Andar per botteghe a Vicenza: shopping nella città gioiello
Vicenza è celebre per la sua architettura rinascimentale, ma sin dal medioevo i vicentini erano famosi anche per la loro intraprendenza nelle attività artigianali, e ciò per merito soprattutto della Fraglia degli orefici, una corporazione di arti e mestieri certificata ufficialmente nel 1339. Qui lavorava Valerio Belli, uno degli orafi più in voga nel XVI secolo, amico di Michelangelo e Raffaello, maestro nell’incisione e negli oggetti lavorati in cristallo di rocca. La tradizione si è perpetuata nei secoli e ancora oggi sono molti i laboratori orafi di Vicenza, a cui si affiancano altre curiose botteghe storiche le cui produzioni artigianali sono delle vere e proprie forme d’arte. Chissà che troviate proprio qui lo spunto che cercavate per il regalo perfetto.
Tour di Vicenza tra botteghe artigiane e orafe
Il tour parte dalle botteghe che ora come una volta occupano il piano terra della meravigliosa Basilica Palladiana, definita da Renzo Piano una specie di astronave calata sulla città. Al N. 35 di Piazza dei Signori si entra nella Gioielleria di Daniela Vettori, un’artista-artigiana che utilizza tecniche antiche -la fusione a cera persa, il fuoco e il martello - per creare pezzi unici in oro e argento, modernissimi, che traggono ispirazione dalle forme più inconsuete delle pietre, dalla danza, dalla natura e dalle arti figurative, sue grandi passioni. Per vedere lavorare Daniela e la figlia Magal, a cui si deve una nuova linea di gioielli più giovane e sprintosa in argento, legno e pietre dure, spiccatamente simbolica, è meglio prenotare con almeno due giorni di anticipo la visita al laboratorio di Via Paolo Lioy 9/13, appartato in un vecchio cortile con vista sul ponte San Michele, uno degli angoli più romantici della città.
Girato l’angolo di Piazza dei Signori, in piazzetta Palladio 2, ci si trova invece di fronte alla vetrina della Gioielleria Soprana 1910, che ha l’arte orologiaia nel DNA da ben quattro generazioni e il cui fiore all’occhiello è proprio il Laboratorio di Restauro per orologi da polso, tasca e d’arredamento. Una delle sue collezioni più apprezzate, ideata e firmata dal maestro Giovenzio Posenato, è Loving Palladio, che mette al centro di orecchini, anelli, bracciali e pendenti, la serliana, il pezzetto più prezioso della Basilica Palladiana, simbolo della ricchezza artistica di Vicenza. In questa storica bottega l’arte s’intreccia con la fede: qui infatti è stata restaurata in centinaia di ore di minuzioso lavoro la corona della Madonna di Monte Berico, realizzata nel 1900, e ora esposta al Museo del Gioiello, e si è contribuito alla riproduzione del Gioiello di Vicenza, un ex voto del 1578 in placche d’argento trafugato dai soldati di Napoleone e oggi restituito alla città (lo si può ammirare al Museo Diocesano in Piazza Duomo 12).
Nella classifica stilata dai golosi, la pole position tra le botteghe storiche ai piedi della Basilica Palladiana la detiene però sicuramente la rinomata Pasticceria Venezia in Contrà Pescaria 4, con il suo caldo e candido mobilio ligneo in stile déco. Nelle vetrine e nel banco di questo vecchio locale gestino da oltre 90 dalla famiglia Ferracina l’oro ha le sembianze della crema pasticcera montata al burro con cui vengono farciti spettacolari cestini e la torta millefoglie, autentiche leccornie conosciute e apprezzate da tutti i vicentini, così come le meringhe alla panna, le sculture di cioccolato e i pasticcini mignon, un’esplosione di gusto e delicatezza. Unica avvertenza: creano dipendenza!
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Shopping a Vicenza tra cappellerie e stamperie
I più modaioli possono invece fare un salto alla Cappelleria Palladio, dal 1903 al N. 13 dell’omonima piazzetta dove troneggia al centro la statua di Andrea di Pietro della Gondola (Palladio è il suo pseudonimo) che pare assorto nei suoi sogni di bellezza. Se volete acquistare un panama, tra i cappelli più glamour di tutti i tempi, oppure una coppola o una divertente paglietta da gondoliere, o farvi confezionare un’acconciatura per un’occasione speciale, questo è il posto che fa per voi. Dentro l’atelier, avvolto nelle atmosfere british o austriache nel reparto maschile e in quelle stile Settecento veneziano nel reparto femminile, tra fez, sombreri e turbanti indiani, scoverete sicuramente il copricapo dei vostri sogni.
L’ultima meta è la Busato Stamperia d’Arte, affacciata su un incantevole cortile di un palazzo del ’500 in Contrà Porta Santa Lucia 38. Qui tre generazioni di stampatori si dedicano da ormai settant’anni con passione alla litografia e alla calcografia, e nell’era digitale sono ancora orgogliosi di stampare girando una manovella. Alle pareti e dentro le grandi cassettiere troverete opere dei più importanti nomi dell’arte italiana del Novecento, tra cui Brindisi, Calabrò, Guttuso, De Chirico e l’editore Neri Pozza, che fu anche scrittore e artista e nel secondo dopoguerra contribuì a trasformare la Stamperia Busato in un autentico cenacolo di pensiero e creatività. Prenotate, se ne avete il tempo, nel weekend i corsi per aspiranti stampatori tenuti da Giancarlo Busato: apprenderete così i segreti per stampare con gli antichi torchi acqueforti, litografie e xilografie e vi calerete in un’atmosfera fuori dal tempo dove ancora vive l’artigiano del bello.