibico: gente cordiale, il reggae come onnipresente colonna sonora e alcune meravigliose spiagge orlate di palme, in particolare la vivace Shoal Bay, sulla costa nord, e la più tranquilla Rendezvous Bay, a sud. Troverete resort di lusso con annessi ristoranti di gran classe, che hanno i loro punti di forza nelle aragoste e nei gamberi freschi. Anche le guesthouse più piccole e caratteristiche, in ogni caso, vanno benissimo, e sono spesso a ridosso di spiagge di sabbia bianca di libero accesso.
Suggerimento per la pianificazione: gennaio è alta stagione, quindi anche le sistemazioni meno costose non sono esattamente economiche: prenotate con largo anticipo.

Kerala, India
Il massimo per rilassarsi
Negli ultimi decenni, Varkala e Kovalam si sono trasformate da tranquille spiagge di pescatori in luoghi di ritrovo per backpacker o per turisti più facoltosi, accolti in resort e hotel esclusivi. Se le feste hanno messo a dura prova la vostra resistenza, il Kerala vi darà modo di riprendere fiato e di disintossicarvi con un ritiro yoga, di esplorare le backwaters (una rete di laghi e lagune salmastre che corre parallela al mare) su una kettuvallam (chiatta per il trasporto del riso) o di recarvi tra i monti Ghati occidentali per prendere un po’ d’aria fresca e osservare la fauna selvatica tra i pendii boscosi e le piantagioni di tè della zona.

Thailandia meridionale
Il massimo per le spiagge
Phuket, Krabi e Ko Phi-Phi sono da tempo destinazioni popolari, soprattutto durante l’inverno europeo. Più a sud, però, si trovano angoli meno conosciuti. Le isole Trang – Ko Kradan e la scoscesa Ko Muk – sono per ora sfuggite allo sviluppo su larga scala: potrete godervi senza sovraffollamento le loro spiagge scintillanti, le acque limpide e la bellissima Tham Morakot (Grotta dello Smeraldo) di Ko Muk. Vi consigliamo inoltre di spingervi fino al Parco Nazionale Marino di Tarutao, un arcipelago di 51 isole a nord del confine con la Malaysia.
Suggerimento per la pianificazione: per raggiungere le isole prendete un treno notturno da Bangkok a Trang, poi, dal molo di Hat Yao, un traghetto per Ko Muk o una tradizionale barca a coda lunga per Ko Kradan.

Monte Kenya
Il massimo per le scalate
Il Kilimanjaro, “il tetto dell’Africa”, è più alto, ma il Monte Kenya offre un’esperienza di trekking più accessibile, piacevole e ricca di fauna selvatica, da provare durante la stagione secca: un ottimo modo per iniziare alla grande il nuovo anno. Conquistare Point Lenana (4895 metri) non è una passeggiata, richiede buona forma fisica e un’accurata acclimatazione, ma tutto sarà ripagato dal Parco Nazionale del Monte Kenya, che protegge moltissime specie animali, e dalle frastagliate guglie color ruggine.
A quote basse vivono elefanti, eland, babbuini e turachi; più in alto, iraci e audaci nettarinie sgambettano e svolazzano tra le lobelie giganti. La notte prima di attaccare la vetta vi accamperete a oltre 4000 metri di altitudine: siate pronti a temperature sotto zero e mettetevi in marcia prima dell’alba, alla luce della luna e delle stelle. Il freddo e la testa che pulsa, del resto, passeranno in secondo piano al cospetto dello spettacolo del sole che sorge sulle pianure africane.

Chūbu, Giappone
Il massimo per gli amanti della neve
In inverno la neve imbianca i templi, i castelli e le case tradizionali in legno: un momento magico per esplorare gli insediamenti storici della parte centrale di Honshu, una delle quattro isole maggiori del Giappone. Al di fuori delle stazioni sciistiche, non c’è mai molta gente qui nel periodo compreso tra la fine delle vacanze di fine anno e l’inizio della fioritura dei ciliegi.
Nelle Alpi giapponesi, i macachi dal muso rosso giocano nell’acqua delle sorgenti termali vicino a Yudanaka. Si può sciare e fare splendide escursioni e ciaspolate. Visitate Kanazawa, sulla costa settentrionale, soprannominata “Piccola Kyoto” per il suo castello, il giardino Kenroku-en e i quartieri delle geishe e dei samurai. A sud, i fiabeschi borghi di Shirakawa-go e Gokayama sorgono sulle boscose pendici orientali del Parco Nazionale di Hakusan. E se il freddo si fa troppo intenso c’è sempre modo di rifugiarsi in un onsen (sorgente calda) fumante e di bere un corroborante bicchierino di sake bollente.
Sydney, Australia
Il massimo per i festival culturali
Per un viaggio d’inverno un po’ speciale recatevi nella metropoli più grande dell’Australia in occasione del Sydney Festival, un’eclettica vetrina di tre settimane di spettacoli di burlesque, circo e danza, installazioni artistiche e attività per famiglie. Godetevi l’estate australe ammirando le spettacolari architetture della città, facendo surf o scoprendo la scena culturale della città.

Il viaggio da sogno di gennaio: l’aurora boreale alle Svalbard, Norvegia
Cala la notte e le luci ondeggiano nel cielo, con lampi di verde che sembrano danzare al ritmo della bacchetta di un mago. Luci. Tutti rivolgono lo sguardo verso l’alto e trattengono il respiro nell’oscurità gelida, come se parlare potesse rompere l’incanto. Le dita intirizzite si affannano a impostare i tempi di posa per catturare il più grande spettacolo della pianeta. Tutt’intorno, le montagne innevate brillano di un bianco perlato come se fossero illuminate dall’interno.
A metà strada tra la Norvegia e il Polo Nord, le Svalbard incarnano l’Artico più selvaggio, un luogo di roccia, ghiaccio e bellezza sconvolgente dove gli orsi polari sono più numerosi delle persone. Oltre il rombo delle motoslitte e l’ululato degli husky, la natura mostra il proprio aspetto più bianco e scabro, scandito dalla regolare comparsa dell’aurora boreale. Nei mesi più bui della notte polare (da metà novembre a gennaio) le probabilità di osservare questo fenomeno sono eccellenti, a condizione che il cielo sia terso. Fortunatamente, il 2025 si preannuncia un anno fantastico per vedere l’aurora.
Suggerimento per la pianificazione: Norwegian e SAS volano a Longyearbyen da Tromsø e da Oslo.