Distillati & distillerie: le 5 migliori grapperie di Vicenza e provincia

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Perché le distillerie di Vicenza sono così rinomate, tanto da essere meta prediletta di un viaggio in Veneto? Perché, come si sa, il vicentino è la provincia della “graspa”, il termine dialettale veneto che significa vinaccia, cioè quella parte pregiata dell'uva che si ottiene dalle vinacce rimaste dopo la pigiatura. Ma anche perché in questa terra nel 1896 fu inserito per la prima volta il termine “grappa” nel “Dizionario vicentino-italiano” di Luigi Pajello, e perché a Bassano del Grappa nacque la prima vera distilleria commerciale italiana e sulle cime delle sue montagne l’acquavite aiutò i nostri soldati nei momenti più difficili della Grande Guerra. Ogni momento dell’anno è allora buono per organizzare un tour tra le distillerie storiche di Vicenza, per farsi raccontare tutte le fasi di distillazione e degustare le varie tipologie di grappe: giovani, invecchiate e di monovitigno, distillati d'uva e di frutta provenienti anche da coltivazioni biologiche.

distillerie Vicenza
La Basilica Palladiana (Palazzo della Ragione) Vicenza, Veneto ©canadastock/Shutterstock
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Distillerie di Vicenza da visitare e assaporare

Distilleria Fratelli Brunello


La prima Distilleria da visitare è quella dei Fratelli Brunello a Montegalda, 18 chilometri a sud di Vicenza, fondata nel lontano 1840 e divenuta famosa già nei primi anni del ’900 grazie all’abilità di una donna, Maria Stella Marzari, tra le prime imprenditrici nel mondo della grappa. Oggi a condurre la distilleria è la quarta generazione della famiglia, che lavora in un antico e affascinante edificio del Cinquecento chiamato il Palazzone, dove tra l’altro sono state girate alcune scene della fiction televisiva Di padre in figlia con Alessio Boni e Stefania Capotondi.

Veri artigiani della distillazione, i fratelli Brunello vanno orgogliosi del loro antico alambicco completamente in rame, come vuole la tradizione, composto da una batteria di quattro caldaiette alimentate a vapore diretto, a bassa pressione e a bassa temperatura. Il risultato sono tanti premi ottenuti per grappe sopraffine, come la Grappa Oro 1840, che invecchia in barili di rovere di Allier per oltre dodici mesi. O le eccellenti grappe monovitigno Amarone della Valpolicella, morbida, intensa, con note fruttate, e Fiordarancio di Moscato, calda e rotonda con note speziate, di lunga persistenza.

Distilleria Li.Di.A


Si percorrono ancora 18 chilometri fino a Villaga, un delizioso borgo dei colli Berici dove l’architettura si sposa perfettamente con un paesaggio collinare di vigne e ulivi che sembra estrapolato da un dipinto del Bellini. In frazione Belvedere si fa visita alla Li.Di.A, il cui acronimo, oltre a indicare Liquori Distillati e Affini, è il nome della nonna che fondò l’azienda. Oggi a guidare la distilleria c’è ancora una donna, Elena, che se avvisata per tempo vi farà fare un singolare percorso tra alambicchi e caldaiette spiegandovi curiosità e segreti della distillazione, a partire dalla scelta delle vinacce che devono essere freschissime, appena svinate, per conservare ancora intatti aromi e profumi varietali, per poi passare alla fase delicata della distillazione, dove la maestria del maestro distillatore sta nel calibrare con arguzia le temperature e il raffreddamento, e infine il taglio delle teste e delle code e l’invecchiamento. Durante la degustazione potrete assaggiare i prodotti di punta, la Grappa di Moscato Veneto o di Traminer, la Grappa vicentina invecchiata 24 mesi in piccole botti di rovere francese o la Grappa di Prosecco, dai delicati profumi floreali.

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Cosa vedere a Bassano del Grappa
Bassano del Grappa

La distilleria Poli di Schiavon


La terza tappa per curiosi e appassionati “grappaioli” è il Museo Aziendale delle storiche Distillerie Poli nel piccolo paese di Schiavon, lungo la strada che da Vicenza (22 chilometri) porta a Bassano del Grappa, la cui fama sul mercato nazionale ed estero è da tempo nota a tutti. Merito soprattutto della personalità creativa e imprenditoriale di Jacopo Poli e dei suoi fratelli, che, raccogliendo l’eredità spirituale del bisnonno Giobatta, distillatore ambulante di vinacce dal 1898, producono oggi grappe di altissima qualità distillate in splendidi alambicchi di rame:


• Le grappe Poli Barrique

• La Bassano 24 carati

• O ancora la grappa Poli 25 anni, frutto di una selezione dei 25 migliori lotti custoditi nelle cantine sotterranee delle Distillerie Poli


Vale la pena di fermarsi per acquistare la propria grappa preferita, ma soprattutto per fare una visita guidata con degustazione al Museo aziendale dove s’impara a distinguere i diversi alambicchi per la produzione della grappa - a fuoco diretto, a bagnomaria o a vapore fluente-, a conoscere le vinacce, e ad approfonditi i temi dell’invecchiamento in legno e della aromatizzazione. Nella nuovissima sala degustazione s’imparano infine a riconoscere gli straordinari aromi e profumi che la grappa sprigiona, requisito indispensabile per apprezzarne e comprenderne l’essenza più profonda.

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La distilleria Poli di Bassano


Da Schiavon in una volata (14 chilometri) si raggiunge il glorioso Ponte degli Alpini di Bassano, che scavalca le scure acque del Brenta da molti secoli: più volte distrutto dalle piene e dalle guerre, l’amatissimo simbolo cittadino progettato dal Palladio fu costruito l’ultima volta nel 1948 proprio dalle gloriose truppe di montagna. La seconda sede museale delle distillerie Poli è ospitata nel quattrocentesco Palazzo Beltrame-Menarola; la più antica distilleria italiana qui fondata nel 1779 e tuttora presente con le sue grappe aromatizzate alla genziana o alla ruta e gli storici liquori fra i quali la Tagliatella, l’Acqua di cedro, il Mistrà e il Fernet. Entrare nella calda atmosfera della bottega, con il banco di mescita in legno e i boccali d’un tempo, e ordinare un bicchierino di Riserva 15 anni, intensa, persistente con sentori di vaniglia, frutta, tabacco e cannella, è un rito che da solo vale il viaggio.

Come si prepara la grappa
Alambicchi per la preparazione della grappa © Cinzia Rando / Lonely Planet Italia

Distilleria Capovilla


Prima d’imboccare la strada del ritorno, vale la pena fare ancora una sosta alla Distilleria Capovilla di Rosà, a sette chilometri da Bassano, specializzata in grappe e distillati ricavati dalla frutta coltivata biologicamente o spontanea (sorbo, sambuco, pere e mele selvatiche), pura al 100% senza aggiunta di zuccheri o aromi, la cui filosofia da oltre trent’anni è la scelta delle materie prime di primissima qualità e tanta passione.

Perché, per fare la grappa, come avrete capito, ci vuole soprattutto il cuore. E, soprattutto, avrete anche scoperto un modo alternativo per fare shopping a Vicenza: non solo vestiti e souvenir ma qualche pregiata bottiglia che, con il suo sapore, vi farà ricordare il viaggio anche quando sarete tornati a casa.

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