Weekend a Cuenca, Capitale spagnola della gastronomia 2023
A un centinaio di chilometri da Madrid, nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia, la Spagna custodisce un gioiello tutto scoprire: Cuenca. Dalle casas colgadas (le case sospese) fino alla ciudad encantada (la città incantata), le cose da vedere in questa scenografica cittadina medievale arroccata su un precipizio non mancano di certo. E questo è l’anno giusto per farlo: Cuenca, il cui centro storico è già Patrimonio Unesco, è stata insignita del titolo di Capitale spagnola della gastronomia 2023.

Casas colgadas: cosa sono le case sospese di Cuenca
Qualunque visita di Cuenca non può che iniziare dal suo monumento più celebre: le casas colgadas, ovvero le case sospese, che si trovano nel centro storico (Casco Antiguo). La cittadina, fondata dai mori nel 714, sorge sull’orlo di un precipizio all’imbocco di due gole fluviali, il Rìo Huécar e il Rìo Jùcar. Le casas colgadas si affacciano proprio su questo promontorio e il punto migliore per vederle è il ponte che collega i due lati della gola, cioè il Puente di San Pablo. Una delle case sospese, che oggi ospitano il Museo de Arte Abstracto Español, è chiamata “della sirena”: secondo la leggenda, re Enrico IV di Castiglia fece rinchiudere qui l’amante Catalina che in seguito, per la disperazione, si gettò nel burrone.
Cosa vedere a Cuenca
Passeggiando per il centro storico della città, il cui cuore è Plaza Mayor, ci si può fermare a visitare la Iglesia de San Pablo, chiesa, ex convento domenicano e oggi sede di Espacio Torner, museo che ospita alcune opere dell’artista e scultore Gustavo Torner, nato a Cuenca nel 1925. Chi viaggia con i bambini potrebbe trovare interessante l’ingresso al Museo Paleontológico de Cuenca, con mostre sui dinosauri adatte anche ai piccoli.
Da non perdere anche la Iglesia de San Pedro e soprattutto la Catedral de Cuenca, la prima cattedrale gotica della Castiglia, costruita sul sito di una moschea, la cui facciata ricorda sorprendentemente la parigina Notre-Dame. Per una visuale completa sulla città e sui dintorni, tra cui il Parque Natural de la Serranía de Cuenca, si può salire al Cerro del Socorro in cima all’Hoz del Huécar, dove la statua del Sagrado Corazón de Jesús veglia sugli abitanti.
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Ciudad encantada e Serranía: come arrivare
Se il centro storico di Cuenca merita almeno una giornata per essere visitato, altrettanto (come minimo) bisogna riservare ai dintorni della città. A una trentina di chilometri a nord-est si trova infatti il Parque Natural de la Serranía de Cuenca, parco geologico con tracce risalenti a 90 milioni di anni fa: qui sono stati rinvenuti anche resti di dinosauri e fossili! Il modo più semplice per raggiungerlo e per spostarsi nei dintorni è la macchina. La meta più gettonata della zona è sicuramente la Ciudad Encantada: in quest’area ricca di biodiversità, che è stata tra l’altro il set del film Conan il barbaro, si possono ammirare massicce formazioni di roccia dolomitica risalenti al tardo Cretaceo.
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Cosa fare e cosa vedere nei dintorni di Cuenca
Dopo aver passeggiato nella città incantata percorrendo l’itinerario che passa accanto alle tredici formazioni rocciose più significative, nella stessa giornata si possono raggiungere in auto anche i resti romani di Segòbriga, città risalente al V secolo, e del villaggio di Valeria, tra le cui rovine in estate vengono a volte organizzati tour guidati notturni. In alternativa ci si può rinfrescare nelle acque del Río Júcar: i più avventurosi possono provare il canyoning nel parco acquatico naturale del Canyon Ventano del Diablo, altrimenti si può semplicemente fare il bagno nel più quieto bacino de La Toba.

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Naturalmente non si può visitare la Capital Española de la Gastronomía di quest’anno senza assaggiarne i piatti tradizionali. Sono tipici di Cuenca, ad esempio, il gazpacho pastor, una piccola torta salate a base di pane azzimo, selvaggina e spezie, e il resolì, bevanda a base di caffè con cannella, limone, anice e chiodi di garofano. Altre ricette originarie della regione di Castilla-La Mancha sono il Morteruelo conquense, un patè caldo fatto con vari tipi di carne, e il Migas ruleas, un piatto della tradizione contadina a base di pane raffermo, chorizo, pancetta e prosciutto. A Cuenca e dintorni è poi possibile gustare le altre eccellenze gastronomiche spagnole, tra cui l’ajoarriero a base di baccalà, il prosciutto Jamón ibérico e il Secreto iberico, un taglio di carne di maiale particolarmente ricercato.

Dove dormire
Cuenca è una città di quasi duecentomila abitanti e offre sistemazioni e alloggi per tutti i budget. Chi vuole provare un’esperienza più lussuosa e tradizionale, però, può scegliere uno dei due paradores cittadini. Si tratta di base di hotel di lusso ospitati in edifici di valore storico: Parador de Cuenca, accanto a Espacio Torner, è un hotel quattro stelle con ristorante di lusso, mentre Parador di Alarcón si trova tra le mura di un castello medioevale sopra il fiume Júcar.