Ho visitato oltre 70 siti del Patrimonio Unesco: questi sono i più belli

Da artista e fotografa sono sempre stata attratta dai luoghi di storia e di cultura, prove visibili dell'importanza di preservare l'ambiente che ci circonda. Siamo concentrati a pensare solo a quanto siamo impotenti davanti ai disordini politici, all'ignoranza e all'incombente minaccia dei cambiamenti climatici, quando i siti del Patrimonio Unesco sono lì a ricordarci della ricchezza naturale e culturale che ha plasmato lo sviluppo della civiltà. Documento questi luoghi per ispirare e per incoraggiare gli altri a vedere questo patrimonio in condivisione come un bene prezioso, come qualcosa che può unirci.

La Grande Moschea di Cordoba © Amanda McCadams
La Grande Moschea di Cordoba © Amanda McCadams
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Il mio progetto di fotografare i siti del Patrimonio Mondiale Unesco è iniziato quasi vent’anni fa. Vivevo a Quito, in Ecuador, insieme a mia figlia di cinque anni e lavoravo a un progetto documentaristico destinato a un museo.

Dovevamo partire per il Perù per fotografare la nebbia mattutina che avvolge Machu Picchu. Allora non esistevano gli iPhone e per connettersi era necessario andare in un internet cafè e pagare ogni minuto passato in rete. Così ho usato la mia Lonely Planet Sud America, ho tracciato e pianificato l’itinerario e siamo salite a bordo di un pullman. Ci sono voluti giorni di viaggio, ma quando finalmente quella mattina è arrivata, ho svegliato una bambina dolce e assonnata alle 4 di notte per essere le prime a raggiungere Machu Picchu.

Ero una donna che viaggiava da sola con una bambina piccola, con fondi e connessione internet limitati: organizzare un viaggio del genere non è stata un’impresa da poco. Mentre il sole sorgeva su Machu Picchu però, pensando alle tante generazioni di esseri umani che avevano messo gli occhi sullo stesso panorama e provato le stesse emozioni, ho sentito di dover condividere l’esperienza con quante più persone possibile.

Dopo aver passato quasi vent’anni a documentare oltre 70 siti del Patrimonio Unesco, vi presento la lista dei più belli.

La fotografa Amanda McCadams a Teotihuacan © Bob Bull
La fotografa Amanda McCadams a Teotihuacan © Bob Bull

Parco nazionale delle Great Smoky Mountains

Questo sito Patrimonio dell’Umanità occupa un posto speciale nel mio cuore perché è stato il primo che abbia mai visitato, avevo nove anni. Anche se all’epoca non avevo idea di cosa fosse l’Unesco, ho provato un travolgente senso di stupore davanti alla miriade di cascate, rocce ricoperte di muschio, ruscelli serpeggianti e orsi neri selvaggi.

La biodiversità presente nelle Great Smoky Mountains ha conferito a questo parco nazionale degli Stati Uniti lo status di Patrimonio dell’Umanità. Un viaggio qui può essere facilmente adattato a tutti i livelli di interesse e prestanza fisica, ci si può fermare per fare campeggio o calcolarlo come una semplice deviazione dalla strada principale per tirare su i pantaloni e immergere i piedi in un ruscello.

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Il Parco nazionale delle Great Smoky Mountains è stato il primo sito Patrimonio Unesco che Amanda abbia visitato © Amanda McCadams
Il Parco nazionale delle Great Smoky Mountains è stato il primo sito Patrimonio Unesco che Amanda abbia visitato © Amanda McCadams

Isole Galápagos

In nessun posto sulla terra è possibile vedere tante specie animali selvatiche, sia sulla terra che sottacqua, come alle Isole Galapagos. L’arcipelago si trova a circa 620 miglia al largo della costa dell’Ecuador e nel 1978 è stato il primo sito a entrare nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità. Le Galapagos ospitano numerose specie autoctone che, consapevoli dell’assenza di predatori, non si lasciano intimidire neanche dai gruppi di visitatori che vengono a passeggiare, fare escursioni, fare snorkeling e immergersi al loro fianco.

Tartarughe giganti, sule piediazzurri, iguane terrestri, iguane marine, leoni marini, pinguini, tutti questi animali possono essere osservati durante uno dei tanti tour naturalistici organizzati. Io sono stata talmente fortunata da aver visitato le isole due volte e vi assicuro che l’emozione provata osservando questi animali unici così da vicino non si esaurisce mai, non importa quante volte passi casualmente accanto a un’iguana che prende il sole nella più totale indifferenza rispetto all’universo circostante.

Sule piediazzurri alle Galapagos © Amanda McCadams
Sule piediazzurri alle Galapagos © Amanda McCadams
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Medina di Fez

La Medina di Fez ha conservato l’unicità e l’autenticità di 1200 anni fa. Non solo è la sede di una delle più antiche università del mondo, ma vanta uno stile architettonico, moschee e numerosi palazzi che risalgono a secoli fa. Camminare nel suo labirinto di strade è come camminare in un museo a cielo aperto: cancelli abbaglianti in cui desidererete entrare, una quantità spropositata di bancarelle che vendono di tutto, dalle pelli e i tappeti fatti a mano, alle ceramiche e ai gioielli, dalle spezie, alla carne di cammello. I vostri sensi saranno messi a dura prova mentre cercherete di assorbire tutto.

È importante tenere a mente che per quanto pensiate di essere bravi a orientarvi, in quel labirinto di corridoi e vicoli vi perderete dopo pochi minuti. Non spaventatevi, perdersi qui è un rito di passaggio.

Una conceria a Fez, in Marocco © Amanda McCadams
Una conceria a Fez, in Marocco © Amanda McCadams

Complesso paesaggistico di Trang An

Non ci sono molti siti Patrimonio Unesco classificati come siti "misti", ovvero riconosciuti sia per le caratteristiche naturali che per il valore culturale. Il complesso paesaggistico Trang An in Vietnam rientra in questa categoria d’élite per le sue splendide vette carsiche e le testimonianze archeologiche di vita umana risalenti a 30 mila anni fa.

Verrete invasi da un senso di serenità inviolabile dopo essere riemersi da una grotta segreta parzialmente sommersa, pagaiando attraverso le acqua turchesi. Ammirerete in soggezione le vette carsiche circondate da una lussureggiante foresta pluviale e vi renderete poi conto che centinaia generazioni prima di voi hanno assistito a una scena simile. È un luogo emozionante come ne esistono pochi al mondo.

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Trang An, Vietnam © Amanda McCadams
Trang An, Vietnam © Amanda McCadams

Il Parco nazionale di Coiba e la zona di protezione marina speciale

Una delle aree marine protette meno conosciute al mondo è il Parco Nazionale di Coiba. Il sito comprende l’isola di Coiba, Panamá, 38  isole minori e le meravigliose acque che le circondano. Ospita numerosi animali in via d’estinzione ed è un’area strategica per le specie migratrici.

Non è facile organizzare un viaggio qui, ma ne vale sicuramente la pena. A terra è possibile avvistare scimmie, coccodrilli e l’inafferrabile ara scarlatta. Sott’acqua potreste ritrovarvi a fare snorkeling o ad immergervi tra squali balena, tartarughe marine e centinaia di pesci tropicali.

Una tartaruga marina nelle acque al largo di Coiba, Panama © Amanda McCadams
Una tartaruga marina nelle acque al largo di Coiba, Panama © Amanda McCadams
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Città preispanica di Teotihuacan

A circa un’ora a nord-est di Città del Messico si trova la città santa di Teotihuacan (che in lingua azteca significa "il luogo in cui furono creati gli dei"). Le origini di questa città preispanica sono avvolte nel mistero. Nel momento di massimo splendore, intorno al 500 d.C., aveva circa 125 - 200 mila residenti ed era una delle più grandi città del mondo.

Le due strutture più grandi del complesso sono la Piramide del Sole e la Piramide della Luna, entrambe collegate da una strada larga 40 m chiamata Via dei Morti. Salire in cima alle piramidi e ammirare la vastità dell’antica città è destabilizzante, indipendentemente da quante altre rovine avete visto nella vostra vita.

Teotihuacan in Messico © Amanda McCadams
Teotihuacan in Messico © Amanda McCadams

Centro storico di Cordoba

Cordoba non riceve la stessa quantità di gente di Madrid, Barcellona o di Siviglia, ma questa città spagnola generalmente meno visitata è carica di bellezze Patrimonio dell’umanità. Il centro storico comprende quelli che talvolta vengono considerati due siti del Patrimonio Unesco distinti, la moschea, oggi cattedrale, e l’Alcázar de los Reyes. Cordoba è famosa soprattutto per la grande moschea, conosciuta anche come Mezquita, che è stata un tempio, una moschea e, dal 13esimo secolo, una cattedrale cristiana.

All’interno troverete una sala ipostila visivamente sbalorditiva composta di 856 pilastri a supporto di archi a ferro di cavallo a più livelli di colore bianco e rosso. A pochi passi dalla moschea si trova l’Alcázar de los Reyes Cristianos (Alcazar dei Re Cristiani). Questa fortezza medievale apparentemente banale potrebbe ingannarvi vista dall’esterno, ma all’interno troverete magnifici giardini, vasche d’acqua, cortili e bagni reali in stile mudéjar.

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